lunedì 10 marzo 2014

Post Mantova, pre Romics

I bimbiminkia che rappresentavano Antani Comics a Mantova (sopra),
in compagnia del veterano Max Comics (sotto)...

Mettiamo le mani avanti: se l'andazzo delle fiere di questo inizio 2014, come pure di fine 2013, è quello di Mantova, c'è da preoccuparsi.



Premessa: Mantova mi piace. E' una bella piazza, l'organizzazione è seria e capace (anche se negli ultimi anni ha tirato un po' i remi in barca). La gente c'è (ma compra poco).
Quest'anno - per la prima volta - non c'ero di persona. Ho mandato altri.
Ma ci ho tenuto a farla, come le precedenti nove edizioni.
Novecento chilometri, furgone a noleggio, due persone pagate e spesate.
Albergo, stand (ovviamente), etc.

Da anni - chiariamo anche questo punto - ho attuato svariati accorgimenti per risparmiare ulteriormente, come arrivare il venerdì mattina presto, o lo smezzare stand e/o furgone. Cose che costano fatica (alzarsi molto molto presto, riorganizzare carico e/o spazi), ma che permettono di poter provare a fare una fiera con l'obiettivo di guadagnarci. Questo perché ho sempre visto delle potenzialità nella manifestazione.
Anche se... nelle ultime edizioni, si è passati dal puntare sugli autori di fumetti (e che bei nomi, che portava Mantova Comics!) ai dj, agli attori, ai cantanti... tutta gente di fama, ma che non c'entra nulla col mondo del fumetto.

Detto questo: i "tagli", oltre un certo punto non possono andare. Se ad una fiera che dovrebbe essere grande, incassi come ad una piccola ma mantieni "grandi" le spese, qualcosa non va.
Se, poi, capita anche che ti danno uno stand senza tavoli - ma pare fosse un problema diffuso - qualcosa non va, no?

Quindi, fermo restando, il sempre attuale elenco delle fiere da evitare, credo sia ora che le grandi fiere CAPISCANO che sia il caso di abbassare i costi per gli espositori, visto che coi biglietti guadagnano sempre di più, tagliando anche qualche spesa inutile, che fa sempre bene. Perché "andare in pari" è "andare in perdita" e... se i fumetti non si vendono, vedrete che alla fine, ci rimetteranno tutti, dagli editori al cliente finale, passando per gli autori e gli organizzatori di eventi...

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