domenica 11 maggio 2025

L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEI PREZZI DI BONELLI EDITORE #1742

Ormai è noto, discusso e stracommentato:

Negli albi di Sergio Bonelli Editore in edicola nel mese di aprile, troverete una lettera aperta di Davide Bonelli. Una lettera che si focalizza sul momento difficile che stanno vivendo le edicole nel nostro Paese. «Le statistiche parlano chiaro» scrive il nostro Presidente, «si calcola che, ogni anno, ne spariscano in media circa mille».

Nel mondo reale, fortunatamente, c'è molto da fare, e mostre ed impegni vari mi hanno purtroppo tenuto lontano dal blog. Ma le voci di un aumento dei prezzi da parte di Bonelli giravano da tempo: e le polemiche sono state proporzionali all'aggravio dei costi. Non si era mai visto un aumento di tale portata.

Intanto una premessa: non credo nelle polemiche sui prezzi. In Italia siamo troppo abituati ad essere esperti di tutto: ma se un produttore alza il prezzo, significa che i suoi costi sono saliti e/o le vendite scese. Punto.
Non esiste speculazione: non credo che Davide Bonelli giri con una Ferrari nuova, ora che Tex costa 5,80 euro. E questo non credo sia chiaro per tutti, visti i commenti che si leggono (e sentono).
Insomma: parafrasando il Marchese del Grillo, tra i numi tutelari di questo blog "non chiedo sconti: o pago o non pago" (aggiungendo poi "e io non te pago!", ma questa è un'altra storia): il prezzo lo fa chi vende, punto. In fiera, online, siamo - noi venditori - continuamente sollecitati da richieste di riduzione dei prezzi, cosa che, se episodicamente può anche succedere, non è la regola. Fatevene una ragione: chi vende decide il prezzo. L'unico atto rivoluzionario che si può fare è non comprare. E non è poco.