martedì 3 aprile 2012
MangaRecensioni: da HAPPY a UCHU KYODAI
E parliamo anche di manga, con qualche bella recensione.
Non temete, i prossimi giorni ne faremo anche qualcuna "brutta"... che di fuffa in giro ce n'è!
Iniziamo coi "manga belli"!
Happy - storia e disegni di Naoki Urasawa - 15 numeri, serie in corso, arrivata al 10. Pubblicata da Panini Comics, in volumi di grande formato (14,50x21 per 340 pagine circa) in b/n e a colori. Prezzo 10,90.
Mi diceva un cliente l'altro giorno: "Erano anni che non leggevo un fumetto coi cattivi così cattivi". Effettivamente è verissimo: la storia si basa sulle trovate dei "cattivi".
In breve. La protagonista, Umino, si trova a dover tornare a giocare a tennis, dopo averlo fatto anni prima da giovanissima, quando la Yakuza pretende di riscuotere da lei un debito stratosferico contratto dal fratello, sparito poi nel nulla. Essendo la giovane sul lastrico, orfana e con tre fratellini da crescere, la proposta dei malviventi è semplicemente quella di avviarla al mestiere più vecchio del mondo.
Per una serie di circostanze, la ragazza si troverà a giocare a tennis per il club della sig.ra Ohtori (prima "cattiva"), allenata dal maniaco Thunder (personaggio fantastico, sia come maestro che per le trovate e le situazioni più o meno volontariamente comiche). Il tutto in un clima continuamente ostile, visto che la rivale Choko, che la protagonista crede sua amica, è in realtà la "cattivissima" della serie, coinvolta con lei in un triangolo amoroso. Choko inventa una serie di trappole, espedienti e sotterfugi che la portano ad essere la beniamina di stampa e pubblico, mettendo in cattiva luce Umino, considerata antisportiva, scorretta e dalla dubbia moralità.
Le trovate di Urasawa, che si trova a lavorare ad un genere molto diverso da quanto fatto prima (e dopo!), sono divertimento allo stato puro: la sfrontatezza dei "cattivi", che come detto prima reggono la serie con trovate ai limiti dell'assurdo (ma perfettamente ed inspiegabilmente funzionanti!), la dabbenaggine (finalmente riesco ad usare questo termine!) dei "buoni", creduloni all'ennesima potenza, portano il lettore ad entrare nella storia, a chiedersi di mese in mese dove andrà la trama, e cosa riuscirà ad inventarsi l'autore per sbrogliare una situazione sempre più intrigata ed intrigante.
Se non il manga più bello, sicuramente il più particolare di Urasawa.
Consigliatissimo!
Una nota sull'edizione: bella, bellissima... anche troppo! Insomma: è dai tempi di Monster a 4 euro (parliamo di dieci anni fa!), che non si vede un tentativo di proporre l'autore di 20th Century Boys a prezzi "popolari". Ora, io sono uno di quelli che sostiene che, se un albo venduto a 10 euro vende 100 copie, non è assolutamente detto che dimezzando il prezzo i lettori raddoppino, per carità: ma da qui a fare una serie di ben quindici volumi, per quanto curati, a 10,90 euro, ce ne corre. Diversi fruitori abituali di Urasawa, infatti, hanno mollato dopo i primi numeri (effettivamente la serie ci mette un po' a decollare...) o non l'hanno per nulla iniziata. Il formato a 7 euro o poco più era così impossibile da provare?
Fratelli nello spazio - Storia e disegni di Chuya Koyama - 12 numeri usciti, prima mensilmente ora bimestrali, formato 13x18 per 224 pagine circa, euro 4,90, bianco e nero, editore Star Comics.
Storia molto lineare, ambientata in un futuro prossimo.
Hibito e Mutta sono due fratelli, con la passione per l'astronomia.
Da piccoli si ripromettono di realizzare il sogno comune: andare nello spazio. Mentre Hibito riesce a farlo per primo, Mutta, il maggiore, arranca in una vita ed un lavoro che non lo soddisfano.
Un giorno, la svolta: anche il fratello più grande ha la possibilità di iniziare questo lungo e duro percorso che lo porterà a confrontarsi con tante prove difficili, oltre che a conoscere persone sempre interessanti, spinte spinte da forti motivazioni. Il confronto col fratello minore, la voglia di rivalsa e le qualità personali, nonostante un età non più verdissima, porteranno Mutta dove non sperava di arrivare.
Da seguire assolutamente: i disegni non sono spettacolari, ma adatti ad una serie che punta molto sui dialoghi, l'espressività dei personaggi e l'iterazione degli stessi... Interessante anche per conoscere le modalità di selezione ed addestramento degli aspiranti astronauti.
Leggo Urasawa dai tempi di Pineapple army, dove era solo disegnatore, lo apprezzo talmente da aver preso anche Happy nonostante i manga sportivi li abbia sempre schifati; sono lieto di dire di non essermi affatto pentito, come rilevi tu i "cattivi" di questa serie sono la vera spina dorsale e quasi quasi tifo per loro anche se temo entro la fine ci sarà più di una "conversione" a favore della protagonista.
RispondiEliminaQuanto "fratelli nello spazio" all'inizio l'ho scartato ma dato che lo commenti così bene ci stò facendo più di un pensiero.
Tra l'altro: anche io non amo i manga sportivi.
RispondiEliminaNon mi piace il tennis.
Serve dire altro a favore di Happy? ;D