martedì 13 dicembre 2016

Una Promessa è una Promessa (a Natale!)

Dai tempi di questo post, "Rifornire le fumetterie ai tempi del Natale", sono passati due anni.
Ere geologiche, considerando i tanti cambiamenti avvicendatisi negli ultimi anni.

Scrivevo:

Mi scrive un distributore non di fumetti, proponendomi i propri prodotti. 
Gli dico che non li tratto ma che, essendo quasi Natale, mi interesserebbe provarli.
Ovviamente, visto che non è il mio settore, e che per me non ha senso investirci, in questo momento, gli chiedo un conto vendita.
 
La risposta: mi concede solo un reso parziale. Perché? Perché "questo assicura a noi che almeno qualcosa mantiene e che spingerà il prodotto invece di relegarlo in un magazzino". 
E' una opinione diffusa, anche tra editori di fumetti: se viene dato il reso, o il conto vendita, il negoziante comunque punterà a vendere prima quello su cui non ha questa possibilità.
Ragionamento machiavellico: come se il negoziante non fosse interessato a far soldi su tutto.
Come se il farsi mandare qualcosa, per lui fosse un capriccio o il gestirla non avesse costi.


Ogni anno, incomprensibilmente, nel momento migliore dell'anno da un punto di vista commerciale, la distribuzione del mondo del fumetto si ferma.
STOP.
Una decina di giorni, che spesso, come effetti (riprendere non è immediato) arriva fino a due o tre settimane... Ricordo che un paio di anni fa Panini Comics, leader del settore, non fece uscire novità tra il 18 dicembre ed il 15 gennaio...

Nel momento di massima spinta commerciale, ovvero prima di Natale, coi regali, e subito dopo, con clienti comunque in grado di spendere qualcosa di più, e in un periodo in cui le persone normali (ovvero quelle che non hanno una attività commerciale!) hanno anche più tempo per dedicarsi alle proprie passioni, succede che:

-i negozi non hanno novità in uscita (questo per almeno due settimane);
-non c'è modo di rimpiazzare i prodotti che finiscono.

E, non essendoci reso, che agevolerebbe la possibilità di fare scorte senza rischiare troppo, il risultato è evidente: editori e distributori, preferiscono tenere nei magazzini - e sui loro begli shop online, spesso con contorno di sconti, se non illeciti quantomeno scorretti - albi e volumi, piuttosto che dare alle fumetterie la possibilità di venderli.

E, con tutti gli impegni che hanno i distributori in questo periodo, tipo riprendersi da Lucca, organizzare un mese di uscite in pochi giorni, fare inventario, albero e presepe, come si può pensare che un ufficio commerciale ti contatti per proporti un conto vendita? Un assortimento ad hoc per i regali natalizi dei tuoi clienti? Un extrasconto se ordini qualcosa in più?

Di idee concrete, ne avrei tante: nel tempo, ho scoperto che, al giusto prezzo ed azzeccando il canale, tutto (o quasi) si può vendere, dall'ultima novità uscita, al fondo di magazzino che nessuno più vuole, ma che con un bello sconto magari qualcuno si porta via..

Certo: sarà un Natale con Watchmen, V For Vendetta, L'Eternauta, Ronin, il Devil di Miller in tutte le salse, ed altre piccolezze come Kingdom Come, Marvels, addirittura Ushio e Tora... e a breve persino la Bonelli!!
Rispetto a qualche anno fa, quando bisognava mendicare anche solo per avere una ristampa di un qualsiasi manga, è un paradiso.

Certo, poi ti arrivano anche delle sorprese clamorose, come questa...



... ovvero, la versione limited con box e maschera del Joker del volume tre di Batman New 52 Limited, la ristampa "lussuosa" della serie cult che ha rilanciato il Cavaliere Oscuro ben cinque anni fa... Peccato che della regular non ci sia traccia, che il box di cartone leggero sia più fragile di un biscottino anche se ci sono voluti solo DICIOTTO MESI dall'annuncio, per vederla diventare realtà...

DICIOTTO MESI, avete letto bene!

E poi dite che il Natale non può tutto?

2 commenti:

  1. Una domanda filosofica: ma con un ritardo di 18 mesi, è meglio che sia uscita, o sarebbe stato meglio che non uscisse mai e diventasse solo leggenda?

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