Noi proviamo a spiegarvelo... con questa rubrica, anche se, alla fine, i soldi (e la vita) sono i vostri!
Qui trovate tutti gli "arretrati": almeno, non potrete dire che non vi avevamo avvisato...
Massimo, titolare della fumetteria Atlantide de L'Aquila: da quando sei aperto? Ci racconti la tua storia?
Atlantide ha aperto i battenti il 7 novembre 1997, dopo che, trasferitomi da Roma e non trovando lavoro nel settore in cui avevo operato in precedenza, e dopo aver operato uno studio della città sotto il profilo delle presenze e dell'economia, decisi di aprire questa attività sia per passione, avendo sempre letto e collezionato fumetti, sia perché l'unica fumetteria presente in città non soddisfaceva più le richieste dei clienti/lettori.
Dopo circa un anno con poco lavoro, l'attività decollò grazie anche alla fiducia di alcuni incalliti collezionisti che trascinarono con loro, e grazie al passaparola, altri clienti. Ovviamente il mio approccio con la clientela fatto di professionalità, cortesia e quell'aria familiare che non guasta mai hanno fatto il resto.
Dire L'Aquila è anche ricordare la storia recente: 6 aprile 2009, il terremoto. Cosa è successo al tuo negozio?
Il terremoto. Evento che in un attimo ha distrutto anni di lavoro più che soddisfacente, ma per poco. Il negozio ovviamente aveva subito pesanti danni, pareti crollate, fuoriuscita di liquidi e danni alle merci e arredi.
Quando e come hai ripreso?
Recuperata parte della merce da soli dopo circa 3 mesi, sono riuscito a riorganizzarmi nel giardino di un amico utilizzando una piccola ma integra casetta in pietra e una casetta in legno di circa 20 mq.
Recuperata... come?
Per accedere nei locali biisognava mettersi in lista con i Vigli del Fuoco fissando un appuntamento
in modo da poter accedere in sicurezza. Al primo appuntamento non si è presentato nessuno, con
una attesa di 6 ore. Di nuovo fila e nuovo appuntamento disertato causa maltempo. E sono già passati 3 mesi, siamo arrivati a luglio 2009. A quel punto con l' aiuto di alcuni amici siamo entrati, con qualche difficoltà datosi che parte di macerie e librerie occludevano parzialmente gli ingressi, recuperando circa l' 80% della merce. Perdite di acqua, le bombolette di vernice Games esplose avevano procurato danni a parte della merce. Il recuperato è stato portato nella sede già citata e lì abbiamo ricominciato la nostra avventura, cercando non tanto di guadagnare, quanto di mantenere viva l' attività in attesa del rientro.
Considerate che non c'erano locali disponibili e quei pochi ancora sani avevano prezzi da folli...
Lo Stato Italiano, cosa ha fatto per te e gli altri negozianti?
L'unico aiuto ricevuto dallo stato, è consistito in 3 rate da 800 € da parte dell' INPS e poi più nulla. Furono successivamente censiti i danni da parte delle associazioni di commercio, ma non abbiamo mai ottenuto rimborsi sulle merci perdute. Storia che si è ripetuta anche in altri casi.
Comunque c'è stata sospensione delle tasse e al momento stiamo restituendo ancora il 40% del dovuto dal 2009 al 2012.
Come vanno le cose ora?
Attualmente riusciamo ancora a coprire tutti i costi di gestione, pagare i fornitori mantenendo una discreta esposizione di articoli, ricavando comunque quel tanto che basta a soddisfare le mie, contenute, esigenze personali.
Col senno di poi... riapriresti?
Attualmente riusciamo ancora a coprire tutti i costi di gestione, pagare i fornitori mantenendo una discreta esposizione di articoli, ricavando comunque quel tanto che basta a soddisfare le mie, contenute, esigenze personali.
Col senno di poi... riapriresti?
Ti rispondo SI, considerando la realtà della città in cui opero e che non potrebbe offrire altro a me confacente. Certo le difficoltà non sono poche vista l'agguerrita, e a mio parere scorretta, invadenza dei distributori, degli editori, delle edicole e dei privati. Magari vincendo una lotteria potrei
rivedere la mia posizione... probabilmente sdraiato da qualche parte.
Un saluto benevolo
Un grande in bocca al lupo!
Grande Max!
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