lunedì 13 novembre 2017

Da Lucca a Lucca: come cambierà #LuccaComics?

Notizia degli ultimi giorni.

Sulla stampa è rimbalzata la possibilità dell’istituzione di un miniticket per l’accesso nelle aree della città interessate dai Comics, anche senza entrare nei padiglioni, per i quali il biglietto esiste già. L’assessore Ragghianti ha chiarito che ancora non c’è niente di concreto ma non ha smentito l’ipotesi, che sarebbe legata alla possibilità di controlli più stringenti ai varchi di accesso del centro.


Dal 2006 LuccaComics è dentro le mura della città.
Prima era una grossa manifestazione del fumetto, la più grande e la più importante in Italia.
Ora è l'evento dell'anno, probabilmente in Europa. Tra le prime al mondo.

Inevitabile che la città, logisticamente, ne risenta: anche perché, quando siamo "entrati" dentro le mura, i lucchesi sopportavano "i comics": oggi - benché Lucca rimanga una città poco accogliente - gran parte dell'economia della città gira intorno alla manifestazione. Pensiamo solo all'impatto stimato di cento milioni di euro del quale beneficiano città e regione: non lo dico io...

Certo: comprare, a Lucca, non è conveniente, lo dimostra un mio studio, molto empirico, ma sicuramente indicativo della situazione. Tra pernotti, pasti, biglietti e viaggio, il costo di tutto quasi raddoppia. Ma è una vacanza, per molti, e ognuno spende i propri soldi come meglio crede.

Lucca Comics, dicevo, è cresciuta.
Anche troppo, logisticamente. Se fiere come Romics o il Napoli Comicon incidono poco nella vita reale delle città dove si svolgono, Lucca, che ha un centro molto piccolo e tanto scomodo quanto bello quando c'è gente, è in sofferenza da anni.

La gestione da parte dell'organizzazione è migliorata notevolmente.
Gli standisti, più in generale gli addetti ai lavori sono critici su molti punti, per lo più a ragione: ma il pubblico è gestito in modo abbastanza congeniale alla conformazione della città.

Oltre ai padiglioni cui si accede con biglietto, ce ne sono molti altri, soprattutto sulle mura, il cui ingresso è libero: a tutti questi vanno aggiunte le decine di temporary shop nati in tutta la città. Questo ha portato da un lato l'alleggerimento del traffico nelle zone limitrofe a piazza Napoleone, un tempo perennemente congestionata in quanto sede degli stand dei principali editori, dall'altro una maggiore concorrenza per tutti gli espositori. Se pensiamo che Lucca Comics, da quest'anno, ha vietato a chi ha uno stand di aprire un temporary shop, e se vediamo sempre meno privati e sempre più spazi dedicati a distributori o editori (mi spiego meglio: grandi nomi che hanno PIU' di uno stand...) capiamo quanto sempre più forte sia la concorrenza per accaparrarsi un posto al sole all'interno della manifestazione.

In questa situazione, è facile contestualizzare la voce che gira, non solo da quest'anno, di un ticket per entrare nella città, o comunque per visitare gli stand sulle mura.

Da un lato mi sento di concordare con quanto scritto qui.

Esattamente, se non volete pagare, allora rimanete a casa. Vi obbligano forse ad andare a Lucca? Spendete già parecchi soldi solo per arrivarci e rimanere alcuni giorni e non vi sta bene pagare pochi euro per partecipare? Chiedete che l'albergatore vi faccia pagare 5 euro in meno la camera allora. 
Quale altra fiera al mondo vi permette di stare 4 giorni senza pagare nulla? Nessuna.
Fate a meno di bere una bibita al bar e investite i vostri soldi direttemente nel biglietto della fiera, mi pare il minimo. Chi non lo capisce stia tranquillamente a casa sua il prossimo anno.

Giusto.
Giustissimo.

Però, mi chiedo: da un punto di vista pratico, come si farà?
Oltretutto: dove porterà questa ingordigia lucchese? Il comune organizza la fiera, incassa da biglietti, stand, tutto sempre più caro. Guadagna dall'imposta di soggiorno, lucra sui guadagni dei commercianti e dei privati lucchesi.
Ora il biglietto anche per le aree non a pagamento, oltre ai numerosi giri di vite per i temporary shop.

Non sarebbe forse il caso di pensare a ticket differenziati, come all'estero, per l'accesso alle zone dove si trovano gli autori o le signing session; ad una artist alley fatta coi fiocchi? Forse a vietare gli stand multipli a chi ha già un "pala" dedicato al proprio marchio, facendo rientrare i numerosi privati che non trovano spazio?

Insomma: Lucca Comics vince sempre e comunque.
Perché non puntare a vincere meglio e con meno critiche?

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