Quando anni fa annunciammo
Stan Lee e Steve Ditko a Romics, molta gente ci cadde con tutte le scarpe. Addirittura ci fu un addetto ai lavori che prenotò un albergo e organizzò appuntamenti di lavoro per esserci. E si incazzò di brutto.
Poi abbiamo annunciato l'edizione economica di
V for Vendetta e Watchmen, con Alan Moore al Comicon, o
Watchmen 2 di Dave Gibbons, o
tutto Kirby in edicola generando risate, commenti divertiti, ma facendoci cadere tante e tante persone.
Quest'anno ci siamo limitati a dire la nostra sulla serie TV di
Mercurio Loi e su
DC Italia.
Ogni anno è più difficile farlo, ma ci piace continuare a provarci, perché ci piace scherzare, fare (e subire) scherzi: e siamo bravini a farlo, viste anche le - infondate - minacce di querela che abbiamo ricevuto in passato.
Ridere prendendo in giro gli altri: cerchiamo di avere "il gusto difficile di non prenderci mai sul serio". Forse a volte pretendiamo troppo: ma d'altronde tirar fuori bufale in un giorno in cui tutti se lo aspettano, e riuscire a farci cadere qualche babbeo ingenuo lettore, non è così facile.
Il pesce d'aprile è questo: forse all'estero è una istituzione un po' più diffusa. Ma che male c'è, se danno non se ne fa? Oltretutto, lo scherzo è una delle poche cose, forse l'unica, nel quale pretendiamo la massima serietà: d'altronde, lo diceva anche il nostro maestro, il marchese Onofrio Del Grillo, che quando si scherza bisogna esser seri, no?