Quando aprii, il 6 dicembre 2003, fu un giorno invernale ma caldo, colmo di speranze, di amici che venivano anche da lontano, e l'apice di tante aspettative.
Ma non sapevo quanto rigido sarebbe stato l'inverno incombente.
Furono mesi molto, molto difficili.
Il negozio era vuoto, i clienti occasionali e poco produttivi.
I conti da pagare cominciavano ad essere insostenibili.
Ma, dopo i primi giorni, ad attenuare almeno un po' l'emergenza, giunsero i primi abbonati.
Per chi non fosse avvezzo al funzionamento di una fumetteria, una piccola digressione.
Le "librerie del fumetto", non avendo diritto di reso, ed essendo vincolate agli ordini fatti coi cataloghi, almeno due o tre mesi prima dell'uscita del prodotto, si affidano - almeno in parte - alle prenotazioni dei clienti. E così nasce il "servizio casella": tu cliente ti "abboni" sia a serie regolari, o comunque prenoti, da ogni catalogo mensile, quello che ti interessa, ed io negoziante ti garantisco un servizio, tenendoti da parte quanto tu mi chiedi, per un tempo massimo che varia da negozio a negozio. Spesso, oltre al servizio, al cliente si concede uno sconto e/o una tessera a punti.
Insomma: qualche giorno dopo l'apertura, iniziai ad aprire le prime "caselle".
Il primo abbonato, fu Matteo, detto
Frisio.
Negli anni, cliente fedelissimo, collaboratore occasionale e fidato, capro espiatorio preferito per gli errori degli altri scagnozzi. Ed anche colonna delle scomparse - ma sempre nei nostri cuori -
Fumetterni e
Narnia Fumetto.
Oggi, dodici anni e qualche settimana dopo, Frisio se ne è andato.
E' entrato in negozio, ha lanciato il classico grido di battaglia - da quando un cliente lo disse nel 2004, giuro! - "Svuoto la casella! Morirete tutti!", ha svuotato l'armadietto, chiuso gli abbonamenti, e ci ha detto addio.
Va a dar ragione a quelli che dicono che non sono solo i cervelli a fuggire all'estero, tentando la fortuna a Londra.
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La casella 002, ritirata, autografata ed appesa in negozio.
Da oggi, non sarà più di nessuno. |