A poche ore dalla storica conferenza stampa della Sergio Bonelli Editore, ho scritto alcune riflessioni su un evento che, per contenuti, si può definire come epocale e deludente allo stesso momento.
Poi... sono passate due settimane di fiere, lavoro e problemi vari.
Ora ho trovato il tempo di rifinire il tutto, a freddo.
Leggete, e poi ne parliamo...
Non sono riuscito a vederla tutta in diretta.
Un po' il notevole ritardo, ma soprattutto qualche problema di salute in famiglia, che mi ha costretto a giri imprevisti, mi hanno costretto a "godermela" tra telefono in diretta e Youtube, poi, in differita.
Qui trovate tutto, come già saprete.
Riassumendo, la Bonelli ha annunciato (lo saprete, ma fa bene ricordarlo):
-l'ingresso nel digitale, con tempi e modi da definire, e nella produzione di prodotti derivati, come film, cartoni animati e serie tv. Attenzione: non cedendo licenze, ma producendo.
E si inizia con un movie comics, prodotto con la Rai.
-PalaBonelli a Lucca. Dopo la Panini, anche l'editore di Tex avrà un suo padiglione a Lucca.
-Variant cover, sempre per Lucca. Tiratura limitata e sedici pagine extra, con cover di Gipi per Dylan Dog, Breccia per Adam Wild e Dell'Otto per Ringo degli Orfani.
-In qualche modo, da definire, l'editore sta valutando di entrare nelle librerie di varia con propri prodotti.
Da appassionato lettore Bonelliano da una vita, e di fumetto "buono" da qualche anno, da un lato posso sentirmi soddisfatto, perché c'è una intensa aria di cambiamento, che si respira già da un po', e che potrebbe portare veramente dei risultati. Ma, per questi, e per tutto il discorso "multimediale" bisognerà aspettare mesi, se non anni.
Però, posso dire che è un po' pesante l'aria che si respira tra gli appassionati, che sono e devono, in un certo senso, essere divisi tra gli entusiasti e gli "hater", come vengono definiti i critici. Ovvero: o accetti ed adori questi annunci, oppure, se critichi, sei uno che odia la Bonelli, e non vedi l'ora di attaccarla. Per cui, vai messo in un angolo, perché magari sei un autore che ha provato a lavorarci invano, o hai i tuoi motivi di risentimento.
Il tutto, dimenticandosi che, chi commenta sui social, eredi dei forum di dieci anni fa, è una nicchia della nicchia di appassionati, un vero pugno di lettori. Alla fine, a decidere della validità o meno delle nuove scelte, saranno le decine o centinaia di migliaia di lettori, che ignorano totalmente chi ci sia dietro il personaggio, che non conoscono le idee legate ai rilanci, le conferenze ed i proclami.
Alla fine, vince chi fa gol, non chi "gioca bene".
Ma è un po' triste, e lo dico da libraio che ha sempre promosso il materiale Bonelli, quasi sempre con alcun rientro economico, visti i margini, che di distribuzione, di fumetteria, e di libreria, non si sia quasi per nulla parlato. Vincenzo Sarno, responsabile della sezione Entertainment ha parlato di edizioni da libreria, si, è vero. Sollecitato da ben due domande, di interlocutori che hanno persino nominato la parola "fumetteria", si è svelato che SBE sta pensando di prodursi da solo edizioni dedicate a questo circuito.
Wow.
Sicuramente, un editore unitario, con una grafica ed un catalogo uniforme, che sappia promuoversi e, magari, visto che si parla di varia, dare il reso anche alle fumetterie, trattandole come "librerie vere" (sognare è lecito), aiuterebbe.
Piuttosto che trattare con BD, BAO, NPE, Mondadori, Rizzoli, RW-Lineachiara, 001 Edizioni, ognuno con una diversa distribuzione, sicuramente semplificherebbe la vita dei negozianti, e le collezioni dei privati.
Ma la grossa pecca, secondo me, è che ancora una volta si sia persa di vista la possibilità di sbarcare degnamente in fumetteria, proprio con quel patrimonio di serie ed albi che caratterizza Bonelli, in un controsenso unico nel fumetto mondiale: l'editore maggiore di un mercato, sceglie di non rendersi quasi visibile in quello che è e rimane un luogo di appassionati.
Pensiamo alla Disney: un anno fa, Panini Comics ne acquisiva i diritti di pubblicazione in Italia.
Da allora, al di là del fatto che non tutto il catalogo dell'editore sia ordinabile in fumetteria, cosa che ancora non accade, Panini ha iniziato a creare pubblicazioni ad hoc, ed a rendere comunque disponibile tutte le nuove serie in uscita.
E, devo dire, che i risultati si vendono: le fumetterie hanno avuto accesso ad un segmento di mercato prima riservato solo alle edicole.
Ecco: questa è la maggiore delusione.
Che, poi, alla fine, l'innovazione ed il rilancio passino dai film e dal digitale, ci sta tutto, ed è una bella premessa.
Anche se, le variant lucchesi e lo stand con albi in vendita, sempre a Lucca, puzzano di vecchio.
Le variant: ne abbiamo parlato tempo fa. In questo caso, sicuramente andranno a ruba. Ma, un eventuale abuso allineerebbe la Bonelli agli altri editori, e contribuirebbe alla disaffezione di lettori e collezionisti. Venti anni fa, fecero crollare il mercato USA, dando il via ad una crisi dalla quale fu dura uscire.
Lo stand a Lucca: anche la Bonelli ha bisogno di buttarsi sul mercato della Mecca del fumetto, per fare cassa? Dopo che tutti gli editori medio piccoli, ci fondano una buona base della propria sopravvivenza, dopo che anche i grandi, ormai, da anni ci speculano, basandoci i calendari delle proprie uscite, in modo da massimizzare le vendite, o tirando fuori dai magazzini arretrati introvabili ed appetibili da molti...
Ecco: Bonelli era rimasta fuori da tutto questo, puntando solo sulla promozione dei propri prodotti.
Dopo tanti anni di battaglie, del sottoscritto e di altri, contro questa mentalità "luccacentrica", che sia proprio il principale editore italiano a buttarsi anch'esso su questo mercato, mi delude profondamente. Non perché io sia uno di quelli che sostiene che bisogna lavorare per passione, o un illuso che non conosce le esigenze commerciali o non le rispetta: per mestiere, vendo fumetti, ed apprezzo il lato collezionistico/contenutistico quanto quello legato alla commercializzazione del prodotto.
Ma francamente, e lo ripeto: se l'innovazione portata dalla "Bonelli 2.0" sono "Lucca & variant"... beh, siamo lontani dal traguardo.
O, perlomeno, dal modo in cui il sottoscritto (ed altri come lui che per anni hanno creduto ed investito nell'editore e nella sua promozione) pensa e spera che ci si potrebbe arrivare.
Aspetteremo e vedremo. E commenteremo, sempre con serenità.
"Il tutto, dimenticandosi che, chi commenta sui social, eredi dei forum di dieci anni fa, è una nicchia della nicchia di appassionati, un vero pugno di lettori. "
RispondiEliminaQuesta osservazione, che mi trova d'accordo pienamente, credo si possa riferire anche in buona parte alle persone che si sono interessate alla conferenza Bonelli e, sopratutto, alle persone che si interessano di "Lucca & variant".
Invece il lettore tipo della Bonelli legge i suoi due o tre albi al mese e finita l'ultima pagina torna alla propria vita, senza informarsi sulle nuove iniziative e sulle politiche editoriali della casa editrice (atteggiamento peraltro sano e lecito).
La Bonelli ha sempre fatto promozione a Lucca, ma chi ha fruito di questa promozione?
Secondo me non il lettore tipo, ma il pugno di lettori sopracitato (magari un po' più allargato, ma comunque lettori più interessati e informati del lettore medio).
Per finire, lo stand a Lucca in sostanza non portava un grande tornaconto alla SBE, quindi, piuttosto che non esserci, tanto vale farci uno stand che almeno ripaghi le spese della manifestazione.
Poi no, 2.0 mi pare comunque eccessivo, per quanto io consideri il nuovo sito un ENORME passo avanti!
Infine mi unisco a te nel sognare la distribuzione degli albi regolari in edicola.
A livello sintattico questo post mi sembra ok, ma non credo che tutto il discorso sia completamente chiaro... se necessario proverò a rimediare!
ciao!
Eliminasemmai... in fumetteria, in edicola già ci sono.
Rimediare... a cosa?
Sì, in fumetteria: sbagliai.
EliminaRimediare ad un eventuale discorso poco chiaro...
Scusa, continuo a non capire: rimediare come e perché? Paghi le singole parole o puoi essere più chiaro? grazie :)
EliminaLui dice che se non è stato sufficientemente chiaro, proverà a rimediare, spiegandosi meglio!
Elimina(tetsuya, il traduttore portatile, meglio di Babel Fish e seguenti ^__^)...
ma questa reticenza ad entrare in fumetteria a cosa è dovuta? io davvero non capisco perchè praticamente rinunciare cosi' ad un canale di distribuzione.
RispondiEliminaforse han paura di vendere troppo ; )
accordi di esclusiva con le edicole, essenzialmente.
Eliminae un po' di pigrizia.
A me sembra assurdo trovare in qualunque fiera lo stand di un editore senza la possibilità di acquistare le sue pubblicazioni. Sbaglio?
RispondiEliminanon è assurdo: all'estero, spesso, è la regola.
Eliminavedi marvel e dc. Si chiama "promozione". Qui da noi, per gli editori, è un concetto difficile.
Che dire? Non so se è giusto o sbagliato... ma buttarsi sulle variant, francamente, non mi sembra questa idea clamorosa...