Ho sempre apprezzato molto questa manifestazione.
L'ho sempre fatta, dal 2002, saltando solo una edizione.
C'ero quando era in una (brutta) palestra, con la chiusura all'ora di pranzo e l'unica rosticceria aperta in tutta la città era proprio lì davanti; c'ero nel claustrofobico sottopassaggio, nello sperduto parcheggio degli autobus con la tensostruttura. E nella piazza centrale, sempre con il tendone.
E ci sono ora, finalmente in una degna sede.
L'anno scorso, "usai" Teramo Comix per
fare alcune considerazioni, tuttora valide...
Qui vorrei solo dire che, finalmente, vedo la manifestazione crescere.
Non solo come incassi, sicuramente come presenze, ma soprattutto come ORGANIZZAZIONE, criterio troppo spesso sottovalutato quando si parla di una fiera.
Ci sono facce nuove coinvolte, idee chiare (almeno su alcuni punti), c'è finalmente "l'autore locale", il grande
Carmine Di Giandomenico (nome di punta della Marvel di oggi, disegnatore favoloso e persona di gran cuore) inserito nel progetto, non semplice ospite messo in un angolo.
C'è qualcuno che sta seminando nel deserto, ed è quello che fanno - spesso - le piccole manifestazioni, che riescono a realizzare grandi cose, partendo dal nulla o quasi. E, talvolta, anche da meno del "nulla"...
E' cambiato tanto, nella mia via, in dodici anni di Teramo Comix: alla mia "prima" non solo non avevo il negozio, ma neanche un'auto... Ma le costanti rimangono quelle: ti chiedono
Sandman, e non ce l'hai. Ti chiedono
Watchmen, e non ce l'hai. Idem
Preacher, idem
L'Ultima Caccia di Kraven o il fumetto dal quale hanno tratto un film (come
La Morte di Gwen Stacy, che ora va tanto di moda...).
Oggi, vedo cambiare un po' anche Teramo Comix: come detto, qualcuno sta seminando, in questa manifestazione, facendo un po' di "cultura del fumetto". Speriamo che sappiano essere caparbi, e continuare a seguire una strada che sia la loro, senza sbagliare più del giusto.
In bocca al lupo.
Di seguito, un po' di foto.