Qualche tempo fa, buttai giù un post con alcune idee per una promo "giusta".
Senza pretesa di aver detto niente di geniale, scrissi alcuni punti, che secondo me potevano essere un buon punto di partenza per fare qualcosa di buono.
Ma va detto che, quando provi ad interagire coi distributori, per realizzare un progetto migliore, ti cadono le braccia: ti rispondono in modo polemico. Se ti rispondono.
E, di solito, continuano a fare "a modo loro": puntando a vendere tante copie a pochi negozi, invece di provare a far avere i loro prodotti a più librerie possibile, in modo semplice ed efficace. Soddisfare CENTO negozianti, invece di dieci, così che, di iniziativa in iniziativa, si possa esser contenti di aderire e soddisfatti del risultato, invece di leggere disaffezione e sarcasmo sui social, ad ogni iniziativa dei distributori.
Scrivo questo, perché ieri è stata lanciata la promo per il terzo capitolo del Batman: Dark Knight di Frank Miller...
Quello che, speriamo, potrà essere l'evento dell'anno, parte subito col piede sbagliato.
Sulla promo non è specificato, ma gli otto albetti della serie, costeranno 3,95 l'uno, per un totale di oltre trenta euro: praticamente il prezzo di una raccolta in volume!
Anche se non è scritta benissimo, la proposta è semplice: far aderire DIECI (!!) fumetterie, chiedendo loro di acquistare ben CINQUECENTO copie (ognuna) del numero uno, e almeno CINQUANTA di tutte le altre uscite. In cambio, l'editore garantisce, oltre al nome della fumetteria in quarta di copertina di tutti gli albi, una variant cover ESCLUSIVA per ogni numero.
Una seconda possibilità, prevede di aderire con meno copie, ed avere comunque una variant PERSONALIZZATA - non si capisce se anche la cover o solo il nome in quarta di copertina - che verrebbe distribuita anche all'interno di un pack.
Questo, conterrebbe tutte le varie versioni, escluse le dieci variant ESCLUSIVE di cui dicevo prima.
Per i comuni mortali, il numero uno uscirà comunque in due versioni, che verranno presentate su Mega 223 di gennaio.
Questa promo ha un unico lato positivo: essere presentata ai negozianti prima dell'uscita dei cataloghi, e prima ancora che al pubblico.
Non è poco, vista l'abitudine - pessima, per un fornitore - di dare al pubblico informazioni in anteprima rispetto ai rivenditori, che poi non sanno che pesci pigliare, visto che mancano dei dettagli necessari per promuovere il prodotto con le giuste tempistiche.
Per il resto, io la vedo come un disastro.
Per una serie di motivi, l'ultimo dei quali è il più importante.
In primis, le tempistiche.
Che ancora non paiono chiare, ma se è vero che la Lion - unica - presenta le novità con (almeno) tre mesi di anticipo, l'uscita di DK III vol. 1 - annunciato a gennaio - sarà prevista per aprile. Ora, tra aprile e maggio ci sono - tolta Lucca - tutte le maggiori fiere di settore: Romics e Napoli Comicon svettano ad inizio e fine della pagina del calendario dedicata al quarto mese dell'anno.
Le fumetterie sarebbero sottoposte ad un'onerosissima - per loro - iniziativa, vedendosi comunque "scippare" delle vendite (molte), da parte di una eventuale - quanto probabile - distribuzione anticipata (o comunque contemporanea) durante le suddette manifestazioni.
Al contrario: ove problemi organizzativi, non nuovi in casa della premiata ditta Lion-Alastor-Pegasus Distribuzione/i, facessero slittare l'uscita del suddetto albo a dopo le manifestazioni di cui sopra, tutti i negozi che fanno anche fiere, perderebbero la possibilità di venderlo alla clientela occasionale di queste...
Poi: la "personalizzazione". Ottimo l'avere una intera cover.Ma c'è anche la possibilità di sceglierla, per cinquecento copie (più trecentociquanta dei numeri successivi!)?
E poi: perché il solo nome in quarta, e non il logo o una bella pubblicità?
Per cifre più basse, è possibile acquistare pagine intere o addirittura la quarta di copertina delle serie regolari...
Argomento variant: è questo il massimo sforzo che può fare un editore, a livello di fantasia?Variant ed ancora variant? Decine di edizioni diverse per lo stesso albo, in un mercato che tirava, dieci/quindici anni fa, ma che è in caduta libera, come quello delle edizioni limitate, e che si regge su pochi clienti che comprano tutto?
Ma, soprattutto: è questo il fumetto che vogliamo promuovere?Chiariamoci: non faccio un discorso solo culturale: come dico sempre, essendo un commerciante, credo che sia ovvio che il lato "imprenditoriale" (rischio contro guadagno: minimo del minimo il primo, massimo del massimo il secondo) non mi possa sfuggire.
Ma un negozio, per aderire alla promozione nella versione più impegnativa, deve investire ALMENO duemila euro!
DUEMILA EURO.
E solo per prendere copie di un albo, che in massima parte non riuscirà a rivendere, per i motivi sovraesposti!
Dicevo: è questo quello che vogliamo promuovere?
Vendere più edizioni possibile dello stesso albo ad un numero sempre minore di persone?
Se una operazione è valida, se un albo è appetibile per i collezionisti, non è il caso di diffonderla a più lettori e/o collezionisti possibile, dando loro CONTENUTI validi (per i primi) e materiale ESCLUSIVO per i secondi?
A me piace l'idea di far leggere un bell'albo a cinquanta o cento dei miei clienti.
Spesso mi devo arrendere a dieci, o addirittura a tre o quattro, perché il distributore non è rapido a rifornirmi, o perché l'albo va esaurito. O perché non ho gli strumenti per spingerlo bene.
Non ci stiamo ghettizzando un po' troppo, puntando a far comprare a pochi quello che, una volta, era appannaggio di molti più?
Adesso, sta a noi librai, scegliere come vogliamo gestire le nostre attività oggi e domani.
Aderendo a questa promo, si decide di puntare sul modello che ho appena descritto: se lo facciamo, ne dobbiamo essere almeno consapevoli.
Altrimenti, diciamo di no.
Perché non so se il cambiare porterà a qualcosa di migliore.
Ma sono certo che, per farlo, per andare avanti e verso qualcosa di diverso, è necessario assolutamente cambiare i metodi con i quali si lavora oggi.
Il numero 1 americano ha 71 variant covers, che credo rappresenti il massimo storico per un albo. Devo dire che l'Alastor si sta limitando...
RispondiEliminadipende da quanti aderiscono :)
Eliminanon dirlo mai ad alta voce...
Dici tutto nel titolo: follia totale. Ma pensi che qualche fumetteria aderirà? 500 copie non sono bruscolini, mi paiono cifre enormi come possibile "magazzino" (anche se immagino ci si possa poi buttare a venderle su internet o alle fiere, ma rimane comunque uno sbattimento in più per guadagnare 3.95 a botta...
RispondiEliminacerto che aderiranno!
Eliminavuoi mettere la vanità soddisfatta dall'aver una cover dedicata?