Proprio in questi giorni è in uscita la nuova edizione di SILVER SURFER: IL BUIO OLTRE LE STELLE. Ne parliamo con lo stellare disegnatore, Claudio Castellini.
IL BUIO OLTRE LE STELLE: già evocarlo mi riporta all'autunno 1996, quando me ne uscii dalla fumetteria dove andavo con la copia di quell'albo della collana Marvel Top (già dal titolo...), gigante, in bianco e nero, con quei dettagli che pareva volerci la supervista per capirli tutti. Ci racconti la sua genesi?
Sono passati molti anni da quella genesi, ma per quanto debba fare un piccolo sforzo di memoria ci sono alcuni momenti nella vita professionale di un artista che rimangono scritti indelebilmente. Come è stato più volte detto, fu il mio primo lavoro per Marvel, sebbene non fu il primo ad essere pubblicato. Infatti mentre lavoravo a questa graphic novel Tom DeFalco, editor in chief, e Joe Andreani, mio contatto più diretto, vollero presentarmi al pubblico dei loro lettori come copertinista fisso della serie Fantastic Four Unlimited. L'idea di base della sua genesi era quella di fare qualcosa fuori dai canoni, per questo mi fu data carta bianca e tutto il progetto fu studiato intorno al mio esordio nel comicdom americano. Il formato doveva essere enorme, nessun limite di tempo quanto a"deadlines", ed anche la storia fu strutturata da Ron Marz come un gigantesco parco giochi grafico dove potevo esprimere al massimo tutte le mie potenzialità. Volevo omaggiare il personaggio che mi aveva fatto innamorare del fumetto Marvel nel miglior modo possibile, dando tutto quello che avevo. Per quanto riguarda l'abbondanza di dettagli, il grande formato sul quale era prevista la graphic novel doveva permettere di goderne anche senza il bisogno della supervista, come dici tu, ma purtroppo ci fu un cambio di gestione nei piani alti della Marvel e quest'opera ne pagò il prezzo finendo per essere pubblicata nel classico formato comic book. A contenere i danni ci pensò la versione Panini in bianco e nero, dove poteva essere vista in un formato molto grande, anche se ancora non del tutto adeguato alla mole di dettagli.
Quanto tempo ci è voluto per realizzarlo?
Sono circolate molte voci in merito alla tempistica, alcune esagerate. Credo di averci impiegato circa un anno e mezzo, ma bisogna tenere presente che nel mentre la portavo avanti ero al lavoro anche sulle cover di F4 Unlimited e sull'ultimo ciclo di copertine per Nathan Never. Ma se consideriamo gli ultimi ritocchi realizzati recentemente potremmo dire, ironicamente, che ci sto lavorando da trent'anni... (risata). Il che ci porta alla riedizione Panini che sta uscendo...
Finalmente, dopo quasi trenta anni torna in libreria: cosa ha di speciale questa edizione, che ci descrivono come unica?
In effetti lo è.
Per spiegarvi bene le migliorie dovrò andare un pò sul tecnico, quindi spero che troviate interessante il discorso.
Quando Nicola Peruzzi, coordinatore editoriale Panini, mi contattò proponendomi una ristampa dopo un così lungo periodo di tempo, il nostro punto di riferimento era l'edizione spagnola di pochi anni fa, che aveva già alzato l'asticella della qualità rispetto alle edizioni precedenti. In quella occasione erano già state usate nuove scansioni degli originali, migliori di quelle degli anni 90. Inoltre feci un primo lavoro di ottimizzazione dei files, con l'aggiunta anche di alcuni toni di grigio che andavano a rendere l'opera più completa e ricca di sfumature. L'impaginazione e la posizione dei balloons furono notevolmente migliorate, non ripetendo quegli errori del passato che portarono a tagli inconcepibili su alcune pagine, arrivando perfino a "mutilare"personaggi.
Ma non volevo che questa riproposta fosse"semplicemente" una copia di quella spagnola, per quanto già ottima. Ci tengo che ad ogni edizione ci sia un miglioramento visibile rispetto alla precedente, sia perchè la proposta risulti essere sempre più interessante per il lettore che già possiede le altre versioni sia per una questione personale di ricerca della "eccellenza", motivo sempre presente in tutto il mio percorso artistico. Parlo di eccellenza e non di perfezione perché la seconda è irraggiungibile: penso che un opera artistica sia sempre migliorabile e non sia mai veramente finita.
Proposi quindi a Panini una idea che fu accolta a braccia aperte, quella di pubblicare le pagine con stampa a colori.
Per chi non è un esperto nelle tecniche di stampa è doverosa una breve spiegazione, perché in effetti ci si potrebbe domandare che vantaggio si ha nello stampare a colori un disegno in bianco e nero.
Le pagine originali sono state riscansionate con modalità a colori, e questa è la maggiore differenza con le scansioni originali degli anni 90, che erano in scala di grigio.
E' il modo migliore per scansionare un originale in quanto il disegno in b/n presenta una varietà infinita di sfumature dovute alle pennellate, o altro strumento utilizzato, di densità variabile; il nero della china non è uniforme ma composto da molteplici tonalità grigie di differente intensità e temperatura colore, ovvero grigi caldi e grigi freddi, soprattutto se poi si rifinisce il disegno con un passaggio di mezzitoni per creare volutamente questi effetti. Scansionando una pagina originale in modalità scala di grigio la temperatura viene invece esclusa e tutto diventa neutro, appiattendo l'immagine.
L'occhio umano percepisce ogni minima variabile, ed è uno dei motivi per cui un originale è sempre più bello e profondo che la sua controparte stampata in scala di grigio.
Partendo quindi da scansioni a colori e stampando a colori, l'immagine risulta quanto più vicino possibile alla sua visione dal vivo. Questo già da solo è il vantaggio enorme di questa edizione rispetto alle precedenti: maggiore profondità d'immagine e ricchezza cromatica dei grigi.
Ma le novità non si fermano certo qui, l'opera di rimasterizzazione che ho eseguito ha comportato interventi che potremmo così suddividere: pulizia e restauro dell'immagine. Le nuove scansioni sono state fatte su pagine che avevano già più di vent'anni, quindi è stato"catturato"anche lo sporco e l'ingiallimento del foglio dovuto all'invecchiamento della carta. Ho quindi ripulito i files, equilibrato la saturazione della temperatura troppo calda dove era necessario e in alcuni casi ho dovuto ricostruire digitalmente dei tratti usurati dal tempo, linee interrotte o "sbriciolate". Inoltre in qualche punto la tempera bianca delle correzioni su foglio dell'epoca era saltata via lasciando esposto il disegno sottostante, che ho dovuto ricoprire digitalmente.
Correzione e completamento di alcuni dettagli migliorabili o incompiuti: in alcuni casi, contando oggi su una maggiore esperienza e maturità artistica, mi sono ritrovato a correggere leggere sproporzioni, come ad esempio mani troppo grandi. In altri invece mi sono reso conto, riesaminando i files dopo anni, che alcune parti dello sfondo non erano del tutto terminate, e così ho fatto. Oppure piccoli errori di distrazione contestuali, come nella scena in cui si introduce il personaggio di White Raven, che doveva essere notturna come nelle vignette successive, ma che non lo era, o personaggi che, come accade anche nei migliori film, avevano dei dettagli mancanti del loro costume/design o che cambiavano di vignetta in vignetta, come nel caso del mostro finale.
Aggiunta di nuove sfumature e retinature: il lavoro sulle sfumature è stato incrementato dalla versione spagnola, e in molti casi ho usato retinature digitali al posto di sfumature piene per preservare il look anni 90 e per una maggiore compatibilità e coerenza visiva con i retini manuali usati sugli originali all'epoca.
A tutto questo lavoro, che vi assicuro essere stato enorme e capillare, si aggiunge anche la qualità di stampa che i mezzi attuali possono offrire ed un formato maggiore, il più grande finora raggiunto per questa graphic novel.
Per la versione variant ho creato una copertina in esclusiva, dove ho avuto il piacere di ritornare a rappresentare i personaggi di questa storia che ha così segnato la mia carriera in una nuova composizione che omaggia quella originale da un punto di vista prospettico completamente diverso e fuori dagli schemi della simmetria centrale.
Merito a Panini per l'iniziativa della nuova cover come anche di averla pubblicata in versione "nude", senza nessun logo o titolo a coprire l'arte.
Riassumendo, ciò che rende unica questa edizione è un diverso impatto visuale dovuto ai mezzitoni e la cura dei dettagli, magari anche piccoli e destinati ad essere colti soprattutto dai lettori molto attenti all'opera artistica, ma si sa.. la qualità è fatta di dettagli!
Grazie, Claudio
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