a cura di tetsuyatsurugi
L’impatto a livello sociale di questa serie robotica fu incredibile, e chi visse quell’epoca, da bambino soprattutto, tra i suoi miti dell’infanzia (e della vita), ha segnato indelebile dentro si sé quel mega robottone coi controcazzi rotanti, serie che arrivò ad essere così rivoluzionaria che i suoi meriti vanno ben oltre le sue qualità intrinseche.
Il robot si chiama Grendizer perché è costruito con una lega aliena molto resistente, il Gren!
E il suo robottone, Mazinga Z?!?!?
Sono o non sono dei pirla (d’altronde un popolo che distrugge il proprio pianeta e rende inabitabili anche quelli che conquista tanto che si frega con le sue mani, furbo non lo è di sicuro).
Purtroppo in queste serie più domande uno si pone e peggio è (dopotutto… son cartoni per bambini/ragazzini eh, lo sappiamo); per fortuna che da noi, arrivando prima di qualsiasi altra serie del genere, abbia raggiunto dei connotati talmente mitici che ci va bene tutto lo stesso e ce ne freghiamo altamente dei perché e dei percome, Goldrake è un mito e basta!
I due comandanti incaricati di conquistare la Terra per conto della Vega S.p.a. sono inizialmente Gandal e Hydargos e la loro base è sul lato oscuro della Luna; Gandal è il più alto in grado è ha la curiosa caratteristica di aprire la faccia in due di quando in quando e rivelare all’interno Lady Gandal, una piccola strega pronta a inveire contro Hydargos.
L’idea venne per cercare di proporre un personaggio che rimandasse al Barone Ashura di Mazinga Z (che tanto successo aveva avuto, appunto, e giù a cercare di scopiazzare da quella serie), e direi che inizialmente i risultati furono abbastanza discutibili (anche se io la trovavo divertente, la vecchia strega isterica che sbucava dalla faccia di Gandal e sbraitava contro tutto e tutti); i due bravi alieni iniziano a mandare un mostro dopo l’altro ma già dopo sette puntate gli verrà inviato un ufficiale della Guardia Imperiale direttamente da Vega perché non sono riusciti a vincere nemmeno una volta (episodio 7 “Missione da Vega”/”Anche a costo della vita”).
L’Ufficiale, a bordo di un disco-mostro notevole, dal design quasi speculare a Goldrake, riuscirà a mettere in ginocchio il nostro Eroe abbastanza facilmente ma ci penseranno proprio Hydargos e Gandal a fargli le scarpe come si deve onde evitare di fare una figuraccia!
Meno male che ci sono nemici del genere che vegliano su Goldrake, con loro la vittoria dei buoni è già assicurata (peraltro come sappiamo, avendo visto le serie precedenti, questa è una vecchia storia… ).
Nell’episodio 14 “Festa di Capodanno”/ “Arriva Boss Robot”, quest’ultimo passerà a far visita a Koji/Alcor, mandando un biglietto per avvisarlo in quello precedente, biglietto che, nella prima messa in onda italiana, sarà firmato da un certo “Capo” cioè la traduzione letterale di Boss…
Tornerà a rompere le balle un’ultimissima volta nell’episodio 31 “Un robot per Alcor”/ “Ritorna Boss Robot!”, dove si ingegnerà a costruire anche una sorta di navicella in cui inserirsi per fare il verso a Goldrake (caliamo un velo pietoso); insieme a lui anche l’entità meglio nota come Nuke & Mucha, i suoi due inseparabili amici…
Negli episodi 26/27 “Avanti nello spazio” & “Il contrattacco di Goldrake”/ “L’attacco di Hydargos” 1a e 2a Parte, abbiamo il primo giro di vite, le sconfitte accumulate sono diventate troppe e Hydargos tenta il tutto per tutto con un attacco massiccio riuscendo anche ad occupare il laboratorio e mettendo Goldrake in difficoltà con ben due mostri di Vega, ma i veghiani riusciranno ridicolmente a farsi cacciare a calci e spintoni dall’istituto e riparato di volata il nostro robottone preferito (che aveva un fusibile andato), abbiamo uno scontro frontale tra lui e l’astronave di Vega che di solito usavano per arrivare dalla Luna alla Terra.
Chiaramente Goldrake ha la meglio, l’astronave viene distrutta, Hydargos muore e Gandal fugge ma è rimasto sfigurato dal fuoco!
Prima di questa svolta nella serie tv possiamo collocare l’epico film che vede lo scontro tra il Grande Mazinga e Goldrake, scusate non ho resistito e non posso non spendere due parole anche su questo (tanto verrà rieditato a breve pure lui, per cui tanto vale mettersi avanti col lavoro); sempre a causa delle innumerevoli sconfitte, Re Vega manda il comandante Barendos a esautorare (per l’ennesima volta), i due inetti Gandal e Hydargos per sferrare un attacco decisivo alla Terra.
In realtà ne viene fuori un resoconto un po’ difficile da comprendere, ma pare che Koji abbia avuto occasione di pilotare (e seguire da vicino il progetto della costruzione), un modello ibrido di Mazinga, con la parte superiore identica a Mazinga Z ma con le gambe modificate in modo da poter avere le spade (come il Grande Mazinga), inoltre era in grado di tirare le due piastre pettorali come se fossero delle lame (alla maniera del Grande Boomerang sempre del Grande Mazinga).
Sinceramente quando cavolo Koji possa aver partecipato a tutto ciò rimane un mistero, diciamo che semplicemente così com’è raccontato non è possibile, in quanto lui era impegnato fino alla fine della sua serie nella lotta col Dottor Inferno e non aveva la più pallida idea dell’esistenza di un altro Mazinga e men che meno di un prototipo evoluzione del suo Mazinga Z.
Al limite possiamo supporre che sia venuto a conoscenza di ciò in un momento successivo tra la fine di Mazinga Z e il suo ritorno nelle ultime puntate del Grande Mazinga; un po’ tirata per i capelli ma la trovata è troppo ghiotta per bollarla in toto come fuori continuity.
Altro svarione (bello grosso ma è difficile da beccare) è il punto debole del Grande Mazinga suggerito proprio in questo film; per bloccare infatti il robot guidato ora da Barendos, Alcor riesce a liberarsi e a contattare Actarus, indicandogli la connessione delle ali come il punto da colpire per immobilizzare Mazinga, ma come i più attenti spettatori dovrebbero ricordare, nell’episodio 30 del Grande Mazinga, “La fine del Generale Nero”, in cui affronta appunto l’acerrimo nemico, il Mostro Guerriero Danzania gli distrugge ali e schiena con un colpo bastardissimo alle spalle, ma ciò non impedirà a Tetsuya di rialzare il robot, far fuori l’avversario e poi pure il suddetto Generale Nero!
Alla faccia del punto debole (cioè, qui hanno proprio toppato di brutto… ma son note da otaku della domenica).
Tuttavia con questo trucchetto Goldrake riuscirà a mettere fuori combattimento Mazinga che poi, tornato ad essere guidato da Alcor, si unirà all’amico facendo polpette degli avversari.
Da notare che nella medesima puntata arriva anche un nuovo comandante, incaricato dell’aspetto tecnico cioè della costruzione di nuovi mostri di Vega, un certo Zuril…
La serie continua con l’aggiunta di nuove armi per Goldrake, per renderlo infatti più funzionale all’ambiente terrestre ecco che si pensa di costruire un’astronave che possa agganciarsi sul dorso e farlo volare a mò di ali, episodio 35 “Il terremoto misterioso”/ “Goldrake Due: avanti!” (cosa che rievoca, manco a farlo apposta, le puntate di Mazinga Z in cui gli veniva costruito il Jet Scrander per consentirgli di volare); pilota d’eccezione del mezzo (il Goldrake 2/Double Spacer, perché lo Spacer è già la navicella di Goldrake, questo ne diventa quindi il surrogato), sarà ovviamente Koji, il problema è la giustificazione che viene addotta per costruirlo, Goldrake infatti è “scoperto” nel momento in cui il seggiolino di comando di Actarus si sgancia dalla navicella per scendere all’interno del robot ed è quindi vulnerabile per qualche secondo.
Al che nella puntata 36 “Il raggio ciclonico”/ “L’addestramento di Koji”, un altro emissario di Vega della Guardia Imperiale, il comandante Zigra, scoprirà questo punto debole e ne approfitterà assestando un paio di colpi alla navicella, ma benchè colpito Actarus riuscirà lo stesso ad uscire col robot e a resistere benissimo all’attacco.
Ma ovviamente il Goldrake 2 dev’essere spacciato per indispensabile e quindi vince solo grazie all’agganciamento col nuovo apparecchio, tuttavia resta una domanda… ma per agganciarsi al Goldrake 2 Actarus non deve comunque far uscire il robot dalla navicella?!?
Ecco appunto, per cui è chiaro che il tutto è paradossale…
Scopriamo poi che gli serve anche un apparecchio per andare sott’acqua, il Delfino Spaziale, inizialmente sempre pilotato da Alcor ma poi si penserà bene di addestrare Venusia allo scopo (almeno serve a qualcosa anche lei, episodio 39 “Venusia scende in campo”) e infine un altro per andare sottoterra (anche se nel succitato episodio 35 Goldrake inseguirà un mostro sotterraneo grazie ai magli perforanti fatti ruotare a gran velocità); chiaramente un mezzo costruito apposta è un’altra cosa ed ecco la Trivella Cosmica (episodio 45 “I mostri del sottosuolo”/ “La Trivella Spaziale”)… in pratica il robot non può più andare nemmeno in bagno senza la badante…
In effetti le armi di Goldrake erano contate, tutte scopiazzat… pardon, tutte sapientemente rielaborate sulla falsariga di quelle già famose dei Mazinga, come il Tuono Spaziale/Fulmine del Cielo, i Magli Perforanti/Pugni Atomici, il Raggio Anitgravità/Raggio Gamma e l’Alabarda Spaziale/Spada Diabolica tanto per continuare la tradizione dell’arma bianca.
C’erano poi gli inediti Disintegratori Paralleli sul dorso delle mani e i Disintegratori Multipli sulla navicella, insieme alle Lame Rotanti e ai Missili Perforanti.
Di suo però, come abbiamo visto ne aveva giusto 4/5…
Nell’episodio 49 “Il mostro ribelle”/ “Fratelli di sangue”, Actarus rincontra sua sorella Maria Grazia Fleed (anche lei salvatasi dalla distruzione di Fleed grazie a un suddito fedele che l’ha portata sulla Terra), la quale andrà poi giusto bene per guidare la Trivella (e così ognuno c’ha il suo bell’apparecchietto da pilotare).
L’episodio 50 invece (di cui ho rintracciato due titoli nella prima versione, “Le tre gemelle” e/o “Eliminate Alcor”), è curioso perchè Shingo Araki (uno degli animatori della serie di Goldrake e di altre come Babil Junior o i Cavalieri dello Zodiaco), ritrae Hayato Jin (del team Getter) e Babil Junior (una delle prime serie cui ha collaborato), in mezzo ad una folla assiepata per assistere ad una gara.
Con gli episodi 52/53 “La fuga” & “Il mostro invincibile”/ “Fuga dal pianeta Vega” 1a e 2a Parte, abbiamo invece l’arrivo del famosissimo mostro King Gori, l’unico che riuscirà a menomare seriamente Goldrake strappandogli letteralmente un braccio (prima di allora non era mai stato danneggiato, non certo così grandemente); l’orrido antagonista riuscirà praticamente a batterlo ma grazie ad un ennesimo contro-piano di Gandal e Zuril che distruggeranno i panneli di comando del robot (onde evitare di perdere la faccia con Re Vega che aveva mandato un’altra delle sue fidatissime guardie, Dantus, per compiere la missione che i due non riuscivano ad assolvere), daranno un calcio ancora una volta alla vittoria (però salveranno l’onore, nessuno era alla fine riuscito a battere Goldrake… contenti loro… ).
Intanto la Stella Vega era saltata per aria proprio nell’episodio 52, dopo le prime avvisaglie in quello precedente “Il pianeta contaminato”/ “Il pianeta assassino”, ed ora tutti i superstiti, ovvero Re Vega e quelli della sua cerchia ristretta, la massa è stata lasciata là a morire senza tanti complimenti, sono approdati sulla base lunare, a fiatare con ancora più forza sul collo dei due sciagurati Gandal e Zuril.
La puntata 58 “Il falso Goldrake”/ “Actarus è impazzito”, si segnala invece per l’ennesimo piano diabolico, stavolta atto a screditare Goldrake e pure Actarus, inscenato grazie a un mostro di Vega (e relativo pilota), con capacità di modificare le proprie sembianze; attirato Goldrake nello spazio, verrà bloccato da dei meteoriti magnetizzati, mentre quello falso combinerà immani disastri, fino al momento in cui, chiariti tutti gli equivoci, quello vero gli farà un mazzo tanto.
Lo stesso Goldrake dall’urto verrà sbalzato fuori dalla navicella, due sagome infuocate solcheranno i cieli fino a cadere in mare aperto, per fortuna ne usciranno fuori malconci ma vivi (ma stavolta s’è rischiato veramente grosso); un volo simile s’era visto nell’altro bellissimo episodio iniziale, “L’agguato lunare”/ “L’eclissi solare” (ep. 11), in cui Goldrake è bloccato fuori dall’atmosfera da un mostro di Vega che poi lo trascina verso la Terra sganciato dalla navicella, in quel caso Actarus si salverà in extremis facendo schiantare l’avversario con il Raggio Antigravità, attutendo contemporaneamente la caduta (!!).
Sorvolando sul Batiscafo Spaziale/Batiscafo Cosmico costruito per Goldrake in modo da poter arrivare a profondità marine ancora più basse, dove Zuril situerà la nuova base terrestre appunto per non farsi raggiungere, episodio 67 “La fuga di Gandal” (e usato solo in questa puntata!), arriviamo di volata alle puntate 73/74 “Attacco finale” & “Goldrake o Vega?”, in cui si conclude anche la nostra rapidissima carrellata con lo scontro finale tra Goldrake e i suoi amici da una parte e Vega, a bordo di una gigantesca astronave con i veghiani sopravvissuti alla Stella Vega ormai distrutta, dall’altra; all’esito scontato della battaglia spaziale segue il ritorno di Actarus e Maria a bordo di Goldrake al pianeta Fleed che ora (magia) pare tornato agli antichi splendori, ricostruito negli anni da sopravvissuti di Fleed che vi avevano fatto ritorno dopo l’abbandono di Vega del pianeta (altra bella idea assurda che però a quel punto, con la serie che finisce così, chissenefrega, i rimpianti sono ben altri, e quando salteranno fuori le serie in dvd di Mazinga Z e Grande Mazinga, forse ne riparleremo, promesso!).
Ovviamente strappalacrime il momento dei saluti… (sigh… sob… sono commossen… ).
Altro giro, altra puntatona a sorpresa, te ne aspetti una, te ne arriva un’altra; lo ammetto, è dallo speciale di Cartoomics che annuncio prossime puntate a vanvera per poi rifilarvene tra capo e collo ben altre, ma l’importante è fare i cazzeggioni e gli spiritosi e quindi due risate in allegria sulle aberrazioni del nostro sistema-mondofumetto, ma la continuity è la continuity e va rispettata, per cui non preoccupatevi, tutto quanto annunciato, dalle quotazioni del fumetto da collezione agli autori alle mostre, passando per il seguito della dirompente scorsa puntata sui quei nerdoni dei lettori e quei peracottari (loro malgrado) dei fumettivendoli, avrà un giusto seguito e la sua degna conclusione (si spera, e se c’ho voglia, e salvo imprevisti, e se Francesco mi salda il conto delle puntate arretrate, accetto solo contanti, capito Francè, no fumetti, no tranci di pizza alle olive, no gomme da masticare!).
D’altro canto la riedizione in dvd di quel capolavorone di serie che è UFO ROBOT GOLDRAKE, per la prima volta completa e integrale e partita allegata al Correre della Sera/Gazzetta dello Sport a fine agosto, con nuovo doppiaggio e in aggiunta quello storico, era un’occasione troppo ghiotta per non buttarcisi a pesce, per cui una puntata scansa querele e che accontenta tutti ci voleva proprio (eppoi, con un nick come il mio, era quasi un obbligo morale).
LUI! IL MITO!! |
Ridendo e scherzando questa edizione in dvd è veramente storica e epocale, perché storica e epocale fu questa serie tv da quando sbarcò sui teleschermi italiani (in quel lontano 4 aprile 1978), presentato su Rai 2 nientemeno che da Maria Giovanna Elmi, storica presentatrice Rai che oggi forse non si ricorda più nessuno, Goldrake invece è ancora qui che rulla alla grande.
LA PROGRAMMAZIONE SULLA RETE 2 DI GOLDRAKE,
DIRETTAMENTE DA TV SORRISI & CANZONI ANNO 1978!
L’impatto a livello sociale di questa serie robotica fu incredibile, e chi visse quell’epoca, da bambino soprattutto, tra i suoi miti dell’infanzia (e della vita), ha segnato indelebile dentro si sé quel mega robottone coi controcazzi rotanti, serie che arrivò ad essere così rivoluzionaria che i suoi meriti vanno ben oltre le sue qualità intrinseche.
LA PUBBLICITA’ DELL’OVOMALTINA COI PUPAZZETTI DI GOLDRAKE IN REGALO!!! |
Sorvolando su tutte queste implicazioni, chi l’ha vista in diretta sa bene di che parlo, semmai viene da riflettere quando si parla oggi di serie di successo e cosa voleva dire allora, alla fine degli anni ’70, quello provocato da Goldrake e da tutte le serie animate giapponesi che ne sono seguite, nonché da tutte le collane a fumetti, quasi tutte rigorosamente made in Italy, che cavalcando quell’onda ne vennero fuori, per non parlare dell’infinito merchandising, degli articoli sui giornali, sulla stampa generalista, delle citazioni in un sacco di film dell’epoca, quasi tutti nel filone della commedia sexy-scollacciata che imperversavano ed erano considerati, allora, “per famiglie” O__o, nonché, per finire, delle interrogazioni parlamentari per la troppa violenza insita in quegli stessi cartoni (!!!).
Dal cult movie “Cornetti alla crema”, guardatevi il dialogo tra Banfi e la Fenech,
no, dico, la FENECH (!), dal minuto 11 in poi…
no, dico, la FENECH (!), dal minuto 11 in poi…
E’ stato un momento magico, la cosa incredibile è che per quasi quarant’anni tutte le serie robotiche principali, ovvero tutte quelle nagaiane più o meno direttamente collegate a Goldrake, come Mazinga Z, Grande Mazinga, Space Robot/Jet Robot (Getta Robot/Getta Robot G) e Jeeg Robot d’Acciaio, quelle più famose tra tutte le altre serie, non avevano mai ricevuto nemmeno una miserrima edizione in videocassetta (inaudito! Incredibile!).
LA GIOSTRA DI GOLDRAKE!! |
Per anni ci sono stati dei tentativi, già dalla Granata Press che fallì prima di poter concretizzare alcunchè, poi toccò alla Dynamic che riuscì ad editare in vhs solo i film che vedevano questi robottoni allearsi mano a mano (e anche questi mai più rieditati in dvd, almeno fino ad oggi); il problema di fondo erano i diritti, finiti per anni in una spinosa contesa tra Nagai e la Toei, a farne le spese, dopo la fine di tutte le repliche televisive, furono proprio i milioni di fans nel resto del mondo e soprattutto in Europa (di contro fu una pacchia per i piratoni che ormai tutte ste serie in dvd le hanno editate e pure da un pezzo, con tanto di extra, io ovviamente parlo per sentito dire ^__^… no sul serio, c’ho le registrazioni dalla tele io, alcune anche col logo della Rai, per chi m’avete preso?!).
UN'ALTRA GIOSTRA DI GOLDRAKE!! |
Discorso diverso invece per la catastrofica d/visual che, risolte le questioni dei diritti e stabiliti ottimi rapporti con la Dynamic Production di Nagai (di cui di fatto era una sorta di ramo italiano) e l’illustrissima Toei, riuscì a proporre in un assurdo boxettone arancione (in formato cd!) la serie di Mazinkaiser (annunciandone millemila altre mai più viste, tipo Shin Jeeg, Getter Re:Model), e si incartò miseramente con la serie di Goldrake al decimo dvd, a due soli dalla conclusione, con 60 episodi presentati su 74 (!), non chiedetemi perché che francamente lo ignoro anch’io (so delle cose, ma non posso dire nulla… le solite malignità rigorosamente anonime… ).
UN PRIMO PROTOTIPO DI GOLDRAKE... |
UN ALTRO PROTOTIPO DI GOLDRAKE!! |
La seconda spinosissima questione erano invece i doppiaggi (ovviamente editato Goldrake, sarebbe toccato anche a tutte le altre, sigh e sob!), perché non solo poi ci furono dei problemi ad avere quelli storici ancora in mano alla ITB-Mondo Tv (infatti la d/visual scelse di farne a meno per via degli alti costi richiesti), spesso non proprio aderenti ai dialoghi originali per non dire inventati di sana pianta, ma si poneva anche la questione di tutti quegli episodi saltati all’epoca che quindi non avevano una traccia storica, coi doppiatori insostituibili di quel periodo, e che erano oltretutto un discreto numero (e i ridoppiaggi si sa, sono parecchio costosi, sorvolando sul problema di trovare le voci adatte); quasi tutte le serie nagaiane infatti, devo pensare a una certa qual sfiga selettiva che ha colpito senza pietà questi robottoni, tormentate da anni di problemi continui e tra i più disparati, non solo erano tra le più indimenticabili, ma anche tra quelle che presentavano più episodi saltati, e spesso proprio tra quelli finali, nemmeno Goldrake si salvò anche se per fortuna gli episodi mancanti erano solo tre, e meno male nemmeno uno tra quelli più memorabili (episodi 15 “Lettera a una madre”, 56 “L’occhio spaziale”/ “L’impostore” e 71 “Due amici inseparabili”/ “Il comandante Marcus”).
A onor del vero una puntata di queste tre (la 71), venne usata al momento della prima messa in onda rimontata però nell’ultimo film per i cinema dedicato al personaggio (si, perché il successo fu tale da spingere ad assortire alla ben e meglio diverse puntate per allestire tre film di Goldrake e proiettarli ai cinema!), mentre le altre due sono state ridoppiate e si sono già viste nei dvd della d/visual, tuttavia la serie tutta completa e anche col doppiaggio storico (mancante appunto in quell’ultima versione mai conclusa), purtroppo ad oggi non si era ancora vista.
UNA LOCANDINA CINEMATOGRAFICA DEL PRIMO FILM DI GOLDRAKE! |
Chiaramente, seppure l’attesa è stata lunga e a parte You Tube potevi solo rifarti a vecchie registrazioni analogiche su vhs o agli allegri piratoni di cui sopra, non è certo questa collana “allegata” ai quotidiani, in custodie da cartoncino che fanno orrore (che vanno bene giusto per Mila & Shiro), quella da bramare e da possedere, rimanendo comunque una buonissima versione da edicola (e ci mancherebbe); per chi vuole il meglio del meglio per il suo robottone preferito, non resta che aspettare la versione in box che sicuramente la Yamato editerà da qui a breve, sono già passato da un Veco a chiedere informazioni, ma per ora non avevano ancora nessuna notizia né date certe di uscita, tuttavia oramai è solo questione di (poco) tempo (aspettiamo Lucca fiduciosi).
Tenete conto che l’incompleta edizione d/visual aveva tre tracce, quella giapponese (senza sottotitoli, ma che caz… !), quella ridoppiata coi nomi usati dal doppiaggio dell’epoca (Actarus, Venusia ecc., unica eccezione Alcor cambiato definitivamente in Koji in previsione della riedizione anche delle serie di Mazinga Z e Grande Mazinga), e quella ridoppiata coi nomi più aderenti alla versione originale (Daisuke/Duke Fleed, Grendizer al posto di Goldrake, tutti i nomi dei colpi e delle manovre in inglese ecc.), mentre questa versione Yamato da edicola ha quella giapponese, quella storica e quella doppiata coi nomi fedeli al doppiaggio storico, per fortuna ha anche i sottotitoli (ma solo sulla traccia giapponese, attenzione), ma credo sia lecito aspettarsi nell’edizione definitiva da videoteca anche il doppiaggio rifatto coi nomi aderenti a quelli originali, i sottotitoli per tutte le tracce e ovviamente diversi extra (almeno si spera, e io ambirei anche ad avere tracce con i dialoghi in spagnolo e francese già che ci siamo).
Piccoli extra sono già presenti in questa edizione come le sigle storiche coi loghi dell’epoca (nel primo dvd, sugli altri non so), nella versione d/visual invece erano previsti tutti nell’ultima uscita (ormai non ricordo nemmeno più cos’era stato annunciato, a parte un’intervista a Go Nagai), mentre il cofanetto per gli ultimi sei dvd era indicato con la penultima (e quindi ci siamo tutti attaccati bellamente al tram); in compenso ogni dvd aveva dentro la custodia amaray un piccolo librettino spillato in carta patinata col riassunto delle puntate, schizzi preparatori vari sui protagonisti, i mostri di Vega ecc., qualche articolo introduttivo/storico, ovviamente solo fino all’episodio 60, decisamente meglio del pieghevole double-face con poster di questa edizione da edicola, che rimane comunque un’idea carina e in tono col livello della proposta.
IL CAST DEI BUONI AL COMPLETO! |
La serie di Goldrake by d/visual partì con lo sfavore dei pronostici, visto che secondo molti la casa editrice era troppo piccola e inversamente troppo ambiziosa per permettersi una cosa del genere, certo fa un po’ ridere (amaramente), il fatto che alla fine in effetti non riuscì nell’impresa, però a due sputi dalla fine (!), pensate che a Torino Comics 2005 addirittura venne allestita al volo una conferenza di presentazione della collana con tanto di partecipazione dell’allora Presidente della Toei, Hiroshi Takahashi, e del doppiatore storico Fabrizio Mazzotta, (l’inconfondibile voce di Mizar e successivamente di tanti altri personaggi, tra cui il famosissimo Krusty il Clown dei Simpson), in quel caso anche direttore artistico del doppiaggio, tanto per dare all’iniziativa quel giusto viatico di solennità, cosa che alla fine però non è evidentemente valsa a molto.
L’INVITO UFFICIALE ALLA CONFERENZA TOEI DI TORINO COMICS 2005! |
Rimpianti a parte, non è colpa mia se purtroppo il cofanetto coi primi sei dvd d/visual e i successivi quattro, senza cofanetto, ormai da anni fanno la muffa su uno scaffale che occhieggia malinconico verso il sottoscritto (tristessssssa infinita), finalmente ora possiamo gioire nell’avere la serie completa, peccato doverla anche pagare, per alcuni appunto due volte, ma per Goldrake questo e altro (ma solo per lui!!).
E da fine dicembre, quando si concluderà l’edizione da edicola, è lecito aspettarsi delle prosecuzioni con il lancio delle altre serie, almeno di Jeeg o del Grande Mazinga, ormai la Yamato ha annunciato le acquisizioni di tutte queste assieme a Mazinga Z (che è più complicata perché un sacco di episodi sono da doppiare ex-novo), mentre Getta Robot e Getta Robot G saranno sicuramente le prossime, e se date retta a me (date retta a un cretino!), per l’anno prossimo mi sa che qualcosa passerà anche per il digitale terrestre (in teoria potrei tornare a registrarmi le serie in tv, magari pure in hd, come facevo anni fa ancora con videocassette, segnale analogico e antenna alla mano per prendere meglio il segnale, sigh, nostalgia canaglia!).
L'AMARA REALTA'! SE DIAMO RETTA ALLE ALTEZZE UFFICIALI, MAZINGA Z E' ALTO LA META' DI GOLDRAKE ED ENTRAMBI SONO PIU' PICCOLI DI TUTTI GLI ALTRI... |
Torniamo quindi a Goldrake, e lanciamoci sulle ali dei ricordi in un mega riassuntone della serie, per nostalgici e semplici curiosi (riassuntone per forza di cose stringato che lo spazio è tiranno, una cosa per sommi capi, molto sommi, perdonate le millemila omissioni ma se attacco a parlare di Goldrake come si deve è peggio per voi che non la finisco più!).
La serie venne anticipata in Giappone da un film pilota (oggi visibile anche su You Tube in diverse lingue), in cui il protagonista è un robot, Roboizer, che si aggancia ad un’astronave, Gattiger o Gattaiger, più o meno come il suo ben più famoso parente (nome che venne usato poi per un’altra serie di auto da corsa che s’agganciavano, doppiate by Tony Fusaro, remember?).
Intanto non è un vero e proprio film perché dura 25 minuti, è un cortometraggio che può essere considerato la puntata pilota o una sorta di episodio 0 (comunque curatissimo come animazione), ha la curiosa caratteristica di presentare i prototipi di molti personaggi che poi vedranno la luce nella serie di Ufo Robot Grendizer, soprattutto Re Vega (qui chiamato Yabarn e dal look simile anche se non proprio uguale), Actarus (praticamente è lui ma con una tuta dai colori diversi) e il robot Roboizer che non c’assomiglia manco per niente a Goldrake ma gli è simile nell’agganciamento (salvo qualche piccolo particolare).
IN GIAPPONE SONO GIA' AL BLUE-RAY! QUELLO ROSSO E BRUTTO E' ROBOIZER... |
Il Gattiger è comunque spettacolare, una scheggia velocissima con un rombo molto potente e un volume di fuoco notevole, il robot viene praticamente sparato fuori dalla navicella in mezzo secondo, sicuramente una puntata da vedere e che, l’annuncio è giusto di pochi giorni fa, verrà proposto da Yamato assieme agli altri film cinematografici coi team-up dei vari robottoni cui accennavo più sopra.
La serie vera e propria di Goldrake invece cercherà (un po’ si e un po’ no), di presentare qualche elemento in più di collegamento con quelle dei Mazinga, anche nel look e nei colori del robot, che però stavolta fa parte di un disco volante e arriva dalla Stella Fleed invasa dagli alieni di Vega; alla sua guida il principe ereditario di Fleed, Actarus (in originale Daisuke).
Atterrato sulla Terra guarda caso in Giappone viene accolto dal Dottor Procton che sempre guarda caso ha pronta una base/laboratorio/centro ricerche spaziali, nei pressi del Fuji, dove sistemare l’enorme robot.
Inutile dire che si cercherà in tutti i modi di riprendere pedissequamente molti elementi già visti nelle serie precedenti, per noi italiani che però l’abbiamo vista per prima era tutto nuovo e originale.
Il robot si chiama Grendizer perché è costruito con una lega aliena molto resistente, il Gren!
GIRU GIRU (ARGHHHH), IL PRIMO MOSTRO DI VEGA AFFRONTATO! |
Altri comprimari sono Rigel (Danbei Makiba), il contadino con l’hobby dell’ufologia che ci metterà un po’ di puntate a capire che non tutti gli alieni vengono in pace, la figlia Venusia (Hikaru Makiba) e il figlio più piccolo Mizar (e scusatemi se non mi ricordo il suo nome originale); poi, per non far mancare un personaggio come Boss, che imperversò per tutto Mazinga Z (dall’episodio 3!), e pure il successivo Grande Mazinga (una rottura di balle per 145 puntate!!!), misero il minchione Banta (anche qui guarda caso dall’episodio 3), che se non altro ebbe il buon senso di comparire poco, non rompere molto i coglioni e soprattutto NON costruirsi un robot in proprio per mettersi in competizione con Goldrake.
Su tutti poi… lui, l’unico e il solo Koji Kabuto (in Italia ribattezzato Alcor), a furor di popolo diventato la spalla di lusso di questa nuova serie, anche se all’inizio sembra più una retrocessione visto che lo metteranno a pilotare un ufetto piccolo e ridicolo che spara solo un missilino per volta.
E il suo robottone, Mazinga Z?!?!?
Oramai sotto una campana di cristallo al museo dei robot col Grande Mazinga; sebbene potenziato forse non avrebbe retto contro i mostri di Vega, fatto sta che non lo sapremo mai visto che la star “robotica” della serie è e sempre sarà solo Goldrake (protagonista anche di due film con i team-up di Getter G e Grande Mazinga).
Che disdetta…
GOLDRAKE CON MAZINGA Z & CO., UN SOGNO PRATICAMENTE IMPOSSIBILE... |
La presenza di Alcor/Koji comunque, anche rivedendola a posteriori, non può che essere vista come parecchio forzata, per quanto ci ripensi sinceramente la sua utilità è praticamente nulla; purtroppo il successo della serie di Mazinga Z fu tale che in qualche modo si volle dare ai telespettatori un gradito ritorno (molto invocato), peccato che contemporaneamente si cercò di tagliare i ponti con le stesse serie precedenti cambiando completamente tutto il cast dei protagonisti e l’ambientazione, salvando solo lui.
Ecco quindi un Koji che ritorna (abbandonando pure la fidanzata storica Sayaka), ma per fare che non si sa, e lo dimostrano già i primi episodi dove a bordo di un ufetto microscopico fa fuori da solo flotte di minidischi e si fa inseguire da un disco-mostro di Vega riuscendo pure a sopravvivere, in pratica una serie di forzature solo per far contenti i fans nipponici (a noi comunque importava ‘na sega, Goldrake era Goldrake e non c’erano moschini inutili che potevano oscurarlo).
I nemici come ricordato provengono dalla Stella Vega e sono guidati da Re Vega (evviva la fantasia); guidati male aggiungo io perché ovunque vadano nello spazio distruggono e conquistano ma finiscono per ritrovarsi la Stella Vega prossima alla distruzione per il troppo inquinamento e l’unico pianeta ancora “vergine” e quindi abitabile per loro è sempre guarda caso proprio la Terra (quando si dicono le coincidenze!).
Per cui Actarus (Duke Fleed) scappa dal suo pianeta invaso da Vega per poi ritrovarseli di nuovo tra i piedi sulla Terra… e già che ci siamo, perché allora non ha usato Goldrake per difendere il suo pianeta invece di scappare??
UN ACTARUS PENSOSO CHIUSO NELLA TOELETTE DI GOLDRAKE, INCERTO SUL DA FARSI… |
Perché Vega l’aveva attaccato in forze?!?
E perché allora Vega non attacca in forze anche la Terra invece di affidare una missione di così vitale importanza a due soli comandanti che mandano all’attacco si e no un disco-mostro per volta?!?!?
Sono o non sono dei pirla (d’altronde un popolo che distrugge il proprio pianeta e rende inabitabili anche quelli che conquista tanto che si frega con le sue mani, furbo non lo è di sicuro).
Purtroppo in queste serie più domande uno si pone e peggio è (dopotutto… son cartoni per bambini/ragazzini eh, lo sappiamo); per fortuna che da noi, arrivando prima di qualsiasi altra serie del genere, abbia raggiunto dei connotati talmente mitici che ci va bene tutto lo stesso e ce ne freghiamo altamente dei perché e dei percome, Goldrake è un mito e basta!
QUEL MITO DI GOLDRAKE SI SPARA LE POSE CON LO SPAZIO SULLO SFONDO… |
...E QUI SE NE SPARA UN'ALTRA... CHE MITO! |
I due comandanti incaricati di conquistare la Terra per conto della Vega S.p.a. sono inizialmente Gandal e Hydargos e la loro base è sul lato oscuro della Luna; Gandal è il più alto in grado è ha la curiosa caratteristica di aprire la faccia in due di quando in quando e rivelare all’interno Lady Gandal, una piccola strega pronta a inveire contro Hydargos.
L’idea venne per cercare di proporre un personaggio che rimandasse al Barone Ashura di Mazinga Z (che tanto successo aveva avuto, appunto, e giù a cercare di scopiazzare da quella serie), e direi che inizialmente i risultati furono abbastanza discutibili (anche se io la trovavo divertente, la vecchia strega isterica che sbucava dalla faccia di Gandal e sbraitava contro tutto e tutti); i due bravi alieni iniziano a mandare un mostro dopo l’altro ma già dopo sette puntate gli verrà inviato un ufficiale della Guardia Imperiale direttamente da Vega perché non sono riusciti a vincere nemmeno una volta (episodio 7 “Missione da Vega”/”Anche a costo della vita”).
L’Ufficiale, a bordo di un disco-mostro notevole, dal design quasi speculare a Goldrake, riuscirà a mettere in ginocchio il nostro Eroe abbastanza facilmente ma ci penseranno proprio Hydargos e Gandal a fargli le scarpe come si deve onde evitare di fare una figuraccia!
Meno male che ci sono nemici del genere che vegliano su Goldrake, con loro la vittoria dei buoni è già assicurata (peraltro come sappiamo, avendo visto le serie precedenti, questa è una vecchia storia… ).
Nell’episodio 14 “Festa di Capodanno”/ “Arriva Boss Robot”, quest’ultimo passerà a far visita a Koji/Alcor, mandando un biglietto per avvisarlo in quello precedente, biglietto che, nella prima messa in onda italiana, sarà firmato da un certo “Capo” cioè la traduzione letterale di Boss…
Tornerà a rompere le balle un’ultimissima volta nell’episodio 31 “Un robot per Alcor”/ “Ritorna Boss Robot!”, dove si ingegnerà a costruire anche una sorta di navicella in cui inserirsi per fare il verso a Goldrake (caliamo un velo pietoso); insieme a lui anche l’entità meglio nota come Nuke & Mucha, i suoi due inseparabili amici…
Negli episodi 26/27 “Avanti nello spazio” & “Il contrattacco di Goldrake”/ “L’attacco di Hydargos” 1a e 2a Parte, abbiamo il primo giro di vite, le sconfitte accumulate sono diventate troppe e Hydargos tenta il tutto per tutto con un attacco massiccio riuscendo anche ad occupare il laboratorio e mettendo Goldrake in difficoltà con ben due mostri di Vega, ma i veghiani riusciranno ridicolmente a farsi cacciare a calci e spintoni dall’istituto e riparato di volata il nostro robottone preferito (che aveva un fusibile andato), abbiamo uno scontro frontale tra lui e l’astronave di Vega che di solito usavano per arrivare dalla Luna alla Terra.
Chiaramente Goldrake ha la meglio, l’astronave viene distrutta, Hydargos muore e Gandal fugge ma è rimasto sfigurato dal fuoco!
Prima di questa svolta nella serie tv possiamo collocare l’epico film che vede lo scontro tra il Grande Mazinga e Goldrake, scusate non ho resistito e non posso non spendere due parole anche su questo (tanto verrà rieditato a breve pure lui, per cui tanto vale mettersi avanti col lavoro); sempre a causa delle innumerevoli sconfitte, Re Vega manda il comandante Barendos a esautorare (per l’ennesima volta), i due inetti Gandal e Hydargos per sferrare un attacco decisivo alla Terra.
Il piano di Barendos è semplicissimo, rubare il Grande Mazinga dal museo della pace in cui è stato messo alla fine della sua battaglia contro Mikene, assieme a Mazinga Z; per poterlo però rubare occorre saperlo pilotare e viene quindi rapito Koji/Alcor come “pilota informato dei fatti”.
Qui cominciano i problemi in quanto dall’interrogatorio con Alcor quest’ultimo è costretto a rivelare tramite una macchina per il lavaggio del cervello di essere stato uno dei piloti collaudatori del Grande Mazinga.
In realtà ne viene fuori un resoconto un po’ difficile da comprendere, ma pare che Koji abbia avuto occasione di pilotare (e seguire da vicino il progetto della costruzione), un modello ibrido di Mazinga, con la parte superiore identica a Mazinga Z ma con le gambe modificate in modo da poter avere le spade (come il Grande Mazinga), inoltre era in grado di tirare le due piastre pettorali come se fossero delle lame (alla maniera del Grande Boomerang sempre del Grande Mazinga).
Sinceramente quando cavolo Koji possa aver partecipato a tutto ciò rimane un mistero, diciamo che semplicemente così com’è raccontato non è possibile, in quanto lui era impegnato fino alla fine della sua serie nella lotta col Dottor Inferno e non aveva la più pallida idea dell’esistenza di un altro Mazinga e men che meno di un prototipo evoluzione del suo Mazinga Z.
Al limite possiamo supporre che sia venuto a conoscenza di ciò in un momento successivo tra la fine di Mazinga Z e il suo ritorno nelle ultime puntate del Grande Mazinga; un po’ tirata per i capelli ma la trovata è troppo ghiotta per bollarla in toto come fuori continuity.
Altro svarione (bello grosso ma è difficile da beccare) è il punto debole del Grande Mazinga suggerito proprio in questo film; per bloccare infatti il robot guidato ora da Barendos, Alcor riesce a liberarsi e a contattare Actarus, indicandogli la connessione delle ali come il punto da colpire per immobilizzare Mazinga, ma come i più attenti spettatori dovrebbero ricordare, nell’episodio 30 del Grande Mazinga, “La fine del Generale Nero”, in cui affronta appunto l’acerrimo nemico, il Mostro Guerriero Danzania gli distrugge ali e schiena con un colpo bastardissimo alle spalle, ma ciò non impedirà a Tetsuya di rialzare il robot, far fuori l’avversario e poi pure il suddetto Generale Nero!
Alla faccia del punto debole (cioè, qui hanno proprio toppato di brutto… ma son note da otaku della domenica).
Tuttavia con questo trucchetto Goldrake riuscirà a mettere fuori combattimento Mazinga che poi, tornato ad essere guidato da Alcor, si unirà all’amico facendo polpette degli avversari.
Tornando alla serie tv ritroviamo nell’episodio 28 “L’invasione degli Umanoidi”/ “I mostri del pianeta Bell”, un redivivo Gandal che dev’essere curato dalle ferite dell’ultima battaglia, questo porterà alla “morte” virtuale della prima Lady Gandal (la strega che abitava nella sua testa), per far posto ad una più credibile versione (che riecheggiava meglio il Barone Ashura), consistente in una seconda faccia sotto la prima; i due spesso litigheranno discutendo con la faccia mezza aperta di uno contro quella dell’altra… altro classico ricorrente della serie.
Da notare che nella medesima puntata arriva anche un nuovo comandante, incaricato dell’aspetto tecnico cioè della costruzione di nuovi mostri di Vega, un certo Zuril…
La serie continua con l’aggiunta di nuove armi per Goldrake, per renderlo infatti più funzionale all’ambiente terrestre ecco che si pensa di costruire un’astronave che possa agganciarsi sul dorso e farlo volare a mò di ali, episodio 35 “Il terremoto misterioso”/ “Goldrake Due: avanti!” (cosa che rievoca, manco a farlo apposta, le puntate di Mazinga Z in cui gli veniva costruito il Jet Scrander per consentirgli di volare); pilota d’eccezione del mezzo (il Goldrake 2/Double Spacer, perché lo Spacer è già la navicella di Goldrake, questo ne diventa quindi il surrogato), sarà ovviamente Koji, il problema è la giustificazione che viene addotta per costruirlo, Goldrake infatti è “scoperto” nel momento in cui il seggiolino di comando di Actarus si sgancia dalla navicella per scendere all’interno del robot ed è quindi vulnerabile per qualche secondo.
Al che nella puntata 36 “Il raggio ciclonico”/ “L’addestramento di Koji”, un altro emissario di Vega della Guardia Imperiale, il comandante Zigra, scoprirà questo punto debole e ne approfitterà assestando un paio di colpi alla navicella, ma benchè colpito Actarus riuscirà lo stesso ad uscire col robot e a resistere benissimo all’attacco.
Ma ovviamente il Goldrake 2 dev’essere spacciato per indispensabile e quindi vince solo grazie all’agganciamento col nuovo apparecchio, tuttavia resta una domanda… ma per agganciarsi al Goldrake 2 Actarus non deve comunque far uscire il robot dalla navicella?!?
Ecco appunto, per cui è chiaro che il tutto è paradossale…
Scopriamo poi che gli serve anche un apparecchio per andare sott’acqua, il Delfino Spaziale, inizialmente sempre pilotato da Alcor ma poi si penserà bene di addestrare Venusia allo scopo (almeno serve a qualcosa anche lei, episodio 39 “Venusia scende in campo”) e infine un altro per andare sottoterra (anche se nel succitato episodio 35 Goldrake inseguirà un mostro sotterraneo grazie ai magli perforanti fatti ruotare a gran velocità); chiaramente un mezzo costruito apposta è un’altra cosa ed ecco la Trivella Cosmica (episodio 45 “I mostri del sottosuolo”/ “La Trivella Spaziale”)… in pratica il robot non può più andare nemmeno in bagno senza la badante…
In effetti le armi di Goldrake erano contate, tutte scopiazzat… pardon, tutte sapientemente rielaborate sulla falsariga di quelle già famose dei Mazinga, come il Tuono Spaziale/Fulmine del Cielo, i Magli Perforanti/Pugni Atomici, il Raggio Anitgravità/Raggio Gamma e l’Alabarda Spaziale/Spada Diabolica tanto per continuare la tradizione dell’arma bianca.
C’erano poi gli inediti Disintegratori Paralleli sul dorso delle mani e i Disintegratori Multipli sulla navicella, insieme alle Lame Rotanti e ai Missili Perforanti.
Di suo però, come abbiamo visto ne aveva giusto 4/5…
Nell’episodio 49 “Il mostro ribelle”/ “Fratelli di sangue”, Actarus rincontra sua sorella Maria Grazia Fleed (anche lei salvatasi dalla distruzione di Fleed grazie a un suddito fedele che l’ha portata sulla Terra), la quale andrà poi giusto bene per guidare la Trivella (e così ognuno c’ha il suo bell’apparecchietto da pilotare).
L’episodio 50 invece (di cui ho rintracciato due titoli nella prima versione, “Le tre gemelle” e/o “Eliminate Alcor”), è curioso perchè Shingo Araki (uno degli animatori della serie di Goldrake e di altre come Babil Junior o i Cavalieri dello Zodiaco), ritrae Hayato Jin (del team Getter) e Babil Junior (una delle prime serie cui ha collaborato), in mezzo ad una folla assiepata per assistere ad una gara.
KING GORI TRONEGGIA SU GOLDORAK (GOLDRAKE NELL'EDIZIONE FRANCESE!), NELLA SUA SECONDA SCONFITTA CLAMOROSA… |
Con gli episodi 52/53 “La fuga” & “Il mostro invincibile”/ “Fuga dal pianeta Vega” 1a e 2a Parte, abbiamo invece l’arrivo del famosissimo mostro King Gori, l’unico che riuscirà a menomare seriamente Goldrake strappandogli letteralmente un braccio (prima di allora non era mai stato danneggiato, non certo così grandemente); l’orrido antagonista riuscirà praticamente a batterlo ma grazie ad un ennesimo contro-piano di Gandal e Zuril che distruggeranno i panneli di comando del robot (onde evitare di perdere la faccia con Re Vega che aveva mandato un’altra delle sue fidatissime guardie, Dantus, per compiere la missione che i due non riuscivano ad assolvere), daranno un calcio ancora una volta alla vittoria (però salveranno l’onore, nessuno era alla fine riuscito a battere Goldrake… contenti loro… ).
Intanto la Stella Vega era saltata per aria proprio nell’episodio 52, dopo le prime avvisaglie in quello precedente “Il pianeta contaminato”/ “Il pianeta assassino”, ed ora tutti i superstiti, ovvero Re Vega e quelli della sua cerchia ristretta, la massa è stata lasciata là a morire senza tanti complimenti, sono approdati sulla base lunare, a fiatare con ancora più forza sul collo dei due sciagurati Gandal e Zuril.
La puntata 58 “Il falso Goldrake”/ “Actarus è impazzito”, si segnala invece per l’ennesimo piano diabolico, stavolta atto a screditare Goldrake e pure Actarus, inscenato grazie a un mostro di Vega (e relativo pilota), con capacità di modificare le proprie sembianze; attirato Goldrake nello spazio, verrà bloccato da dei meteoriti magnetizzati, mentre quello falso combinerà immani disastri, fino al momento in cui, chiariti tutti gli equivoci, quello vero gli farà un mazzo tanto.
Spettacolare e al cardiopalma anche l’episodio 64 “Gli ultimi cinque minuti”, durante il quale i nostri eroi dovranno fronteggiare oltre alla minaccia dell’ennesimo mostro di Vega, anche una bomba al Vegatron (il materiale radioattivo responsabile dell’esplosione della Stella Vega) piazzata in quel di Tokyo (!); sistemato l’ostico avversario, Actarus agguanterà la bomba in tempo per portarla fuori dall’atmosfera, non abbastanza però per evitare di essere investito dall’esplosione e finire in caduta libera sulla Terra.
Lo stesso Goldrake dall’urto verrà sbalzato fuori dalla navicella, due sagome infuocate solcheranno i cieli fino a cadere in mare aperto, per fortuna ne usciranno fuori malconci ma vivi (ma stavolta s’è rischiato veramente grosso); un volo simile s’era visto nell’altro bellissimo episodio iniziale, “L’agguato lunare”/ “L’eclissi solare” (ep. 11), in cui Goldrake è bloccato fuori dall’atmosfera da un mostro di Vega che poi lo trascina verso la Terra sganciato dalla navicella, in quel caso Actarus si salverà in extremis facendo schiantare l’avversario con il Raggio Antigravità, attutendo contemporaneamente la caduta (!!).
IL DIMENTICATISSIMO BATISCAFO SPAZIALE - BATISCAFO COSMICO - ULTRABATISCAFO, CHIAMATELO COME VI PARE CHE TANTO E' UGUALE... |
Sorvolando sul Batiscafo Spaziale/Batiscafo Cosmico costruito per Goldrake in modo da poter arrivare a profondità marine ancora più basse, dove Zuril situerà la nuova base terrestre appunto per non farsi raggiungere, episodio 67 “La fuga di Gandal” (e usato solo in questa puntata!), arriviamo di volata alle puntate 73/74 “Attacco finale” & “Goldrake o Vega?”, in cui si conclude anche la nostra rapidissima carrellata con lo scontro finale tra Goldrake e i suoi amici da una parte e Vega, a bordo di una gigantesca astronave con i veghiani sopravvissuti alla Stella Vega ormai distrutta, dall’altra; all’esito scontato della battaglia spaziale segue il ritorno di Actarus e Maria a bordo di Goldrake al pianeta Fleed che ora (magia) pare tornato agli antichi splendori, ricostruito negli anni da sopravvissuti di Fleed che vi avevano fatto ritorno dopo l’abbandono di Vega del pianeta (altra bella idea assurda che però a quel punto, con la serie che finisce così, chissenefrega, i rimpianti sono ben altri, e quando salteranno fuori le serie in dvd di Mazinga Z e Grande Mazinga, forse ne riparleremo, promesso!).
Ovviamente strappalacrime il momento dei saluti… (sigh… sob… sono commossen… ).
THE END!
ALABARDA SPAZIALEEEEEE!!!! |
Non pianghi, ragioniere... non pianghi...
RispondiEliminaBella puntaten! :D
P.s.
RispondiEliminaIl più grande è sempre Mazinga Z
http://wallpoper.com/wallpaper/madrid-mazinger-282201
quoto appieno.
EliminaCioè, ma voi due in una puntata celebrativa di Goldrake, venite a inneggiare a Mazinga Z??
EliminaPer me dovete essere bannati tutti e due dal blog :-ppp
XD
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