E' successo tutto poche settimane fa: Star Shop ha smesso di vendere fumetti Star Comics a Manicomix. I negozi di quest'ultimo distributore sono stati presi in contropiede, con disservizi a caduta. Manicomix ha preso una posizione, quindi l'Associazione Fumetterie, ALF, si è offerta di fare da intermediario tra le parti.
Per un po' è rimasto tutto fermo, in attesa di prese di posizione ufficiali di Star Shop.
Ora, finalmente, l'ALF ha potuto chiarire alcune cose con questo comunicato...
Comunicato del 26-01-2018
Come risaputo, nelle ultime settimane si è venuto a creare un duro conflitto tra i distributori Manicomix e Star Shop, dopo che quest’ultima aveva unilateralmente deciso di non vendere più al primo il materiale Star Comics (del quale è notoriamente esclusivista) e gli aveva chiuso i canali comunicativi senza preavviso.
Al fine di risolvere questa situazione, L’ALF -Associazione Librerie del Fumetto, si era quindi proposta come mediatore, essendo nella posizione di indipendenza e neutralità necessarie per poter svolgere questo ruolo dal momento che conta tra i suoi iscritti clienti soddisfatti di entrambe le aziende distributrici.
Proprio per questo motivo, nel proporsi, il suo unico interesse era quello di risolvere un problema che, col passare dei giorni, rischia di diventare sempre più gravoso per tutte le librerie specializzate, sia quelle direttamente coinvolte, che da settimane sono prive delle novità e degli arretrati Star Comics, sia tutte le altre, che hanno comunque un danno da una situazione che destabilizza il mercato e le coinvolge in una guerra che può creare problemi per quanto riguarda le vendite e rischi nei rapporti commerciali.
L’invito raccoglieva da subito l’entusiastica adesione di Manicomix che in questo modo avrebbe potuto chiarire la propria posizione rispetto a eventuali accuse di scorrettezza o inadempienza e contemporaneamente mirare a ripristinare la regolarità del servizio distributivo. Invece, contrariamente a quanto sembrerebbe logico, non otteneva lo stesso riscontro con Star Shop che, solo dopo essere stata più volte invitata a pronunciarsi, si mostrava stupita e di fatto contrariata dall’offerta, accusando l’Alf di parzialità ed invocando un generico diritto alla riservatezza nel trattare accordi commerciali (che aggiungiamo noi, non solo non sono poi così segreti e neanche dovrebbero esserlo visto che toccano da vicino gli interessi delle fumetterie).
Va detto che nel frattempo anche i responsabili della casa editrice Star Comics nella figura di Simone Bovini si dimostravano favorevoli alla presenza dell’Alf e
provavano a convincere i vertici Star Shop.
Purtroppo a nulla sono valsi i giorni passati da molti di noi a sottolineare i vantaggi di
un incontro “aperto” che avrebbe permesso a tutte le parti in causa di chiarire le proprie perplessità, e ad oggi l’ALF deve prendere atto del netto e pervicace rifiuto opposto da Star Shop Distribuzione all’offerta di collaborazione.
Allo stesso tempo Alf deve rendere nota la volontà e disponibilità di Star Shop ad una riunione con i vertici Manicomix mediata, non dall’associazione, ma dalla figura indicata da loro come indipendente e adeguata di Simone Bovini. Incontro che probabilmente sarebbe potuto avvenire anche settimane fa se l’atteggiamento di chiusura di Star Shop non avesse avuto luogo.
A prescindere da quelle che potessero essere le contrapposte ragioni dei contendenti, davvero dispiace dover registrare una così secca opposizione all’iniziativa, che nasceva in risposta alla preoccupazione per gli effetti negativi procurati a tutto il mercato ed a tutti i colleghi librai, e che ha seguito di poche settimane un’altra rottura fortemente destabilizzante, quella tra Lion e la stessa Manicomix.
Da questo nasce il massimo disappunto degli associati nei confronti di chi si è opposto con argomentazioni discutibili, al tentativo di riportare la ragionevolezza al centro della scena e ha rifiutato di considerarne i vantaggi, probabilmente pensando a futuri guadagni e confidando nella storica mancanza di attenzione nei confronti delle dinamiche distributive dimostrata, troppo spesso, dalla categoria degli esercenti, abituati, quasi rassegnati, a rimboccarsi le maniche e a tirare avanti, anche di fronte alla ripetuta mancanza di rispetto dimostrata loro.
Pensiamo in definitiva che la miopia palesata da chi ha rifiutato il contraddittorio sarà certamente causa di problemi che avranno serie ripercussioni sul lavoro delle fumetterie in un momento storico che consiglierebbe maggiore cautela ed attenzione.
Certe politiche, se incoraggiate, potranno creare dei pericolosi precedenti.
ALF –ASSOCIAZIONE LIBRERIE DEL FUMETTO
Alcuni personalissimi commenti.
In primis: lavoro coi miei fornitori per il rapporto commerciale che si crea. Come tutti gli esseri umani ho simpatie ed antipatie, ma mai scelgo in base a queste sensazioni, quando si tratta di lavoro. Quindi, ritengo offensivo - e con me i colleghi dell'ALF - il non venir ritenuto parte terza. Ogni distributore ha il suo parco clienti e fornitori: un'associazione di fumetterie comunque tutela associati e mercato, ponendo davanti a tutto non scelte personali, quando le necessità di chi si rivolge ad essa.
Per come mi sono sempre posto ed adoperato, per i colleghi preparati ed in gamba che ho, mi aspettavo di più da un distributore storico, esperto e di qualità come Star Shop.
Però devo dire e sottolineare che, pur non seguendo in prima linea la questione essenzialmente per qualche problema lavorativo, mi sono sentito pienamente tutelato dall'associazione di cui faccio parte. Forse per la prima volta, ho avvertito che, pur se non avessi agito in prima persona, sarei comunque stato "protetto".
Ed è una bella sensazione.
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