venerdì 9 agosto 2019

Meglio un fumetto in casa, che una fumetteria alla porta

Da commerciante, mi secca sprecare un occasione di guadagno.
Sono soldi buttati.
Addirittura, quando non lavoro e mi imbatto in uno "spreco" del genere, cerco di risolvere la situazione. Almeno tra me e me, per gusto personale.

Figuratevi quando la cosa mi riguarda.

E nel nostro mondo, per colpa della distribuzione colabrodo che abbiamo, di casi del genere ce ne siano molti...



Doverosa premessa.
Antani Comics, tra negozio, online e piattaforme online, ha circa quattro canali di vendita. Cinque con le fiere che, a dispetto delle altre modalità, non sono continuative, occupando circa un mese di lavoro l'anno: se consideriamo, però, che spesso spediamo il materiale una settimana/dieci giorni prima, e che lo facciamo anche al rientro, i tempi si allungano, e anche le fiere diventano un canale logisticamente importante.

Per questo, può succedere che si venda un albo ad esempio su eBay, quando questo è stato appena preso da un cliente magari in negozio o con un altra modalità di vendita. Oppure, mentre è bloccato in fiera, o piuttosto smarrito, o preso da quei clienti che non pagano e qualcuno definisce ladri. Infine, potrebbe essere fallato o non disponibile - capita anche se di rado - per un errore di inventario.
Quindi, in soldoni, si vende qualcosa che non si può spedire.

Ovviamente non parlo di un semplice quanto ipotetico interesse da parte di un cliente, quanto di una vendita vera e propria. Solo che, dopo averla effettuata, ci si rende conto che l'albo non c'è.

Generalmente, non è un problema: riceviamo almeno una spedizione al giorno dai nostri fornitori, quindi verificare la disponibilità e farsi inviare qualcosa richiede tempi abbastanza veloci, ovvero uno o due giorni lavorativi. Se l'albo è disponibile.
Altrimenti cominciano le rogne: innanzitutto dobbiamo chiedere al distributore quali sono i tempi di rientro. Ovviamente avvisare il cliente: tutte operazioni che richiedono tempo, pazienza e lavoro, magari per pochi euro di vendita.
Generalmente il fornitore risponde in uno o due giorni lavorativi, e di solito il cliente ha la pazienza di attendere.

La cosa divertente di tutto questo, è che quei fumetti, già venduti, da qualche parte esistono: ma una fumetteria non li ha perché non può avere enormi quantità di tutto (non c'è reso, ma anche se ci fosse non farebbe miracoli), e lo stesso vale per il fornitore. E' assurdo, ma gli editori preferiscono tenere quantitativi di merce nei loro magazzini, piuttosto che farli girare in un sistema che preveda reso e conto vendita: il funzionamento dell'economica, ma se vogliamo anche la logica, prevedono che sia più facile vendere qualcosa che si trova sparso nei negozi di tutta la nazione, e che i distributori hanno comunque disponibile, piuttosto che un prodotto che si trova stipato nelle segrete stanze di un produttore...

Un po' come il marchigiano, o pisano alla porta di alcuni proverbi: no, sempre meglio "il morto in casa"...

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