Ne avevamo parlato, prima di molti altri, qui.
Mi aveva colpito il progetto, i bei disegni. Ed ero rimasto stupito dalle critiche ricevute da Paola.
Con tanta curiosità mi sono letto tutte le puntate uscite fino ad oggi, e devo dire che la serie, se non altro, è innovativa per l'Italia. Non è Watchmen, ma non pretende di esserlo. E' godibile.
Altrove questi progetti sarebbero all'ordine del giorno, ma qui da noi si è troppo legati a schemi e metodi di decenni fa.
A fine anno, DAVVERO uscirà "in cartaceo" per Star Comics. Abbiamo fatto qualche domanda all'amico Giuseppe Di Bernardo, che si occupa degli albi italiani per l'editore di Perugia.
Giuseppe, mi dici quale è il tuo ruolo interno alla Star?
Riguardo le sceneggiature e soprattutto le tavole. Specialemente delle nuove serie che seguo più da vicino. "Davvero" e "Suore ninja", spinoff di "Zombie gay in Vaticano" li ho proposti io. Ho proposto anche altri autori noti, ma non so se si potrà concretizzare. Poi, dico la mia sui nuovi progetti, ma la scelta resta agli alti vertici della Star Comics. Anche perché le serie che ci hanno proposto sono tantissime e gli spazi pochissimi.
In autunno partirà DAVVERO su carta. Star Comics lo editerà, in bianco e nero, e si tratterà di nuove storie basate sulle vecchie ma totalmente riviste e corrette per una edizione che, comunque, rimane diversa da quella sul web.
Gli autori rimarranno gli stessi? Ci sarà lo stesso spazio anche per i molti esordienti (o quasi) visti sul web?
Ci saranno alcuni autori già visti on-line e altri provenienti da diversi lidi. Paola dà molta importanza all'espressività dei personaggi e su questa caratteristica sono stati selezionati i disegnatori. Purtroppo non posso ancora farti i nomi, ma se accetti il parere di un disegnatore (e prima di me questa valutazione è stata fatta anche da Matteo Bussola) sono molto, molto, molto bravi.
Formato: visto che, piaccia o non piaccia, si tratta di un fumetto diverso da quanto visto finora tra le produzioni nostrane, oserete cambiare qualcosa, o "misure", foliazione e prezzo seguiranno la solita scia della Bonelli?
Il formato sarà quello classico dei bonellidi.
Il rischio, cambiando il formato, era l'emarginazione in edicola. Abbiamo riflettuto sui vari tipi di formato e la loro possibile collocazione in distribuzione e trattandosi di un fumetto italiano la miglior cosa secondo noi era quella di mantenere lo standard 16x21, anche perché altrimenti non si sa veramente dove avrebbe potuto essere collocato, non essendo disponibili prodotti simili in commercio. Il formato manga sarebbe stato troppo piccolo e quindi questa eventualità era da scartare. Il formato comic book spillato 17x24 cm era un’altra strada, tuttavia temevamo che potesse essere inserito tra i fumetti per bambine, bucando senza rimedio il target cui vogliamo riferirci.
Ma a chi puntate? Il solito pubblico Star che segue i "bonellidi" o anche un pubblico più legato agli shojo?
Entrambi. E' chiaro che la Star punta sul suo pubblico, ma è necessario cercare un pubblico "altro". Si cercherà di coinvolgere le lettrici di shojo ma anche chi abitualmente non legge fumetti e potrebbe incappare per caso in Martina. Per questo stiamo progettando qualche iniziativa parallela. Già, quello che fa Paola su Facebook è importante. Sono stati realizzarti, infatti, i profili dei vari personaggi e si cerca di interagire coi lettori.
Di chi saranno le copertine?
So che hanno un nome in testa, ma non so se sarà la scelta finale.
A livello di pubblicità, cosa farete? Prezzo lancio? Presentazioni nei negozi, visto che gli autori sono tanti?
Locandine, etc...?
Certamente le solite cose coerentemente alla disponibilità degli autori. Poi, certamente interviste radio. Per il resto lo stiamo studiando. I "vorremmo" non contano.
Contattiamo Paola Barbato per avere alcune precisazioni ulteriori rispetto a quello che ci ha detto Giuseppe Di Bernardo. Si sa: gli editor sono necessariamente abbottonati!
Autori coinvolti nel progetto: manterrete lo stesso spirito, ovvero esordienti o quasi?
Ci piacerebbe molto mantenere lo staff che abbiamo messo insieme per la versione in rete, anche perché il talento prescinde assolutamente dalla notorietà, ma è ovvio che non potremo, a meno di non avere 50 puntate a nostra disposizione. Cercheremo di integrare alcuni membri dello staff con altri suggeriti dalla Star Comics, ma i criteri di scelta, al di là di una coerenza necessaria della linea grafica, saranno sempre gli stessi: è FONDAMENTALE l'espressività, la recitazione, la capacità di trasmettere emotivamente. Non è una serie di sparatorie ne' di astronavi, i personaggi ne sono il centro assoluto. Quindi punteremo su chi sa rendere al meglio la recitazione e le atmosfere.
La struttura delle storie, varierà?
Il ritmo sarà diverso, il respiro è più ampio, quindi avendo finalmente lo spazio anche per le pause ci saranno delle vicende contratte (quindi rese in magari poche vignette) e altre sviluppate e articolate maggiormente. Tutto uguale, tutto diverso.
L'innovatività del progetto, al di là della forma, è la tipologia di pubblico cui è potenzialmente rivolto, ovvero i fruitori di shojo.
Credi che sia possibile raggiungerli? Come?
Non mi piace etichettare le persone e suddividere i lettori in tipologie. Ci possono essere amanti dei generi shojo e josei che leggono anche americani e francesi. E' il prodotto a farsi amare. Per fare il solito esempio: chi avrebbe mai detto che Dylan Dog sarebbe stato tanto amato dal pubblico femminile? Sulla carta quanti lettori di avventura pura si sarebbero appassionati a un horror? Promuoveremo "Davvero" per quello che è, e lo leggerà chi ne verrà incuriosito. Non abbiamo previsto mosse strategiche di marketing.
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