domenica 1 aprile 2018

Quando si scherza bisogna esser seri...

Quando tre anni fa annunciammo Stan Lee e Steve Ditko a Romics, molta gente ci cadde con tutte le scarpe. Addirittura ci fu un tizio che prenotò un albergo e organizzò appuntamenti di lavoro per esserci. E si incazzò di brutto.
Poi abbiamo annunciato l'edizione economica di V for Vendetta e Watchmen, con Alan Moore al Comicon, o Watchmen 2 di Dave Gibbons, o tutto Kirby in edicola generando polemiche e prenotazioni.

Il tutto perché? Perché ci piace scherzare, fare (e subire) scherzi.
Ridere prendendo in giro gli altri: cerchiamo di avere "il gusto difficile di non prenderci mai sul serio". Forse a volte pretendiamo troppo: ma d'altronde tirar fuori bufale in un giorno in cui tutti se lo aspettano, e riuscire a farci cadere qualche babb... ehm... ingenuo lettore, non è così facile.

Il pesce d'aprile è questo: forse all'estero è una istituzione un po' più diffusa. Ma che male c'è, se danno non se ne fa?

Oggi qualcuno si è un po' incazzato: per questo e per evitare problemi abbiamo eliminato il post. D'altronde, uno scherzo è qualcosa che non si può imporre.
Anche se dovremmo, o almeno potremmo, prenderci tutti un po' meno sul serio...



Chiudiamola col saggio Marchese Del Grillo: uno che faceva scherzi al papa, quando il papa era ben più potente di oggi. E che insegnava che "quando se scherza, bisogna esse seri"...


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