giovedì 29 dicembre 2011

La vita pericolosa del fumettaro



-"TE SPACCO IL CULOOOOOO!!"
-"Eh?"
-"TE SPACCO IL CULOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!"
-"Vaaa bene, grazie e arrivederci".

La vita del libraio è piena di seccature, fatture da pagare, codici a barre da sparare. Bollette, clienti scemi. Ma anche di pericolo!
Come non raccontare del tizio che mi ha minacciato al telefono, di cui qui sopra, la cui prole (ultramaggiorenne) aveva aperto una casella nel mio negozio (per chi non lo sapesse: il servizio "casella" è quello che ti permette di prenotare le novità, facendotele accantonare dalla tua libreria di fiducia). La simpatica discendenza del cafone di cui sopra, decide di chiudere questo servizio, perché... "sai la crisi (...) è un periodo di magra...". Commenti a parte, scelta legittimissima. Solo che ho l'ardire di dirle che deve "prendere almeno le cose che sono già da parte, e le uscite imminenti".
Tra gli "ehm" ed i "mah..." della risposta, intuisco che difficilmente passerà.
Ci siamo abituati, noi librai, alle cose prenotate, spesso ordinate appositamente, e poi lasciate in negozio. Contratti, anticipi, altri mezzi di tutela: si usano, ma non si possono fare per tutto, per ogni singolo abbonamento (prendete per buona questa mia affermazione: non è questo il punto del discorso!). Solo che... mentre le librerie e le edicole, le cose possono rimandarle al fornitore, noi no.
Mando diversi solleciti alla prole fedifraga del buzzurro di cui sopra, e ben oltre due mesi dopo, e qualche chiamata e diverse mail di sollecito, le tolgo le cose che ha da parte, e vado oltre, inviando una mail con la lista di cose che aveva da parte, ad eterno promemoria del suo comportamento sleale (ed illecito: diciamocelo, chi prenota una cosa, è tenuto a ritirarla...).
E, diciamocelo, anche stufo di dover rincorrere clienti, cui offro un servizio GRATUITO in cambio di vantaggi, sconti e buoni omaggio (credo che le fumetterie siano le uniche a non far pagare un servizio che da al cliente solo vantaggi...).

Mi arriva una ultima mail, di cui alcuni estratti qui sotto:
"mi sono già informata anche all'associazione consumatori. NON LO PUOI FARE, ok? Non sono obbligata a prendere un qualcosa che poi ho deciso di non prendere (...) Ho già detto che comunque non è stato corretto da parte mia, ma non sono comunque obbligata. (...) Non sono obbligata a pagare qualcosa che comunque non ho consumato, nè tantomeno visto da lontano (così mi hanno detto). Per tornare all'esempio che mi hai fatto tu, se vado in ristorante, ordino, e se poi decido di andarmene per fatti miei, non mi arriva la fattura a casa, perchè non ho consumato, nè devo dare spiegazioni al venditore, che mi ha dato un servizio di cui io consumatore non ho potuto usufruire."

Fermo restando della risibilità giuridica di tali motivazioni (voglio provare ad andare al ristorante, ordinare, e poi andarmene...), alla mia mail di risposta, giunge la chiamata dell'incazzato genitore, che mi urla le minacce di cui sopra. Minacce, tra l'altro, udite anche da dei clienti, visto che il tizio urlava al telefono.

Non è una vita pericolosa, quella del libraio?
Ricredetevi: presto, anche un film con Daniel Craig: "Agente 007: licenza da libraio"!


9 commenti:

  1. per gli abbonati online si, per il negozio no, per obiettive difficoltà (aggiornarlo di volta in volta in base agli ordini ed altro).

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  2. Hai tutta la mia solidarietà: purtroppo con certa gente c'è poco da fare. L'esempio del ristorante poi è davvero assurdo: mi piacerebbe sapere a quale associazione di consumatori si è rivolta (se lo ha fatto davvero o si è inventata tutto). Porta pazienza... clienti così è meglio perderli.

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  3. quoto l'ultimo commento.

    @max: chiudere no, ma ridimensionare e riservare a chi se lo merita, si!

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  4. Ahahahaha, massantoddio. La gente non ce la fa più. Spero che non ti offenderai, ma io rido perchè ne ho viste di tutti i colori. Mai provato il lavoro del libraio (anche se mi piacerebbe provare), ma ho lavorato per 2 anni in un ufficio di amministrazioni condominiali e le ho viste tutte. Voglio raccontarti questa, perchè mi piace questo blog:

    Un giorno come un altro, io ero alla mia postazione e svolgevo il mio compito principale (registrare i bollettini dei condomini che hanno pagato la rata mensile del loro appartamento) quando in ufficio entra un extracomunitario, tutto preso male, un pò impaurito che si faceva strada nell'ufficio con un pò di vergogna e quasi paura. Non vedendo nessuno ad accoglierlo, entra nella prima porta che vede (casualmente la mia) e si siede vicino a me. Da li, nasce la seguente conversazione:

    EXTRACOMUNITARIO (EC): Ehm...Buonasera
    IO (I): Oh! Dio, che spavento! Non l'ho sentita entrare. Buona sera!
    EC: Si...scusi...buonasera.
    I: Beh...di nuovo anche a lei, buonasera.
    EC: ....
    I: ....Mmmmh. Mi dica, sta cercando qualcuno?
    EC: Si, ma non c'è nessuno, ho pensato fosse chiuso.
    I: Sono tutti in pausa, ci sono solo io. Ma mi dica, se posso fare qualcosa per aiutarla...si faccia avanti.
    EC: Ehr...io, avrei un problema.
    I: Beh, vediamo se possiamo risolverlo!
    EC: Hum. L'altra sera...sono uscito, e...la mia ragazza mi aveva lasciato eh...ecco, sono un pò imbarazzato abbia pazienza. Ecco...dicevo, la ragazza mi ha lasciato e...ero molto triste e quindi...sono andato con una prostituta. Non me ne vergogno, però mi sono dimenticato di farlo con il preservativo e oggi è tutto il giorno che mi fa male...il...il pene. Eh, ecco, volevo chiedere se poteva dare...un'occhiata...
    I:........Beh........io, ecco, mi dispiace per la sua perdita e per la sua "turbolenta" serata ma...questo non è uno studio medico.
    EC: Ma come no!? Fuori c'è scritto "Studio del Dottor Garpez" [Garpez è inventato, non voglio dire il nome del mio capo per rispetto alla sua privacy, anche se non lo leggerà mai]. Lei NON VUOLE visitarmi perchè sono uno straniero!!!
    I: No, lei ha frainteso...non lo faccio perchè NON sono un dottore. Questo è uno studio per amministrare i condomini...il Signor Garpez ha il titolo di dottore perchè è laureato...ma non è un dottore come lo intende lei.
    EC: ..... Ma.... il cartello...
    I: Senta, le pare che in uno studio medico manchi il lettino? O che il medico non abbia il camice?
    EC: No
    I: E allora?
    EC: ......
    I: .....
    EC: .....Buonagiornta....
    I: Altrettanto

    E poi se ne andò. Contemporaneamente tornarono i miei colleghi e il mio principale e raccontai la scena. Indimenticabile guarda. Sul momento magari danno fastidio...ma più passa il tempo, più ci ridi sopra! Sono bei ricordi anche questi....dopo molto tempo, ovvio :D

    Un saluto Antani Comics! Continuate così ;D
    - Symo

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  5. almeno non è stato violento :)
    cmq, bellissimo aneddoto: grazie!

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