Solo tre anni fa, Manicomix fece una scelta drastica: NON VENDERE in fiera.
Anzi: allestì addirittura uno stand SOLO per organizzare colloqui coi titolari delle fumetterie...
Uno dei "grandi mali" del fumetto, lamentato dai librai, è costituito dalla concorrenza dei propri fornitori (distributori e editori) sia online che in fiera. Loro la chiamano "promozione", ma in realtà non è così: l'unico editore che ricordi che faceva pura promozione in fiera, era la Bonelli, che all'epoca non veniva neanche distribuita nelle librerie. Tutti gli altri, con autori o meno, con una scusa o un'altra, vendono, spesso albi che devono ancora esser messi in commercio.
Quello che poteva essere un bel segno da parte di Manicomix, un segno di correttezza verso i librai, un investire diversamente tempi e spazi di fiera, è rimasto nel pre-pandemia.
Segno che tutte le parole spese, l'attenzione verso le fumetterie, il cambiamento che poteva arrivare da un momento delicato, sono finiti: si ricomincia con la "guerra" delle anteprime, col far cassa a scapito dei librai della zona - e non solo - con il tutti contro tutti.
Non è un bel segnale.
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