venerdì 10 febbraio 2012
Su e giù per il flusso temporale: intervista a Luca Enoch
Lilith: da dove viene l'idea?
Arriva dalle suggestione delle sexy cyborg di Shirow, dal fascino che ha sempre esercitato su di me il tema del viaggio del tempo e soprattutto delle distopie possibili e infine dal mio personale interesse per la Storia.
Come decidi il percorso storico da compiere? Su che base vengono scelte le varie epoche?
Ci sono epoche che sono un piacere da disegnare a prescindere, come quella dei samurai, le civiltà precolombiane, l'età d'oro dei pirati, i vichinghi, ecc... Poi ci sono suggestioni che arrivano da film che uno vede, i libri che legge, avvenimenti particolari che uno non conosceva e che poi decide di approfondire, come il periodo del mandato britannico in Palestina, che ha portato alla storia della Banda Stern, disegnata da Claudio Stassi e che verrà pubblicata da Rizzoli/Lizard.
Proprio la storia della Banda Stern, che abbiamo visto recentemente annunciata.
Che ci dici in proposito?
E' un soggetto che avevo nel cassetto da tempo. Io e Claudio Stassi ci eravamo conosciuti ai tempi del suo bellissimo "Brancaccio" scritto da Giovanni di Gregorio e volevamo realizzare qualcosa insieme. Proponemmo il soggetto in giro e alla fine fu accettato dalla Rizzoli/Lizard. LA Banda Stern era il termine dispregiativo con cui gli inglesi chiamavano il gruppo clandestino LEHI che operava con metodi terroristi durante il mandato britannico in Palestina, prima della nascita delo Stato di Israele. Un periodo poco conosciuto e affascinante.
Lilith verrà mai nel "nostro" presente?
No, per il momento. avrei bisogno di un forte aggancio con la nostra realtà che mi stimoli e che non entri in conflitto con la linea editoriale della Bonelli. Mi piacerebbe una storia ambientata tra i contractor americani in Medio Oriente.
La serie è molto più, se mi passi il termine, "politicizzata" di Gea. E' una vera e propria riflessione sulla storia umana, un processo ai danni che l'uomo ha fatto in giro per il mondo. Anzi, i danni fatti dall'uomo "bianco".
Purtroppo, come testimonia la sesta storia ambientata durante l'occupazione giapponese in Cina, questa nefasta caratteristica non è propria solo dell'uomo "bianco".
Come la stanno prendendo i lettori?
Molti dei miei lettori rimpiangono la coralità di Gea e il suo umorismo, ma in generale devo dire che il personaggio di Lilith - per il quale non si prova certo una immediata empatia - piace proprio per il suo misto di invulnerabilità esteriore e di fragilità interiore, per la sua solitudine e l'impossibilità di crearsi dei legami.
Quanti numeri sono previsti?
Come per Gea, il contratto con la casa editrice è decennale, quindi sulla carta sono previsti 20 numeri. Probabilmente si concluderà tra il 16 e il 18.
Domanda da libraio: da un anno, ormai, è possibile ordinare tutti gli arretrati Bonelli anche in fumetteria.
Come mai Gea no?
Gli arretrati di Gea sono andati tutti al macero, con una velocità che ha sorpreso anche me. Purtroppo non c'è più possibilità di ordianrli dalla casa editrice.
Anche il tuo segno, dai primi Gea, si è molto evoluto. Shirow a parte, quali sono le tue influenze?
Riesco a vedere più gli autori che mi hanno influenzato agli inizi - e che continuano a farlo anche oggi - piuttosto che quelli "nuovi" che stanno facendo evolvere il mio tratto negli ultimi tempi. Quindi, Moebius, Zanotto, Russ Manning, Pazienza, Magnus, Otomo...
Cosa leggi?
Di tutto. Libri di finzione e saggi storici per documentarmi e per trarre ispirazione per le storie che ho deciso di scrivere. Poi leggo liberamente narrativa di vari generi, giusto per accumulare sensazioni da rielaborare svincolato da qualsiasi necessità. Ultimamente sono tornato a frequentare la narrativa fantasy, per la costruzione della nuova serie bonelliana di Dragonero.
A proposito: quando uscirà? Puoi anticiparci qualcosa?
L'uscita della nuova serie mensile della Bonelli è prevista per l'estate del 2013. Stefano Vietti e io abbiamo organizzato una bella squadra di validissimi disegnatori, quasi tutti già al lavoro. Oltre a Giuseppe Matteoni, il disegnatore del Romanzo a fumetti, abbiamo Antonella Platano, Giancarlo Olivares, Francesco Rizzato, Alfio Buscaglia, Giangluigi Gregorini, Gianluca Pagliarani, Cristiano Cucina, Giuseppe De Luca, Andrea Bormida e Sergio Gerasi.
Come vedi l'evoluzione della Bonelli, tra miniserie, volumi e serie "autoriali" (tipo le tue), e le novità che ci saranno quest'anno?
Vedo un gran fermento, segnale più che positivo. Sono previste nuove serie, dopo tanto tempo che non ne venivano più proposte, e altre miniserie. Inoltre, finalmente il fantasy fa il suo ingresso ufficiale nella scuderia della casa editrice, con il nostro "Dragonero". La Bonelli è piena di autori con tante belle idee e la grande attività degli ultimi tempi è segno di ottima salute.
In alto, una rarissima stampa realizzata per l'incontro con Luca Enoch presso la fumetteria Antani Comics, nel 2007; in basso, una foto tratta dalla conferenza di presentazione di Lilith, a Narnia Fumetto 2009.
Non sapevo della serializzazione di Dragonero! :)
RispondiEliminaGrande notizia!