martedì 7 marzo 2017

Che fine ha fatto Savage Dragon?

23 dicembre 1992: un gruppo di sette autori, i più cool del momento, "fugge" dalla Marvel, essenzialmente per dissensi creativi e retributivi, per fondare l'Image.

All'inizio le cose vanno bene, poi iniziano i primi problemi: lanciare serie, fare variant e vendere a palate è facile, mantenere il successo, organizzarsi, un po' meno.

Tra alti e bassi, rivoluzioni e rilanci, in venticinque anni l'Image ha fatto la storia, divenendo l'editore di riferimento per tutti gli autori che vogliono pubblicare direttamente i propri fumetti, rimanendo indipendenti creativamente e, magari, guadagnando anche un po' di più. Negli anni duemila, l'editore si è caratterizzato per Walking Dead, successo clamoroso, Invincible, ed un gran numero di serie di ottimo livello, da Saga a Sex Criminals, passando per Southern Bastards, Deadly Class, Black Science, e tante altre.

Del lancio iniziale, solo due sono i titoli pubblicati con continuità: Spawn, che però non è più realizzato da Todd McFarlane, e Savage Dragon, giunto oltre il duecentoventesimo albo, ad oggi ancora scritto, disegnato, e realizzato interamente sempre e solo dal creatore, Erik Larsen. Un record!

Savage Dragon in... azione!

Il personaggio - creato da Larsen molti anni prima di divenire un autore di fumetti - è un essere verde, senza memoria, che viene ritrovato da un poliziotto illeso in mezzo ad un incendio, a Chicago. Superforte, praticamente invulnerabile, e con un fattore di guarigione, Dragon - come viene ribattezzato - decide di prestare servizio nella polizia, trovandosi a combattere contro i numerosi supercriminali che infestano la città.

Savage Dragon è stato lanciato in Italia ad inizio 1994.
L'Image, partita su un omonimo mensile contenente Spawn, Wildcats e Youngblood e pubblicato da Star Comics, ha un ottimo successo e, dopo soli cinque numeri, vede lanciare una seconda testata: Spawn & Savage Dragon!

Durata trentadue numeri, oltre ad uno speciale (contenente la miniserie Pioggia di Sangue, disegnata da Jason Pearson), ha presentato anche svariate serie legate ai personaggi del cast di Savage Dragon, la serie chiude perché i diritti della superstar Spawn passano a Marvel Italia/Panini Comics, in una delle acquisioni che fece più rumore negli anni novanta.

Star Comics regge bene la botta e continua a pubblicare il resto dell'universo Image, tranne Savage Dragon, che per qualche motivo rimane nel cassetto.

Nella seconda metà degli anni novanta, Lexy Produzioni, editore di Terni, inserisce la serie nel suo vasto ma disordinatissimo catalogo: ripubblica, sia in brossurato che in edizione limitata e numerata, la miniserie che fa da apripista, "Battesimo del Fuoco" e prosegue con gli inediti: cinque volumi, a cavallo degli anni duemila.

Quindi, Lexy chiude. Tocca ad Indy Press: due volumi, in formato ridotto (quello che oggi usa BAO per gli albi Image, per intenderci) poi anche quest'editore cessa tutte le pubblicazioni, non prima di aver lanciato Invincible.

A quel punto, tocca ed Edizioni BD, che rileva entrambi i personaggi, continuando con gli inediti nello stesso formato del precedente editore: di Savage Dragon pubblica i numeri da 46 a 52, quindi salta al 76: polemiche a non finire, ma in effetti la "mancanza di materiali originali" addotta all'epoca, trova oggi riscontro nel fatto che quegli albi non sono stati mai raccolti in volumi a colori neanche negli USA.
BD continua, arrivando ininterrottamente al numero 160 americano, a fine novembre 2012.
Poi più nulla: il diciannovesimo tomo, Emperor Dragon, rimane nel cassetto.


Quattro anni e mezzo dopo, possiamo probabilmente mettere una pietra sopra la possibilità di continuare a vederlo in Italiano. Ed è veramente un peccato, stante l'unicità della serie, e la bruttezza di tantissimo materiale Made in USA che ci risparmieremmo volentieri di leggere...

3 commenti:

  1. una delle (poche) serie supereroistiche che amo leggere da capo a piedi e che ad ogni finale mi regala la voglia di leggere il seguito...

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  2. Bah, l'unico personaggio che mi ha acceso un certo interesse è stata la tenera Horridus (pseudonimo di Shara Miller), la sensuale mostriciattola dalla pelle arancione simile ad un diavolo spinoso.
    Un misto di dolcezza, tenerezza, malinconia, simpatia, ingenuità, semplicità, innocenza, candore, forza d'animo e coraggio come pochi personaggi riescono a possedere; e pochi autori riescono a mixare... talmente fatta bene che potrebbe avere una testata a fumetti TUTTA SUA (tanto più che è stata praticamente liquidata dalla serie), e perfino un suo film.

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