giovedì 17 maggio 2012

Questa è bottega mia...


Leggo qui, un post bellissimo e meritevole di citazione negli annali della storia del fumetto, scritto dal "fratello di blog" Max di Lecce.
E mi incazzo.
Anzi, mi indigno.
Essere indignati è fuori moda.
Ma è questo il caso.
Sono uno di quelli che si è sempre vantato di avere tutto o quasi, in negozio.
Arretrati? Sempre riordinati. Novità? Tutte, almeno quelle dei generi che considero vendibili da me. Ma ci ho sempre provato a venderli tutti, i generi. E tutte, le serie.
Poi arriva Messaggerie Libri.
"Ecco, questi sono seri. Questi ci danno il reso. Questi fanno vedere agli altri come si fa la distribuzione".

Risultato, oltre un anno dopo. Gli altri distributori sono li che sghignazzano ancora.
Anzi: anche loro, rimanendo in tema, si pisciano addosso dalle risate.
La rivoluzione non c'e stata.
Nel mio commento dico che due sono i punti fondamentali che farebbero svoltare Meli Comics: il sito ed il reso. Ma entrambi paiono obiettivi irraggiungibili, come lo scudetto per la Juve in B. E non abbiamo cinque anni da aspettare, per provarci. Il sito, penoso, assurdo, è colpa del distributore. Ma l'assenza di un reso decente, per tutti gli editori, come per le librerie di varia, cui lo concedono, è uno SCANDALO, ed è colpa degli esclusivisti, non di Meli, visto che quest'ultima si limita ad eseguire le direttive che gli editori gli danno.

I fogli excel (nel 2012...), la difficoltà di vedere l'ordinato, fa disonore ad un distributore degno di questo nome, e ci rende difficile ad ogni livello il lavoro.

Io posso solo dire che, ad oggi, io deciderò cosa ci entra o meno, nella "mia bottega".

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