giovedì 22 luglio 2021

Non c'è più la "Bonelli di una volta"...

Colpevolmente in ritardo, scopro questo.


Il post, come indicato, è di un paio di settimane fa.
L'autrice, Lola Airaghi, è stata omessa dai credits sia in seconda di copertina che a pagina uno della prima storia della nuova serie di Morgan Lost, "Scream Novels".

Da una ricerca ho visto che NESSUN SITO di informazione ne ha parlato. Di recensioni dell'albo ce ne sono, ma da quanto ho letto neanche queste parlano del grave errore. Silenzio totale: non è la prima volta. Che si tema di scontentare un editore importante? A COSA servono i siti che parlano di fumetto?

Ma dicevo: Lola Airaghi - autrice bravissima quanto persona squisita, disponibile e pacata - lamenta un errore da parte dell'editore: fatto impensabile nella "vecchia" Bonelli, che era tanto precisa da risultare pedante. Quanti errori ci ricordiamo negli albi del suddetto editore? In epoche in cui anche i volumi da collezione - ultracostosi - sono pieni di svarioni da far vergogna a un bambino di prima elementare, Bonelli manteneva albi popolari da edicola - con prezzi ultrabassi - a livelli qualitativi favolosi.

Tra i commenti al post di Lola Airaghi, fa rumore quello di Gianfranco Manfredi, scrittore di punta, ma spesso fuori dal coro: ricordo che anni fa aveva criticato la partecipazione a Lucca da parte di SBE dicendo che non si può vivere di eventi. Lo scrittore testualmente dice: "Tra un po' temo che si dimenticheranno anche il nome dell'editore (Sergio Bonelli, appunto)".

E, al di là degli errori, è forse questo stile, proprio di Sergio Bonelli, che quasi si scusava anche degli aumenti di prezzo, che si sta perdendo: un errore del genere non si sarebbe mai visto, e sarebbe comunque stato oggetto di pronte scuse.

Forse, però, ha veramente ragione uno come Massimiliano Frezzato, che su Instagram, partendo da Moebius, spiega come sia difficile per un autore, oggi, poter seguire il proprio istinto. Il futuro è l'autoproduzione?


2 commenti:

  1. L'atteggiamento supino nei confronti di realtà ritenute forti, nella speranza che continuino a beneficiare i supini (inviti a conferenze e rassegne, copie gratuite, pubbicità e banner, etc) esiste in molti dell'intrattenimento e non. Io seguo con particolare attenzione il mercato ludico con un paio di siti e le notizie 'scomode' non escono mai da nessuna parte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. chiaro. ed è per questo che molti non seguono i siti "ufficiali" di informazione. Allora che differenza c'è tra "giornalista" e youtuber?

      Elimina