mercoledì 11 dicembre 2019

16 anni fa apriva il primo ANTANI COMICS! Tre cose che forse non sapete...

Venerdì scorso il vostro negozio di fumetti preferito (no, non Forbidden Planet o Supergulp!) compiva 16 anni sedici: al di là di un doveroso post celebrativo, non ho avuto un attimo per parlarne qui come si deve.

Perché SEDICI anni sono tanti: in un epoca in cui le attività commerciali "fisiche" sono così in difficoltà, a volte sembrano cinquanta o sessanta, per l'esperienza e le esperienze che abbiamo fatto..

Ma bando alla retorica, parliamo delle "cose che non sapete" di cui al titolo del post...

Prima...

... durante e dopo.

Quando aprii, il giorno dell'inaugurazione e solo quello feci lo sconto del 30% a tutti i clienti.
All'epoca la legge lo permetteva.
I social non esistevano, ma evidentemente mi ero fatto una buona pubblicità, visto che il commerciale del mio distributore, Alastor/Pegasus, mi chiamò per bacchettarmi per lo sconto eccessivo. Spiegai che era solo per un giorno e lì finì tutto... mi chiedo se oggi qualcuno fa lo stesso con gli editori che ripetutamente violano la legge sul prezzo dei libri, o se questa buona abitudine si sia persa...


La sera dell'inaugurazione offrii una cena a tutti i presenti, oltre una ventina.
In quei giorni ero davvero povero, visto che avevo investito tutto nel lancio del negozio: ma riuscii a pagare il conto grazie al supporto di un certo numero di buoni pasto che mi ero messo da parte durante il servizio militare appena concluso... "Altri tempi", direbbe mia nonna...


Proprio mia nonna, che viveva da sola, morì qualche mese dopo l'apertura.
La ritrovai io.
In un pesante sabato pomeriggio, dopo il funerale, ero in negozio per un torneo di Heroclix già organizzato da tempo e non procrastinabile. Fu in quel momento che capii, forse, che quando hai una attività, ci sono momenti in cui la vita privata deve necessariamente esser messa da parte, e che il lavoro - fino a un certo punto, eh! - ha spesso il sopravvento su tutto il resto...


Come ho scritto qualche anno fa, quando aprii il negozio (ah, qui trovate qualche foto di quel memorabile giorno...) ritenevo di essere un venditore capace, ed un conoscitore esperto del mondo del fumetto: l'unica cosa che ho capito, è che non sapevo nulla, e che aprire fu un azzardo clamoroso: oggi non so se ce la rifarei.
Ma è stata una esperienza unica, arricchente, difficilissima e stupenda.
Essere i datori di lavoro si se stessi, è rischioso, ma al tempo stesso ti permette di gestire il tuo tempo e la tua attività in modo creativo e "pieno".
Non ho rimpianti.

Quando penso al mio negozio, mi viene in mente questo pezzo di V for Vendetta.
Sicuramente in modo molto meno enfatico, ma io, Antani Comics, lo vedo come un centimetro di libertà... E non solo mia.

Strano che la mia vita debba finire in un posto tanto terribile, ma per tre anni ho avuto le rose, e non ho chiesto scusa a nessuno.Morirò qui. Morirà ogni centimetro di me... tranne uno. Uno. E' piccolo ed è fragile ed è l'unica cosa al mondo che valga la pena avere. Non dobbiamo mai perderlo, o venderlo, o darlo via. Non dobbiamo mai permettere che ce lo tolgano.Non so chi sei, né se sei uomo o donna, forse non ti vedrò mai. Non ti abbraccerò, né piangerò con te, né mi ubriacherò mai con te. Ma ti amo. Spero che tu scappi da qui. Spero che il mondo cambi e che le cose migliorino, e che un giorno la gente abbia di nuovo le rose.Vorrei baciarti.Valerie 

4 commenti:

  1. Bravo! Coraggioso e lungimirante. Ad majora.

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  2. Tanti auguri per i 16 anni!
    Una curiosità: ricordi per caso il PRIMO fumetto venduto nella storia di Antani Comics?

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    Risposte
    1. Me lo sono chiesto pure io.
      In negozio non riesco a ricostruire.
      Online, nel 2000, potrei cercare :)
      grazie

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