giovedì 22 aprile 2021

Editoriale Cosmo: ma cosa fai con TOPPI? GOEN #EditoriCreativi 73

Scelte dubbie, comportamenti al limite dell'illogico: spiegazioni, anche se richieste, zero. Se va bene: altrimenti, solo notevoli arrampicate sullo specchio, o discorsi campati in aria.

Cosa fanno i nostri eroici (??) editori allo sbaraglio, quando non sono impegnati a pianificare la conquista del mondo?
Continua la saga di EDITORI CREATIVI... anche ora che LION non c'è più (ma c'è GOEN!)...


Da anni ormai, Editoriale Cosmo si è specializzata nel pubblicare tantissime cose diverse da loro, ma che sono "pezzi" fondamentali per il fumetto mondiale. Mainstream, indipendenti, di nicchia: da L'Eternauta a Sprayliz, da Savage Dragon agli erotici italiani anni settanta, passando per Stray Bullets, Braccio di Ferro (quello italiano) e American Flagg. E tanta, tanta attenzione agli autori, come Massimo Carnevale, Andrea Pazienza e Sergio Toppi, appunto.




Non sempre in formati uguale all'originale -  a me ad esempio non piace la riduzione delle tavole che comporta l'uniformante formato bonelliano, che in Italia pare essere l'unica soluzione per pubblicare qualcosa - ma va dato merito all'editore di avvicinare molti lettori a materiale di non facile reperibilità, e spesso costoso.

Altri formati più grandi, proposti dall'editore, non sono economici o di particolare pregio: vedasi Savage Dragon o Judge Dredd: ma anche qui, quale altro editore si è avventurato in simili pubblicazioni, di qualità quanto di nicchia?
Altro discorso per le pubblicazioni come Terry e i Pirati, Tarzan o il materiale USA di annata: formati costosi, ma di qualità.

Insomma: l'editore ha un catalogo vasto e prestigioso.
Perché allora prestarsi a certi incomprensibili giochetti?

La collana Grandi Maestri, arrivava a novembre al numero 52, pubblicando "Insidie" di Sergio Toppi. La stessa serie, a febbraio e aprile è stata presentata con L'Eternauta, negli albi 56 e 57. Nei due mesi mancanti sono usciti gli albi 53, 54 e 55 che presentavano gli ultimi contenuti dell'integrale di Toppi.

Ma solo in edicola, senza comunicazione alcuna alle fumetterie.
Anzi: né l'editore né il distributori hanno dato spiegazioni o saputo fornire informazioni.

Uno sgarbo bello e buono: sicuramente era doveroso avvisare i negozianti, oltre ai clienti che hanno seguito la serie per decine di albi.


Se un editore tratta così i propri partner commerciali e gli acquirenti finali del prodotto, come può essere credibile quando presenta nuove proposte?

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