Il tutto è iniziato con passaggio di Bao da Alastor/Pegasus a Messaggerie: ovviamente si è implementata la distribuzione nelle librerie di varia. Il tutto a scapito delle fumetterie, che se ne sono lungamente lamentate.
Chiariamoci: lecito e giusto, da parte dell'editore, agire in questo modo. E non devo dirlo io: Feltrinelli consente copertura mediatica, vendite certe, ampi spazi per delle presentazioni fichissime con autori di primo piano, senza inciampare in scatoloni e senza avere tutti i problemi logistici ed economici che ha il settore delle fumetterie.
Però è altrettanto fisiologico queste ultime, blandite fino a due giorni prima da Bao come settore privilegiato, come anello da tutelare e far crescere all'interno della catena distributiva, si siano risentite di questi comportamenti, considerati commercialmente scorretti e fuorvianti per la clientela.
Oltretutto, parliamoci chiaro: le folle oceaniche per le presentazioni di Zerocalcare e Ortolani, non erano "per il fumetto", ma per la caratura degli autori, e non mi sembra che in fumetteria la loro presenza, per quanto occasionale, abbia fatto registrare niente meno che il tutto esaurito...
Il problema è che, pur continuando le librerie specializzate, in media, a fare numeri migliori delle librerie (lo spiego qui), i dati complessivi sono troppo bassi.
In questo clima, arriva la promozione per il numero sei di Saga, la serie cult del momento.
Eccola:
Abbiamo appena informato tutte le fumetterie d'Italia che #Saga volume 6 avrà una copertina Variant a loro riservata (così riservata che stamperemo al suo interno il nome di tutte le fumetterie che la ordineranno, e non la venderemo mai online), che è quella che vedete, e che da oggi possono ordinarla per voi. Quindi, se la volete, visto che sarà disponibile in un numero di copie limitato al primo ordine e che non sarà mai ristampata, fatelo sapere alla vostra fumetteria di fiducia al più presto!
La promo che non ha vincoli di acquisto, se non l'obbligo di prendere almeno tre copie del primo volume della serie, ha generato alcune polemiche tra le librerie specializzate.
In primis, per l'acquisto obbligatorio delle tre copie: niente di assurdo, da un lato, ma se sei una libreria piccola, o una che crede nei prodotti Bao, e sei già rifornito, specialmente del numero uno, posso capire che la cosa ti secchi un po'.
Le polemiche, però, sono state scatenate da questo invito, che sulla pagina Bao è stato rivolto ad un lettore che chiedeva cosa fare nel caso in cui il negozio da cui si riforniva, non avesse aderito alla promozione:
Abbiamo mandato una mail a tutte le fumetterie e sarà sul catalogo Preview di giugno. Se non aderisce cambia fumetteria.
Di per se una battuta innocua, ma se contestualizzata, nonostante lo smile finale, considerando il periodo di maretta esistente tra Bao e fumetterie, citato ad inizio pezzo, forse un po' fuoriluogo, soprattutto tenendo presente che le librerie specializzate fanno del servizio e della fidelizzazione della clientela il proprio cavallo di battaglia.
Francamente, penso che questa promo sia senza infamia e senza lode, anche se è apprezzabile la volontà di riservare questa edizione alle sole fumetterie (NIENTE librerie di varia e niente shop online di Bao, è stato detto), ma con la grossa pecca di essere l'unica risposta - insieme alla promo su Paper Girls con reso integrale - di un editore che vuole, almeno nelle dichiarazioni, riconquistare una platea di riferimento, quale era la nostra, almeno fino al cambio di distributore.
Perché diciamocelo: è legittimo che tu, produttore, ti scelga il mercato ed i rivenditori che vuoi.
Un po' meno corretto è che tu dichiari di voler servire ed appoggiare un settore che poi, nei fatti, svilisci.
E le fumetterie escono sminuite, dai primi sei mesi della distribuzione Messaggerie della Bao, essenzialmente per due motivi: il primo, già detto e ridetto, perché si sono rivolti al distributore "da libreria" per eccellenza, che però anni fa discriminò le fumetterie, facendo una lista nera di attività che sono pur sempre, almeno legalmente e merceologicamente, delle librerie, seppur specializzate, e negando loro alcuni diritti, come il reso. Il secondo perché, se volevi - come in effetti hai dichiarato - recuperare terreno coi librai "a fumetti", bastava che tu offrissi loro qualcosa che li avrebbe messi sullo stesso livello delle librerie, qualcosa che è dovuto per legge, ma che ancora non si vede in questo settore, se non in modo sporadico: ovvero il reso.
Ma per far questo, ci vuole una reale volontà di cambiamento, ed una capacità di innovazione di cui, purtroppo, sembra che neanche un editore rivoluzionario come Bao sia dotato.
ps: c'entra poco, ma Saga leggetelo che è veramente una serie appassionante!
ps: c'entra poco, ma Saga leggetelo che è veramente una serie appassionante!
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