mercoledì 19 dicembre 2018

Cinzia, una piccola recensione

Quando mi capita di recensire qualcosa, anche solo di parlarne ai clienti per consigliarli, utilizzo raramente parole come "capolavoro" o "genio" (riferito quest'ultimo agli autori).
E' molto, ma molto più facile che stronchi o sconsigli qualcosa.

Cerco, in ogni caso, nel mio lavoro, di tarare il consiglio sul cliente: non tanto per il genere o con riguardo ai gusti, ma anche per le esperienze di lettura che questo ha. 
A uno che vuole leggere supereroi senza mai averlo fatto, non dai Watchmen: è troppo.

Ecco, per chiarirci: Ortolani è un genio, Cinzia non è un capolavoro, forse, ma ci va molto vicino.



Ho letto praticamente tutto quello che in trent'anni ha prodotto il "Leo nazionale": non avevo alcun dubbio su questo volume. Eppure, pagina dopo pagina, mi ha ugualmente stupito, fatto ridere, riflettere e commuovere. Mi aspettavo qualcosa sul genere Cinzia la Barbara: risate, gag in un mix di avventura.

Ma Cinzia è altro.

E' la storia di Paul.

La leggenda vuole che Paul fosse un postino: baciato da un certo Deboroh La Roccia, il futuro Rat-Man, in un momento di gioia, scopre un proprio lato nascosto.

Ma questo non è Cinzia, è Rat-Man.

Il volume di cui parliamo ora, si svolge successivamente, e nessun cenno fa alle storie precedenti.
E racconta una sua storia: una storia fatta di passione, di ricerca di identità.
Di consapevolezza.

Quando vediamo qualcuno, inevitabilmente, lo classifichiamo.
Classifichiamo tutto, nella vita: le forme delle nuvole, la vita, la morte. Tutto deve avere un senso, deve essere inquadrato: perché guardiamo col cervello, e questo deve dare una ragione e un perché, un "incasellamento" a qualsiasi fenomeno.

Bianco o nero.
Uomo o donna.
Senza sfumature.

Quando ho iniziato a leggere questo volume, sono rimasto subito colpito dalla forza della narrazione: Cinzia ha una vita propria, e ti cattura dalle prime pagine.
Lo ho letto in mezz'ora, poi però ci ho messo un mese a fare questa recensione: perché ho iniziato a farla "di testa", senza rendermi conto che era quello che ho pensato leggendolo che contava. E, leggendolo, mi sono appassionato alla storia di una persona, una macchia per chi è bianco o nero, i "normali", ma che sa mettersi in gioco perché innamorata. Cinzia è una storia d'amore, di crescita e di cambiamento.
E, con una splendida colonna sonora anni settanta e ottanta, perché Cinzia è pure un musical, vediamo il personaggio fingere di essere ciò che non è mai stato, Paul, per amore di qualcuno che pare irraggiungibile.

Consigliato a tutti, soprattutto a chi cerca di scoprire ogni giorno chi e cosa è.
Non ve ne pentirete.


ps: una nota importante mi sento, però, di doverla aggiungere, visto che questo blog è di una fumetteria, e che il sottoscritto è da oltre quindici anni un libraio "a fumetti". Rat-Man e Ortolani nascono nel circuito delle fumetterie, cui hanno dato tanto, e ricevuto molto in termine di notorietà, vendite e crescita nel tempo. E' un vero peccato vedere un tour promozionale, l'ennesimo, che si snoda in una decina di tappe, tutte in libreria o comunque eventi legati alla varia: stona proprio. Speriamo che Leo, e la Bao, tornino a credere in un settore che, per il fumetto, continua a essere vitale e fondamentale.

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