giovedì 10 settembre 2020

LUCCA CHANGES... ma non troppo: Amazon diventa store online della manifestazione

Tante volte, anche su questo blog, avete letto che il problema non è "Lucca", ma come gli editori gestiscono questa manifestazione, portando mesi e mesi di novità in fiera, e piegando totalmente i calendari delle uscite per massimizzare le vendite nel capoluogo toscano.

Un modo per far cassa, alla faccia di chi, coi fumetti, ci lavora tutto l'anno.

Lo abbiamo detto in tutti i modi e in tutte le salse.

Ecco: da oggi si cambia.
Con questa notizia, Lucca diventa - ove non lo fosse prima - parte del problema.




Lucca, 08 settembre 2020 – Lo store online di Lucca Comics & Games edizione Changes è online da oggi su Amazon.it (...). È questa la prima grande novità del festival 2020. Una manifestazione completamente nuova i cui dettagli inizieranno a essere svelati in conferenza stampa tra quarantotto ore, giovedì 10 settembre alle 12.00, in streaming sul sito www.luccachanges.com e sui canali social, direttamente dal Teatro del Giglio di Lucca. 
Amazon.it, in qualità di Official e-commerce del festival, sarà uno degli alleati più preziosi di Lucca Changes, per ricreare l’effetto Lucca: non solo grande evento culturale ma anche un’opportunità per la distribuzione e la crescita del comparto. Come sempre le principali novità usciranno a cavallo del magico ponte di Halloween, e i libri, i fumetti, i collezionabili, i giochi più attesi saranno acquistabili da chiunque e da qualsiasi luogo sul Lucca Store di Amazon.it, pensato per la grande community di appassionati che da più di mezzo secolo si aggira per le strade della città alla ricerca dell’oggetto imperdibile. Gli editori, gli autori e i fan si incontreranno in questa piazza virtuale come prima facevano in piazza Napoleone o al padiglione Carducci. Infine, nell’ambito della programmazione online del festival, alcuni eventi esclusivi saranno riservati a clienti del Lucca Store disponibile su Amazon.

In sintesi: le vendite "di Lucca", che prima venivano fatte in gran parte dai produttori durante la manifestazione - con incassi pari al 100% del prezzo del prodotto - ora saranno girate ad Amazon. In un momento in cui TUTTO il commercio ha sofferto per i mesi della quarantena, dopo una estate in cui molti ancora lamentano un calo e con le oggettive difficoltà che ci sono anche nel supportare i clienti, Lucca - e di seguito anche se spero di no, tutti gli editori - si affidano all'unico soggetto che non ha sofferto della crisi. Anzi.

Quindi, mentre da un lato buttano fumo negli occhi organizzando i famosi Campfire - nei quali tutti gli oneri spettano ai negozi, senza ben capire quale sia il supporto di Lucca Comics - tutto il sistema fumetto si mette nelle mani del maggior concorrente delle librerie, specializzate o meno.

Che dire? Un bel modo di supportare la "crescita del comparto": dare almeno metà del proprio margine ad una multinazionale, saltando tutta la distribuzione.


Come dicevo, anche sperando il contrario, sicuramente i vari editori si adegueranno: già Star Comics si è messa in prima fila con un paio di pack, sicuramente i loro colleghi non vedono l'ora di buttarsi. Il che è grave, molto: non tanto per i contenuti, ma perché - in un anno in cui non c'era Lucca Comics - dare un messaggio diverso sarebbe stato importante per tutta la filiera.

E ci tengo a specificarlo: la "colpa" non è di Amazon.
Al solito, è il modo dilettantistico e superficiale con cui tanti soggetti della distribuzione gestiscono prodotti e rapporti commerciali.

Ho letto tanti, ma tanti commenti negativi su questa operazione: speriamo portino a qualcosa, nel deserto culturale e commerciale che un evento del genere è destinato a produrre.
Perché se fai un patto con chi si prende almeno metà del tuo incasso, i primi a farne le spese sono gli editori e chi lavora alla produzione dei fumetti: per questo, una iniziativa del genere, francamente, mi sembra incomprensibile, non tanto per Lucca Comics, quanto per tutti gli operatori del settore che aderiranno...

6 commenti:

  1. Scelta veramente incredibile - come dici tu, dilettantistica e superficiale.
    Odioso il tono del comunicato stampa, che invita tutti a trovarsi su Amazon come se ci si trovasse al Padiglione Carducci.

    Veramente cascano le palle, vedendo questa scelta. Il resto di quel che proponevano fino ad ora mi era sembrato un "salvare il salvabile", e l'idea dei Campfire sembrava intrigante, anche se con un nome pessimo e anche se alla fin fine si sarebbe ridotto ad un "vado nella mia fumetteria di fiducia a fare le cose che faccio sempre nella mia fumetteria di fiducia", a meno che non si fossero organizzate gare cosplay in fumetteria :)

    Non so, son senza parole, anche se ho scritto tantissimo. Che cagata.

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  2. Oggi pomeriggio, come sottofondo mentre lavoro, metterò in streaming la conferenza stampa che s è appena svolta, ma so già che finirò depresso e incazzato. E incredulo.

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  3. E, durante il resto dell’anno, pronti a inondare le fumetterie di settimana in settimana (vedi agosto di quest’anno!) di volumi che “sarebbero stati spalmati sul lungo periodo”! Cioè le fumetterie sono partner nel senso, come si direbbe in francese, che “ve se stanno a ingroppa’”!

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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