Intervistiamo Michele Foschini, da quasi tre anni alla ribalta con Bao Publishing, editore che ha saputo scalare classifiche di vendita e di preferenza tra i lettori (cosa ancor più difficile) con una velocità che di rado si è vista in questo settore.
Dunque:
Michele Foschini, ci parli della genesi di Bao e del tuo ruolo
all'interno di essa?
BAO
Publishing è nata nell'autunno del 2009, quando ci siamo stufati di
dire di continuo "Sarebbe bello se in Italia uscisse questo
fumetto!". Il mio ruolo è di responsabile degli acquisti,
direttore editoriale, direttore di produzione e corresponsabile del
marketing operativo. Curo anche tutta l'identità digitale della casa
editrice.
Prima
della Bao, INDY e RENOIR. Che esperienze sono state?
Non
dimenticare Edizioni BD! Sono stati tre anni importanti anche quelli.
Be', sono passato dal fare autoproduzioni e piccolissima editoria al
curare una linea di titoli per Edizioni BD prima e tutta la linea
comics di Renoir poi, quindi essenzialmente mi sono fatto le ossa,
partendo dal basso, ed è stato utile: in BAO ho portato una vasta
collezione di errori (non solo miei) da non fare. È un capitale
molto utile, in questo campo.
In
neanche due anni, siete diventati l'editore che ha maggior cura
editoriale, con un catalogo da grande (Alan Moore, Jeff Smith, Terry
Moore), e con un bestseller cercato e voluto. Come avete fatto?
Non
ne ho la più pallida idea. Abbiamo fatto del nostro meglio, e si è
rivelato meglio di quanto pensassimo anche noi stessi. I grandi nomi
che citi, e molti altri, si sono fidati del nostro "metterci la
faccia": siamo andati da loro, abbiamo spiegato cosa pensavamo
ci rendesse più adatti a portarli sotto agli occhi del grande
pubblico. Ci hanno creduto anche loro. Abbiamo costruito bellissimi
rapporti, in questi anni, ne andiamo molto fieri.
Quanto
ai bestseller, non c'è ricetta per trovarli, ma se si è pronti a
farli crescere è meglio. Noi eravamo pronti.
Zerocalcare:
da dove viene? E' una moda o durerà?
Viene
da Rebibbia, ormai lo sanno tutti!
Scherzi
a parte, tu sei appassionato quanto me e lo sai: se una storia sullo
schermo è raccontata di mestiere, a volte tocca ugualmente lo
spirito dello spettatore. Allo stesso modo un romanzo, soprattutto di
genere, può portare a casa il risultato pur non essendo scritto con
troppo cuore. Il fumetto no: se non sa di vero, non emoziona. Ecco,
Zerocalcare è vero e sa raccontare. Aggiungici che sta diventando la
voce narrativa di una generazione mal delineata, quella nata nei
primi anni Ottanta, che non si sentiva ancora correttamente
rappresentata, e hai l'identikit di un fenomeno generazionale che ha
scardinato le regole del mercato, perché ha scardinato quelle della
– solitamente scarsa – accettazione del fumetto da parte della
"gente normale", quella che di solito il fumetto lo snobba.
E a giudicare da quanto sta piacendo, credo che non sia solo una
moda.
Echo
e Strangers in Paradise: quando usciranno? Confermi che, per il primo
titolo, “rimborserete” chi dimostrerà di avere la vecchia serie
incompiuta?
Echo
uscirà ad aprile 2013, mentre Strangers in Paradise debutterà con
il primo volume di sei a ottobre. Sì, abbiamo intenzione di lavorare
di concerto con le fumetterie per scontare cinque euro dal prezzo di
copertina dell'integrale di Echo (che sarà un malloppo di seicento
pagine) a tutti i lettori che ci dimostreranno di essere in possesso
dei quattro volumi della serie lasciata incompleta dal precedente
editore.
Cosa
annuncerete prossimamente?
Ci puoi dare qualche anticipazione?
A
dire il vero... no. Il programma editoriale 2013 è molto ben
definito e non prevediamo nuove acquisizioni a breve, ma vogliamo
giocarci l'effetto sorpresa alla sua massima potenza, ogni volta. Fa
bene alla percezione della casa editrice agli occhi dei lettori e ci
permette di parlare dei progetti solo quando siamo sicuri della data
di uscita. Nel 2013 vogliamo essere più tempestivi e puntuali,
abbiamo lavorato sodo per poterlo fare.
L'anno
scorso prometteste che le novità “lucchesi” sarebbero state
distribuite prima della manifestazione, da quest'anno. E lo avete
fatto.
Pensi che averle date una settimana prima ai negozi, abbia
danneggiato le vendite lucchesi?
Allo stesso tempo, ritieni che
distribuirle dopo, possa colpire negativamente le librerie?
Le
nostre vendite a Lucca sono state ottime, per molti motivi. Per
inciso, nel caso dei libri dei nostri ospiti, abbiamo ovviamente
consentito a chi aveva comprato un volume in fumetteria di avere la
dedica dall'autore, senza costringere all'acquisto. Credo che la
fiera non sia un fattore di calo di vendite significativo per le
fumetterie, ma noi preferiamo attirare il pubblico ai nostri stand
con iniziative speciali (variant, edizioni limitate, omaggi e
soprattutto grandi ospiti), di modo da non impattare troppo sul
venduto dei libri "normali".
Avete
lanciato una promo, “stile libreria di varia”, con sconti del 25%
agli acquirenti.
Come
sta andando?
Anche qui: ritieni che, come comunicazione e
promozione, abbiate dei margini di miglioramento? Personalmente, al
22 novembre, devo ancora ricevere una locandina da esporre... oltre
alla maggior parte del materiale...
La
promozione è stata pensata per le catene di varia ed è stata
accolta molto favorevolmente da Feltrinelli e Amazon.it. Ci è
sembrato opportuno attivarla anche per le fumetterie, ma avendo
dovuto agire rapidamente il distributore ha dovuto fare le corse per
"mettersi
in pari"
con gli altri canali. Quindi sì, miglioreremo. Se l'esperimento
verrà ripetuto l'anno prossimo, tutti saranno informati molto prima
e non ci saranno disservizi. Devo dire che i risultati sono finora
molto incoraggianti: ci stiamo perdendo in margine, ma guadagnando in
visibilità, il che per noi è fondamentale.
Grazie