venerdì 9 febbraio 2018

Cara Bao, UN reso non basta... #EditoriCreativi 62

Scelte dubbie, comportamenti al limite dell'illogico: spiegazioni, anche se richieste, zero. Se va bene: altrimenti, solo notevoli arrampicate sullo specchio, o discorsi campati in aria.
Cosa fanno i nostri eroici (??) editori allo sbaraglio, quando non sono impegnati a pianificare la conquista del mondo?

Continua la saga di EDITORI CREATIVI... una rubrica più o meno mensile, ma quasi quotidiana da quando Lion, o degni compari come 001 Edizioni, ci mettono lo zampino...



Non è mai bello fare i conti in tasca agli altri.

In particolare, trovo abbastanza fastidioso quando un mio fornitore, o comunque un produttore di quello che io vendo - dicesi "editore" - svela al pubblico dettagli sulle condizioni commerciali che ho. Sconti, promozioni, reso.

E' antipatico. E, soprattutto, non c'è alcun motivo evidente per farlo.

Cosa è successo?
Ultimo Previews, il 28, pag. 14.
Editore: Bao Publishing.

Esce Motor Girl, volume unico di quel fantastico autore che è Terry Moore.
Tra l'altro: consigliatissimo! Se avete anche solo letto Echo o Strangers in Paradise, già sapete di cosa parlo... altrimenti cercate almeno di dargli una occhiata quando uscirà nei prossimi giorni...



In fondo alla presentazione dell'albo, il passaggio incriminato...


Le fumetterie sono librerie: già detto mille volte.
Come tutte le librerie dovrebbero avere il reso sull'invenduto. Mio parere personale: è illegale il fatto che non lo abbiano. Ma al momento è così, anche se sono convinto le cose stiano cambiando.

Bao, ogni mese, offre UN titolo col diritto di reso (limitato nel tempo).

Questo è il titolo di questo mese: Motor Girl.
Le fumetterie sono state avvisate già via newsletter, sia da Bao che dal proprio distributore.

Perché dirlo al pubblico? Al di là della sottolineata antipatia della cosa in sé, il saperlo non porta alcun vantaggio a chi vuole acquistare il volume.

L'unica risposta sensata che mi viene in mente, oltre all'errore, è che l'editore voglia mettere le librerie con le spalle al muro: magari questa iniziativa mensile del titolo col reso non sta andando bene (troppo poco per essere una iniziativa efficace!), e vuole far sapere ai propri lettori che le sta provando tutte, e non è colpa sua se alcuni negozi non vendono alcuni volumi, o non ci credono abbastanza da prenderne molte copie... anche se hanno il reso!

Ma non lo sapremo mai, come quando usci la bella gaffe "pre-lucchese", che tanto fece arrabbiare le fumetterie, e per la quale ancora aspettiamo le scuse: Bao non è un editore che fa mai i conti con le polemiche, o si addentra in questioni potenzialmente "negative".

Niente da dire: è un modo di pensarla (e di lavorare) lecito e comprensibile.
Ma, sinceramente, anche abbastanza privo di rispetto per il contributo - si dice "prezioso", ma solo quando serve - che danno i librai del fumetto...

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