venerdì 11 ottobre 2024

Chiude Fumetti & Soda: intervistiamo uno dei proprietari #1720

Nel 2003 Antani Comics apri la sua prima sede fisica
Nello stesso anno, poche settimane prima, Federico Bertelli e Andrea Morandin inaugurarono la loro fumetteriaa PADOVA: attraverso un paio di cambi di nome e traslochi, arrivarno a quest'anno quando, a giugno, annunciarono la chiusura di FUMETTI E SODA.

Vista l'esperienza e viste anche le capacità dei sue soggetti, che conosco da quasi venti anni, ho fatto loro qualche domanda...


Federico Bertelli al centro e Andrea Morandin primo a sinistra,
con Lansdale, Ghishler e Strukul

Chi siete e che ruolo avete avuto nel magico mondo del fumetto?

Federico: Siamo due ex ragazzi che si sono conosciuti per caso lavorando come commessi in una fumetteria che non esiste più da tempo. Abbiamo provato a metterci in gioco e in prima linea con la nostra attività nel 2003 forti anche dell'esperienza fatta che ci ha insegnato cosa fare ma soprattutto cosa non fare 🙂


Come mai avete deciso di chiudere?

Federico: Per tanti motivi, stanchezza, un mercato che era cambiato radicalmente, un mondo cambiato radicalmente dove luoghi come il nostro non erano più comunità e punti di incontro tra simili, burocrazia soffocante, costi assurdi e politiche editoriali/distributive criminali.


Cosa lasciate di bello, cosa salvate del vostro lavoro?

Federico: Tante cose, per me soprattutto due: aver cresciuto delle generazioni, gente che praticamente passava le giornate da noi a 14-15 anni e che oggi adulti e con famiglia magari hanno pubblicato libri, fatto cose che mai avrebbero pensato di poter fare e sentirci dire che siamo stati una tappa fondamentale della loro crescita umana e culturale. Poi, aver portato sul territorio tanti autori davvero n grado di dare qualcosa al di la del disegno o l'autografo su un volume.


Cosa non vi mancherà?

Federico: Parlo sempre per me: Burocrati, fiscalisti e editori.


Per finire: cosa secondo voi non cambierà mai, in questo settore?

Federico: L'idea che la libreria non sia un partner commerciale ma un cliente nella migliore delle ipotesi, un concorrente nella peggiore da parte di editori/distributori che non hanno davvero capito un cazzo di come si vive: non parlo di marketing o altre stronzate, parlo proprio di come si sta al mondo!

1 commento:

  1. ...burocrazia soffocante, costi assurdi e politiche editoriali/distributive criminali.

    Un pò come chiunque voglia aprire un'attività in Itaglia!

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