L'Italia è zona sismica. Quasi tutta.
Gli italiani non hanno paura del terremoto, ma del dopo. Dei soccorsi, di come saranno, e soprattutto, della ricostruzione.
Lo stesso vale per ogni calamità naturale.
O per la sanità.
Non hai paura della malattia: hai paura di stare male, e della cura.
Personalmente, se mi faccio male, evito quasi sempre di andare al pronto soccorso.
Ieri ho dovuto farlo, perché ho preso una forte botta in testa, e non ero in grado di valutare eventuali conseguenze.
Dopo QUATTRO ore di attesa, finalmente un dottore mi ha ricevuto.
Avrei dovuto aspettare ulteriormente un neurologo, ma visto che non era aria, dopo la prima visita me ne sono andato.
Il problema non è assolutamente l'attesa, quanto la mancanza di tempi. Non "tempi certi", ma semplicemente "tempi".
Il problema è attendere, insieme ad altre persone, fuori da una stanza che, da oltre un ora, sai essere vuota. Senza dottori o personale.
Il problema è l'assoluta impermeabilità del personale, che non ti assiste, che non ti segue in alcun modo.
Che semplicemente, ti dice che ti sta andando bene, perché il giorno precedente c'era chi aveva atteso dodici ore.
Ecco, accontentiamoci sempre del "meno peggio", così possiamo crescere, migliorare ed avvicinarci all'Europa...
L'occasione, al di là dell'infortunio e delle incazzature, è stata sfruttata per leggere quello che ho scoperto essere un ottimo romanzo, Questa sono io del logorroico (ma mai a caso) sindaco di Mondo di Nerd, Federico Guerri, graditissimo collaboratore "esterno" delle ultime Narnia Fumetto.
La trama: Laura Prete - ex reginetta di bellezza, ex soubrette, ex inquilina della più famosa villa della televisione, attuale fidanzata d'Italia e direttrice di una Scuola per lo spettacolo - ha sparato in testa, in diretta televisiva, al più rispettato showman della nazione. Il pubblico, incollato al teleschermo, si sta chiedendo: perché? E Laura, in questo romanzo, ci dà le sue risposte. Purtroppo, però, conoscerete tre Laure e ognuna, a turno, vi consegnerà la sua verità. A chi sceglierete di credere: alla bambina in rosso, alla ragazza in visone o alla donna in ombra?.
La storia mi aveva già intrigato quando lessi la trama qualche mese fa.
Ieri, ho sfruttato l'occasione, ed in un paio di ore, me lo sono letto tutto.
Mi ha preso talmente tanto, che non ho mai alzato la testa dalle pagine. Mai, in due ore.
Lo consiglio: Natale si avvicina, fatevi un regalo.
Una lettura che vi riserverà delle belle sorprese...
E stica!
RispondiEliminaSpero sia tutto ok!
...anche se sappiamo bene che non si distinguerebbero comunque facilmente la tua versione "normale" piuttosto che la tua "variant" con una botta in testa :-))
più che una variant, un "fallato" :)
RispondiEliminaMeglio "fallato" che dentro ad un "cofanetto"... XD
RispondiEliminaOllamadocina... Botta in testa e capatina in P.S?
RispondiEliminaMazza, cosa ti è arivato in testa?
Uno scaffale intero di fumetti...? O_o''
Beh dai, almeno significa che hai la testa dura... anche se questo lo si era già capito ; )
Ciao
@brub: ottima questa :)
RispondiEliminaanche perché... ora che arrivava, il cofanetto... :D
@narnonet: una bravetta. praticamente, una sprangata!