martedì 14 agosto 2018

Ecco che fine ha fatto Starman

There’s a starman waiting in the sky diceva David Bowie un bel po' di tempo fa.
E c'è uno Starman, che sta al livello di quello musicale come importanza, ma nel mondo del fumetto, e che ha avuto una serie di vicissitudini notevoli. Lui aspetta, si, ma di essere concluso.

Alla fine dello scorso anno ne parlavamo qui.

Il bello è che la vicenda, pur avendo la Lion come massimo protagonista, stavolta ha una conclusione felice, seppur tardiva.


Da Mega 254, agosto 2018

Un po' di storia.

A fine novembre 2011, la notizia shock: Planeta/De Agostini, titolare dei diritti DC Comics in Italia fino alla fine dell'anno corrente - dal 1° gennaio 2012 sarebbe subentrato RW Lion - blocca la distribuzione di novità ed arretrati da parte di Alastor.

Per fortuna la questione in qualche modo si risolve, e almeno le novità vengono messe in vendita: tra queste i sei Starman Omnibus, che raccolgono un ciclo imperdibile del personaggio, scritto da James Robinson e disegnato da Tony Harris, ben 80 numeri in originale, più vari speciali, in cartonati da 38 euro cadauno. In Italia escono praticamente tutti in un mese, così da chiudere la serie prima che i diritti passassero di mano.

Nel marzo del 2013, Lion acquisisce il catalogo Planeta/DeAgostini e con molta calma, inizia a ridistribuirlo. Senza un ordine apparente, senza una logica, senza un senso commerciale: pensate che un capolavoro come Identity Crisis - tanto per fare un nome - è stato messo in vendita ora, dopo esser rimasto non disponibile per oltre cinque anni...

Gli Starman sono stati riannunciati a partire dal Mega 234 del dicembre 2016: Lion li ha distribuiti in pochi mesi, saltando il sesto, mai riannunciato e mai rimesso in vendita. Piovono le critiche, ma l'editore si difende, dicendo che ce ne erano pochissime copie, e che non ha mai detto che lo avrebbe rimesso in vendita: non avendolo fatto, non ha "violato" nessuna promessa. Questa è la sua tesi.

Già un anno fa, chiedevo:
Perché non fare un print on demand, anche ad un prezzo sensibilmente più alto? 
Come è possibile fidarsi di un editore dal quale ti devi guardare ad ogni situazione? Perché il problema è anche quello: quando una serie viene tirata fuori dal magazzino Planeta, specialmente se è una pietra miliare, il cliente si sbriga a prenotarla perché ha paura delle scarse disponibilità. 
Viste le tante e continue "buche", non sarebbe il caso, cara Lion, di fare un po' più di attenzione ai tuoi lettori?
Finalmente, dopo un anno e mezzo dall'annunciata ridistribuzione, il volume viene proposto come "tiratura limitata - solo su richiesta". Prezzo alto: dai 38 della Planeta si passa a 64,95 euro:

Jack Knight, Starman, torna a Opal City dopo la sua avventura nello spazio e trova L’ombra nuovamente dedito al crimine. Inoltre, diversi dei suoi amici sembrano essere misteriosamente scomparsi. Prima che Jack possa iniziare a indagare, assiste al suo peggior incubo fatto realtà: la sua amata città che brucia  no alle fondamenta! Esplode il caos e i criminali della zona colpiscono come un solo uomo, portando Starman al limite delle forze. Poi Jack deve svelare il mistero dello Starman del 1951... tornando indietro nel tempo per incontrarlo in uno storico faccia-a-faccia! Il retaggio di ogni individuo che mai si sia chiamato Starman, del passato e del futuro, si rivela connesso a quello di tutti gli altri, in questo volume finale della saga di Starman!

Ma, obiettivamente, è un vero e proprio servizio che l'editore offre ai suoi clienti: doveroso, certo, ma non è possibile aspettarsi un prezzo popolare per una ristampa di pochissime copie.
Una volta tanto, mi limito a fare i complimenti a Lion: una mossa azzeccata, che sicuramente troverà polemiche per l'alto costo, ma che non poteva essere in alcun modo gestita meglio, se non nei tempi. La ristampa annunciata costerà comunque meno che procurarsi l'albo, letteralmente introvabile in prima edizione.

Ottima iniziativa.

1 commento:

  1. non voglio far da bastione contrario, però la lion ha veramente deluso i lettori, molto rinunciano agli acquisti perchè hanno paura di rimanere con serie monche. un esempio? acquisterei l'aquaman di peter david, visto che la lion lo propone. ma non mi fido, perchè so che non lo concluderanno mai. e se lo faranno, dovrò aspettare l'eternità. un peccato, sia perchè non potrò leggere le storie con comodità, sia perchè non posso far lavorare la mia fumetteria di ficucia come vorrei.

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