Dopo trentacinque edizioni, quest'anno niente Falconara Comics (o Falcomics per gli amici...).
Lo scorso anno eravamo tornati a partecipare alla manifestazione marchigiana, riscontrando più ombre che luci, come detto alla fine:
Per concludere, forse sarebbe il caso di ripensare certi modi di organizzare manifestazioni: gli espositori, con la loro quota, pagavano interamente i costi principali dell'allestimento, costituendo - a parte alcune conferenze - l'unico evento "fumettistico" di Falcomics.Non so quanto abbia investito il comune, ma sicuramente i tre concerti sono costati non poco, tra gettoni, service e SIAE: spendere soldi per eventi di richiamo, ma che non caratterizzano la manifestazione, e non portano appassionati di fumetto, ma solo gente di passaggio e cosplayer, non è il massimo, quando non hai altro da mettere in programma.
Oltretutto, è veramente faticoso lavorare otto ore consecutive con musica forte di sottofondo: stanca, e rende difficoltoso parlare coi clienti.
Come dicevo, forse è ora di ripensare non tanto determinati eventi, quanto il modo di organizzare le fiere medio piccole, che con pochi ma mirati investimenti, possono diventare delle perle. Ne sono testimonianze concrete eventi geograficamente non lontani, ma culturalmente di ben altro livello, come Pescara Comix di aprile e, soprattutto, Teramo Comix.
La voglia di tornare c'era, anche perché, per quel che mi riguarda, Falcomics rimaneva l'unica fiera estiva di rilievo e, a parte la Romics di Ottobre, l'unica manifestazione della seconda parte del 2018 cui avremmo dovuto partecipare.
La cosa più buffa è che, dopo aver investito - con la collaborazione di Tunue - nel portare anche uno stand di autori, valorizzando al massimo quella che era la nostra partecipazione, è stato proprio il comune di Falconara a tirarsi indietro, visto che la cancellazione pare dovuta alle elezioni che, svoltesi ben due mesi prima di Falcomics, hanno distolto tempo e impegno alla realizzazione dell'evento. Aggiornamenti ufficiali, in merito, non si trovano...
Una bella beffa, se si vede la politica come servizio al cittadino e alle realtà locali, visto che la città di Falconara stava cercando di rilanciare il turismo (anche) attraverso Falcomics, realtà non grande cui però partecipavano anche colleghi venuti da molto lontano...
Speriamo che lo stop sia solo di un anno, e che soprattutto non danneggi l'immagine di una manifestazione con potenzialità, ma in netto declino, magari servendo come pausa di riflessione per rilanciarla, come fatto alcuni anni fa quando fu affidata ad un gruppo di (capaci) autori...
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