martedì 29 marzo 2016

Di UT, variant e distribuzione: Bonelli, lo stai facendo male!

Il 18 febbraio scorso, arrivava questa mail da Sergio Bonelli Editore:
PROMOZIONE - UT Numero 1 Edizione Variant Esclusiva per le fumetterie
Gentile LIBRAIO, solo ed esclusivamente per te e solo ed esclusivamente rispondendo a questa newsletter avrai la possibilità di aderire alla seguente promozione commerciale.

Inoltrare i propri ordini o le proprie adesioni entro e non oltre lunedì 15 Marzo 2016 solo ed esclusivamente a:
Sergio Bonelli Editore S.p.A.libreria@sergiobonelli.net 
AugurandoVi una buona giornata e un buon lavoro!
Lo STAFF di Sergio Bonelli Editore S.p.A.

Seguivano dettagli della promo.


A questa, che era già la seconda mail della promo (la prima riportava una data sbagliata), seguivano le varie offerte dei distributori: alcune sballatissime, altre ancora più interessati.
Ho aderito, ordinando tipo venti volte quelle che erano le prenotazioni, perché si trattava della prima serie Bonelli pensata (anche) per la fumetteria.

Poi ho scritto alla Bonelli. Due volte.
Dopo quasi una settimana, ricevo una risposta che, in sintesi, dice questo:

non appena avremo dettagli maggiori avremo premura di avvisarti,

Mi chiedevano se avevo aderito, rispondevo di si, e con copiose quantità.
Nel frattempo arrivavano mail di altri distributori. La stessa Bonelli, a tre settimane dalla prima informativa, ne inviava un'altra, per sollecitare.
Quindi, inviavo una terza mail, sempre per l'evento con autori.

Nel frattempo, arrivava la fiera di Milano, Cartoomics, e Bonelli distribuiva una prima e diversa variant dell'albo. 
Seguivano una mia quarta mail, e poi un sollecito per via telefonica (oltre ad una mail) al distributore, il quale sta ancora aspettando una risposta dall'editore per girarla a me.

E dire che, come già detto, avevo accolto con molta positività questa "prima volta" di una serie regolare Bonelli in libreria:

Per i contenuti possiamo aspettare: ci piace, intanto, sottolineare questa rivoluzione: non piccola e non banale, ma più volte auspicata...

Riguardo i contenuti, invece, devo sospendere il giudizio: non sono un grande fan di Roi, mentre Paola Barbato la leggo sempre volentieri, ma la storia non è sufficiente per dare giudizi, anche se sicuramente incuriosisce (e non è poco, di questi tempi...).

Incuriosisce anche la gestione della comunicazione da parte della Bonelli: perché non indicare all'interno dell'albo che c'è una edizione alternativa e da collezione dei vari albi, con copertina diversa e, soprattutto, pagine di contenuti inediti, realizzati di mese in mese da autori diversi da quello della storia principale?
Perché darsi la zappa sui piedi, e non pubblicizzare un proprio prodotto?
Allo stesso tempo, perché non organizzare eventi promozionali nei negozi, mandando loro anche locandine e materiale promozionale?

Forse perché non ci si crede abbastanza e non si sa dove andare a parare, per la promozione?

Piacerebbe, una volta tanto, che queste critiche dei librai venissero prese per quello che sono, ovvero una spinta a fare meglio. Leggere post, pubblici o privati, simili ai miei, se non più duri, da parte dei colleghi, da un lato è confortante, dall'altro ti fa pensare che, forse, c'è qualcosa di profondamente sbagliato nell'operato (distributivo) attuale dell'editore di Milano:

SCONCERTO DI PRIMAVERA
fra i primi ad aderire alla promozione relativa all'evento del secolo in corso, si specifica UT di Barbato/Roi che, oltre che in edicola approda anche in fumetteria, per evadere le prenotazioni del volume dei clienti che superano le 20 copie che ci siamo assicurati con l'adesione, abbiamo ripetutamente richiesto la fornitura di altre copie e, se per caso, era prevista una presentazione del volume (presenti gli Autori) qui a Roma o nel Lazio.
A tutt'oggi, malgrado i ripetuti 'appelli', il signor TEAM BONELLI (dal quale è partita tutta l'iniziativa), NON si è degnato di rispondere.
Quale sia la causa del disservizio ci è ignota e certo è quantomeno singolare un simile comportamento da parte di un'Editrice fra le più importanti del settore.
Viste queste premesse siamo portati a pensare che l'evento dell'anno, anzi del secolo, non nasce certo sotto buoni auspici.

Questo qui sopra è quanto scritto da un collega pacatissimo e mai polemico, almeno in pubblico.

Francamente, da fan e conoscitore della Bonelli, da libraio che ha sempre promosso il fumetto italiano, anche quando era antieconomico (e spesso continua ad esserlo: provate voi ad invitare autori, rientrando delle spese con albi che costano tre euro e un margine di pochi punti percentuali...), la mia impressione è che si sia entrati nel mercato delle fumetterie (e librerie), puntando sui peggiori "vizi" degli altri editori: variant (per fortuna ancora poche...), anticipo in fiera delle novità in uscita, autori che fanno tour nelle librerie di grido, nessun reso (solo per le fumetterie, eh... per edicole e librerie è d'obbligo!), ed aggiungendone altri "nuovi", come la possibilità di richiedere in edicola gli albi da libreria...

Insomma: mi piacerebbe che ci fosse un confronto, con le fumetterie, come c'è stato anche pochi mesi fa. Invece, l'impressione è che, a svariati mesi dal lancio della linea da libreria (ed oltre un anno e mezzo dall'annuncio della nascita della stessa), si sia ancora molto ma molto impreparati, e si navighi a vista...
E' - ripeto - una mia impressione?

4 commenti:

  1. Buongiorno Francesco,
    ma onestamente come si può reputare seria una comunicazione che si basa su un messaggio del tipo che avevo letto sul 1° numero del Previws Bonelli/Bao...
    Per chi non lo ricordasse, in quell'incipit c'era scritto:"...noi abbiamo sempre creduto nelle fumetterie e nel loro potenziale...".
    Sant'Iddio, dopo aver letto quelle cose, davvero non sapevo se ridere o piangere...
    Sergio Bonelli ha sempre "schifato" le fumetterie e al momento non vedo i suoi epigoni prendere una direzione troppo diversa...
    Urgono soluzioni...

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    1. soluzioni? ad averne...

      direi: "dialogo", innanzitutto...

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  2. Risposte
    1. di cosa?
      ti rendi conto che il tuo commento, per una iniziativa che ha pochi mesi di vita, non ha senso? "solo" ora?

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