Alcune cose da notare: l'appassionato, il lettore, per informarsi, ha lo stesso strumento dell'addetto ai lavori, ovvero il libraio. Secondariamente: il primo - ovvio! - non è tenuto a prenotare nulla: può andare in fumetteria, quando esce, ed acquistarlo. Il secondo, invece, sempre per ovvi motivi, deve assolutamente ordinare. In tempi ristretti, senza possibilità di reso, anzi con eventuali diminuzioni di sconto in caso di ritardo. E il rischio è tutto a suo carico: quello che viene annunciato, non sempre viene pubblicato, talvolta cambia di formato, di prezzo, o slitta di mesi e mesi, se non anni.
E il tutto viene annunciato in minuscoli trafiletti, che vanno sempre tenuti d'occhio.
Non sono dettagli.
I cataloghi principali sono Mega ed Anteprima: gli altri (Premiere, Direct), non contengono tutti i prodotti, ma solo le esclusive dei distributori che li producono. I primi due sono a pagamento: 1,20 euro Mega ed 1 euro Anteprima.
Il prezzo viene pagato per intero dal libraio, che poi li mette in vendita o li regala ai propri clienti.
I cataloghi dovrebbero essere gratuiti: perché la loro funzione principale è di promozione.
E che promozione è se devo pagare per venire a conoscenza di un prodotto che poi devo comprare?
Visto, però, che sono a pagamento, come abbiamo già detto in passato, anche la fumetteria dovrebbe farli pagare: ha senso accollarsi la promozione di prodotti al posto di chi li realizza e di chi li distribuisce?
Traducendo: se l'editore ed il distributore non fanno sforzi promozionali, tranne la solita iniziativa che "se prendi il doppio delle copie hai qualche punto in più di sconto", senza neanche pensare a darti poster promozionali, magari facendo passare segnalibri e cartoline - quando ci sono - per l'iniziativa di marketing del secolo... ecco: se tutto questo manca, perché il libraio - che già deve spingere molto per vendere quello che ha - deve accollarsi pure questo costo?
Nei supermercati, ve li fanno pagare i volantini con i prodotti in vendita e/o promozione?
Spesso, anzi, ve li portano pure a casa. E li trovate pure online, interamente scaricabili.
Perché QUEI cataloghi hanno l'obiettivo di FAR VENDERE I PRODOTTI.
Mega ed Anteprima, invece, a volte danno l'impressione di essere anch'essi dei prodotti che devono essere venduti.
Da questo punto di vista, il catalogo migliore è Terminal Magazine: cartaceo gratuito; pdf disponibile e scaricabile; sito organizzato e ben realizzato. Sicuramente non ha tutti i prodotti e non li presenta nel modo migliore possibile (qualche riga di descrizione non guasterebbe), ma, oltre a gadgets, dvd e blu ray, ha molti fumetti: da GP a BD/Jpop, passando per Coconino, Lion, Goen, Dynit e molti altri...
Talvolta, nel recente passato, i cataloghi sono stati usati addirittura per presentare albi che non sarebbero stati venduti in fumetteria...
Ma il problema principale, negli ultimi mesi, è che i cataloghi hanno tardato rispetto alla data media di uscita.
Parliamo essenzialmente di Mega, perché lo considero il miglior catalogo, il più completo, l'unico tra quelli generalisti ad essere anche online integralmente.
E, visto che lo prendiamo direttamente da chi lo produce, l'unico per il quale abbiamo dati precisi.
I primi numeri del 2014, sono usciti tra l'11 ed il 14 del mese. Una sola volta ha sforato al 17.
Ad ottobre, invece, è uscito il 24. A novembre, il 21, a dicembre il 20.
A gennaio 2015 il 17.
A febbraio, probabilmente, il 20 (è stato annunciato il 12, ma non è tra le uscite del 13...).
Per fare un parallelo, a nel 2013, a ottobre e novembre, è uscito rispettivamente il 18 ed il 16.
Ovvero quasi una settimana prima.
Di Anteprima non abbiamo dati certi, per una modifica nel nostro database.
Comunque, a fine 2014, è uscito quattro volte (su cinque) nella seconda metà del mese.
I cataloghi servono per prenotare le novità, dicevamo.
Le fumetterie raccolgono gli ordini, li lavorano, e li rigirano al distributore.
Che poi chiede agli editori esclusivisti, o a gli altri distributori, le quantità desiderate.
Far tardare i cataloghi, che dovrebbero essere disponibili ad inizio mese, significa poterli far leggere a meno clienti. Un riscontro concreto lo ho avuto quando il pdf del Mega, che viene reso disponibile sempre molto tardi, talvolta proprio a ridosso della scadenza degli ordini, è stato anticipato di circa una settimana: ho avuto un 20-30% di prenotazioni in più.
In un sistema senza reso, nel quale i preordini sono essenziali per poter lavorare bene, avere la possibilità di avere ed esporre la quantità massima di copie senza rischiare troppo, far uscire i cataloghi tardi è una mancanza di rispetto - l'ennesima - per il lavoro dei librai, è una lenta ma inesorabile condanna ad ordinare sempre di più solo quello che è indispensabile.
Anche perché, se mi proponi un evento come la Walking Rat (su Anteprima) e poi fai uscire il catalogo con le info sull'evento e la locandina per chi aderisce un paio di giorni prima, e presenti il tutto dicendo che "forse anche nel vostro negozio di fiducia (...) ci sarà l'apertura serale straordinaria", (FORSE?) che tipo di promozione o pubblicità stai facendo?
E, forse, la questione è proprio questa: quanto investono i distributori e gli editori in pubblicità?
Quanto fanno per far conoscere i propri prodotti?
Una domanda da profano: non è possibile per l'addetto ai lavori ordinare direttamente dall'editore, bypassando il distributore?
RispondiEliminaMagari non per gli editori grossi (Panini, Bonelli...) ma per quelli piccoli?
Si, per molti si.
EliminaMa poi si creano ulteriori problemi:
http://prontiallerese.blogspot.it/2014/12/quando-la-distribuzione-fa-framm.html
In ogni caso, poi, non si risolve il discorso relativo alla promozione ed alla possibilità di raccogliere prenotazioni...
Effettivamente l'ho notato anche io sto lento slittare a fine mese dei cataloghi, mi chiedevo proprio quando sarebbe uscito sto mese il Mega, visto che su alastor.biz non ve ne e' ancora traccia.
RispondiEliminaC'e' da dire che pero' Anteprima, almeno per quanto riguarda le uscite panini, puntalmente viene caricato il pdf online il 15 del mese
Si, il pdf panini è ottimo. Ma c'è solo Panini, purtroppo...
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