Raccontavamo un anno fa...
C'era una volta la legge sul prezzo dei libri.
La legge Levi.Tecnicamente c'è ancora: "Nuova disciplina del prezzo dei libri".
Tutelava il mercato del libro, perché va bene la concorrenza, ma alcuni beni sono più preziosi di altri.
Quelli che ci nutrono, ad esempio. Come il pane, la musica. La lettura.
Le cose davvero indispensabili all'essere umano (per chi lo è, umano).
Ma non bastava: perché non è solo il prezzo che va tutelato, ma un intero mercato, fatto di operatori, lettori, appassionati. Bambini, ragazzi. Un campo da seminare, arare, concimare, tutelare, proteggere.
Una cosa complessa.
Per questo, tra il 2018 e il 2019, partì un progetto ambizioso: riformare la Levi. Una commissione parlamentare, la Commissione Cultura, se ne è occupata per circa un anno, col contributo di tutte le forze politiche. Fu contattata anche l'ALF, l'Associazione Librerie del Fumetto, (ne parlammo qui e qui).
ATTENZIONE: si parla di legge SULLA LETTURA, non sul "prezzo" dei libri.
Cosa non da poco.
Paesi culturalmente più civili ce l'hanno: e in quei posti si legge di più.