mercoledì 7 marzo 2018

Poste Italiane vs cliente truffatore. Chi vince?

Abbiamo sempre parlato in modo critico di Poste Italiane.
Qui e qui, ad esempio.
Con loro si lavora malissimo: ma purtroppo chi vende online e si confronta coi prezzi cui spediscono determinati siti, deve necessariamente utilizzare i vetusti servigi postali.

Ed io lo faccio obtorto collo, vista la sufficienza con cui spesso ti trattano.

Purtroppo, la loro nota inefficienza, contagia un po' tutto il nostro lavoro: clienti che non vogliono spedizioni con Poste Italiane; fornitori che spediscono con corriere per evitare di esser messi nelle loro mani. Molti che evitano addirittura di spedire o comprare in Italia.
E un condizionamento mentale che, talvolta, ti fa pensare che sia colpa loro anche se, magari, non è così...


Vendo quest'albo: l'omnibus USA della morte e del ritorno di Superman, celebre saga dei primi anni novanta. Lo vendo a buon prezzo, ma negli USA.
Mi informo col mio corriere: faccio spesso spedizioni internazionali, ma di rado fuori dall'Europa.

Purtroppo non spedisce nel Nuovo Continente: nessun corriere, dalle informazioni che vedo online, lo fa a prezzi umani.

Mi rivolgo a Poste Italiane: non ho scelta.
In una "sola" mezza mattinata - il tempo per me di fare una ventina di spedizioni "normali" - riesco a far partire il pacco, spendendo il triplo di quello che era il mio budget... Ma d'altronde non ho scelta.

Avviso il cliente, che mi chiede di averlo entro febbraio.
Coi tempi ci siamo.

Ma non è finita: qualche giorno dopo mi chiamano dall'ufficio postale.
Il pacco è stato bloccato e "bocciato" dalla dogana.
Torno all'ufficio postale: devo compilare delle dichiarazioni doganali. Un'altra volta, visto che le avevo già allegate al primo invio! Perdo un altro paio di ore, e finalmente - spoiler! - il pacco parte per davvero.

Torno alla mia vita.

Un mese dopo, i primi di febbraio, il cliente inizia a protestare.
Mi fa notare che la tracciatura di Poste Italiane parla di tentativi di consegna che non ci sono stati.
Chiede insistentemente un rimborso.
Gli chiedo la cortesia di aspettare: siamo nei tempi, il pacco può ancora arrivare.
Alla fine cede.

Qualche giorno dopo torna alla carica: cedo e lo rimborso.

Stampo la tracciatura e decido di andare alle Regie Poste a farmi sentire, ma non trovo il tempo.
Ormai siamo ai primi di marzo: fortunatamente passa in negozio Andrea, un cliente ed amico un po' più esperto di me in spedizioni internazionali. Mi consiglia di controllare la tracciatura sul sito USA.

Lo faccio: il pacco risulta consegnato... lo stesso giorno in cui gli ho inviato il rimborso!

Gli scrivo. Nel giro di un'ora mi risponde tre volte. Prima non capisce, poi mi dice che aveva già ricomprato il volume, quindi si scusa perché il pacco è stato consegnato quando c'era il figlio, che lo aveva dimenticato nel portabagagli dell'auto. E mi offre un rimborso!
Un po' troppo veloce secondo i miei gusti: non lo aveva forse già riacquistato?

Facendo due conti mi viene in mente quanto diceva quel filosofo del marchese Del Grillo al suo amministratore...




Una volta tanto, mille scuse a alle Regie Poste: la colpa non era vostra...

3 commenti:

  1. Per quanto ci si possa rimettere le spedizioni extra-UE le farei fare solo vendendo su Amazon o su Ebay se il nuovo sistema di spedizione internazionale di Ebay funziona anche verso gli USA e non solo da.

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    1. non so come funziona.
      l'ho usato in entrata...

      comunque ho venduto su una piattaforma :)

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