sabato 28 gennaio 2012

La pila.


Quando il sito dell'Associazione Fumetterie aveva un forum aperto al pubblico, ricordo che il rappresentante di un editore sosteneva che un negozio non deve solo avere tutte le novità, ma che avendone una "pila", invogliava il cliente ad acquistare.
Quindi: non bastava prendere una copia per titolo da esporre, per soddisfare le pretese dell'editore, ma bisognava fare "la pila". Ovviamente senza reso!
Il risultato sarebbe stato quello di vendere di più.
Per inciso: l'editore per cui lavorava quel tizio ora non pubblica quasi più nulla...

Ce lo vogliamo dire?
Il reso è LA risposta.
Ci sono tanti accorgimenti, tanti miglioramenti che si potrebbero fare. Ma, per citare una vecchia canzone "the word is... reso!". RESO. RESE. RESI. Come volete.
Perché è inutile dire che le fumetterie sono come edicole, che non rischiano, che dovrebbero tenere tutto. Lo spazio non c'è, i soldi ancor meno, e le uscite crescono.
E, se tu editore che pubblichi un prodotto SE CI CREDI, e CI DEVI CREDERE perché l'hai scelto, devi rischiare e dirmi: prendilo, se non lo vendi me lo ridai.
Reso, in qualunque modo, e in qualunqui forma. Ma parliamone.
E che sia vero.

Alternative?
Non ci sono.
Forse sconti MOLTO più alti aiuterebbero, dando la possibilità di fare anche offerte.
Ma se non si fa il reso, se si continuano a fare sconti proporzionati agli acquisti, si continuano ad aiutare solo i negozi pià grandi, a scapito di quelli piccoli. E... alcuni dei grandi negozi, il reso ce l'hanno...
E la "pila", dove finisce?

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